Angolo Vintage 2.0 #7

L’Angolo vintage 2.0 #7

Cari Lettori,
anche per Maggio è arrivato il momento della Rubrica mensile Angolo Vintage 2.0, rubrica ideata da La Lettrice sulle nuvole che ha lo scopo di smaltire i romanzi che noi lettori accumuliamo compulsivamente e che poi per qualche motivo non leggiamo.
Il libro di oggi lo avevo recuparto in una incursione del bookcrossing che si tiene nella biblioteca della mia città ma poi è rimasto li a fare la muffa.
Anche per Maggio ci saranno altri blog partecipanti, di seguito banner (grazie Dolci per la grafica) r link!
Tutti pronti?

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Il condominio degli amori segreti
di Livia Ottomani

Descrizione
I condomini sono riuniti al completo quando, nel loro palazzo alla Garbatella, arriva l’affascinante Daniele Bracci, un musicista che si fermerà lì per qualche mese. Daniele è frastornato dall’accoglienza più che calorosa. Matteo Spina, il saggio, lo recluta subito per lavorare nell’orto condominiale. Paolo e Rudy, che vivono nell’attico, pensano già a un pranzo di benvenuto. Giovanna, invece, vede in lui un fidanzato perfetto per la figlia Anita… Ma la mattina dopo, quando Matteo Spina blocca Anita per presentarle il nuovo arrivato, la ragazza ha uno shock: perché lei, quel Daniele Bracci, lo conosce bene, e dai tempi del liceo. E ha fatto di tutto per dimenticarlo. E ora? Dovrà fingere di non averlo mai visto prima? Certo, Anita non è l’unica, nel condominio, ad avere qualcosa da nascondere. Giovanna, ogni lunedì, esce vestita di tutto punto. E con una scusa sempre buona per chi le chiede dove va. E Matteo Spina? Nemmeno lui la racconta giusta. Lo sa bene Pina, la pettegola del palazzo, che dietro alle persiane spia quello che accade, e annota poi tutto sul suo diario segreto…

Recensione
Quando fin dalle primissime pagine ci si imbatte in una protagonista snob, supponente e un filino antipatica, forse sarebbe il caso di chiuderla lì, ma se poi uno si incaponisce a proseguire, come nel mio caso, due sono i possibili risultati:
Primo: il libro potrebbe rivelarsi diverso da quel che si crede
Secondo: confermare la prima impressione ricevuta
Per quanto mi riguarda vale la seconda, infatti questa lettura poteva tranquillamente terminare a pagina 5 visto il risultato finale.

Siamo a Roma, in un condominio della Garbatella, dove interagiscono secondo il più classico standard del buon vicinato alcuni personaggi molto diversi tra loro incentivati da un obiettivo comune, la cura di un piccolo orto.
Tra loro spiccano Anita e sua madre Giovanna, la prima archeologa e guida turistica che da un paio d’anni vive una relazione con un uomo più grande di lei, la seconda la tipica mamma protettiva che cerca di accasare la figlia con il nuovo arrivato, un violoncellista di nome Daniele che in realtà è una vecchia fiamma di sua figlia.
Troviamo inoltre l’immancabile coppia gay che vive nell’attico, una famiglia felice composta da marito, bimba piccola e moglie, dove quest’ultima oltre ad essere una ficcanaso di livello super sayan, è davvero una palla al piede, il tuttologo e varie ed eventuali.

Il romanzo, benchè scorrevole è davvero pieno di personaggi stereotipati, Anita più di tutti è una ragazzetta insulsa, poco simpatica e immatura, lei che dovrebbe essere la trascinatrice del romanzo si rivela solo un personaggio mediocre. L’idea di base è carina, gli autori che hanno lavorato a questo romanzo però non credo abbiano dato il meglio di se stessi proprio perchè la carenza di personalità dei personaggi rende il romanzo davvero poco godibile.
Scrittura basica, dialoghi piatti, la storia non è riuscita a divertirmi anche nei momenti in cui avrebbe potuto, ho fatto davvero fatica a concentrarmi perchè la noia è stata al mio fianco per tutta la durata del romanzo.
Esperienza negativa e romanzo che non consiglio.

Chicca

19 Risposte a “Angolo Vintage 2.0 #7”

  1. Ovvio che passo e vista la lista chilometrica ogni tanto ci vuole anche se mi dispiace per la tua delusione. Pazienza, con le letture non si sa mai come potrebbe finire.

  2. Mi spiace che questo libro non ti sia piaciuto, peccato …ma vedila così dopo aver letto questo apprezzerai molto di più la tua nuova lettura… i libri brutti servono a farti apprezzare di più quelli belli.

  3. Ciao, io ho provato la stessa sensazione con la Kinsella in I love shopping, ho talmente odiato la protagonista che c’è mancato poco buttassi il libro nella spazzatura. Quando i personaggi principali risultano antipatici è difficile portare a termine una lettura

    1. Siamo in due. anche io Becky l’avrei presa a borsettate sul muso, un personaggio insopportabile che mi ha sempre dato sui nervi.

  4. Volevo leggerlo perché parla della Garbatella (quartiere vicino al mio, nonché quartiere dei Cesaroni), ma visto quello che hai detto preferisco passare oltre.

  5. Ciao! Peccato davvero che il libro non ti sia piaciuto… concordo con te sui personaggi stereotipati, fanno venire il nervoso!

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