Ci provo con #4

CI PROVO CON #4

Le ragazze di New York
di Susie Orman Schnall

Cari Lettori,
inizialmente non credevo di riuscire a partecipare alla puntata di Luglio della rubrica ideata da Chiara Ci provo con, ma invece grazie ad un libro che ho letto come titolo imposto ad una challenge a cui partecipo e l’ho fatta.
Prima di parlarvi del romanzo vi lascio il banner, creazione di Dolci, con i Blog partecipanti del mese.

Descrizione
Negli anni ’40 era il sogno di tutte le ragazze di New York: essere Miss Subways, la testimonial mensile della campagna pubblicitaria dell’azienda dei trasporti cittadina. Bastava alzare gli occhi verso i cartelloni in metropolitana per vederla: giovane, sorridente e con il viso acqua-e-sapone illuminato da un timido filo di perle, era la tipica brava ragazza che ce l’aveva fatta e aveva davanti a sé un futuro scintillante. Fama, felicità, bellezza: tutto è possibile nella Grande Mela. Anche Charlotte Friedman vorrebbe lasciare la casa dei genitori a Bay Ridge e fare carriera a Manhattan, ma, lungo il cammino verso l’indipendenza, deve affrontare molti ostacoli e pregiudizi, non ultimo un padre che ha già scelto il futuro per lei. Come costruirsi la vita che desidera? Forse proprio iscrivendosi al concorso per Miss Subways? Settant’anni dopo, al giorno d’oggi, Olivia è una brillante pubblicitaria che cerca di affermarsi in un settore altamente competitivo, a scapito della sua vita privata. La sua agenzia concorre a una gara per la nuova campagna della metropolitana di New York e lei non è disposta a perderla, tantomeno per colpa di qualche collega maschilista. Mentre la scadenza per presentare i progetti si avvicina, s’imbatte in un vecchio manifesto di Miss Subways e scopre di non essere molto diversa dalle ragazze di quei tempi. Lavoro e vita privata: oggi come ieri, una donna può davvero avere tutto?

Recensione
Ad essere del tutto onesta, se non mi fosse stato imposto come titolo, il libro della Orman Schnall non lo avrei nemmeno preso in considerazione visto che fin da quando ho iniziato con il leggerne la trama qualcosa mi diceva che non fosse il romanzo giusto per me.
I motivi del mio disappunto sono stati molteplici e dirlo mi dispiace molto perchè le basi per un regalare al lettore un lavoro discreto c’erano tutte, il racconto è narrato su due piani temporali molto differenti tra loro, il 1949 e il 2018, che contrapposti potevano davvero dare lucentezza alla storia così come le donne protagoniste che sarebbero potute essere personaggi affascinanti, combattenti nate e padrone del loro destino per poi rivelarsi invece tutt’altro.

Charlotte e Olivia, sono le due artefici di questo disastro, la prima una giovane ventunenne del 1949 he ha un sogno, lavorare nel campo pubblicitario, la seconda una pubblicitaria vera e propria che lotta con le unghie e con i denti per tenere alta la sua posizione in azienda.
Charlotte è graziosa, gentile e fidanzata con un ragazzo di buona famiglia, da lei ci si aspetta che si sposi, che faccia figli e che stia al suo posto. Ma lei è una ragazza ambiziosa, vuole fare carriera e pur di non essere relegata al ruolo di casalinga decide di partecipare ad un concorso di bellezza che ogni mese decreta una ragazza copertina che verrà sfoggiata simbolicamente nei vagoni della metro.
Olivia è una rampante donna in carriera, che nei più banali dei cliché ha un amico gay ed è innamorata del suo capo – stronzo tra l’altro. In ufficio è sempre ai ferri corti con il suo avversario e il suo capo la tratta praticamente come una nullità senza che lei se ne accorga.

Cosa accomuna queste due donne? Diciamo che a pagina 3 già lo si intuisce, così come è palese dove andrà a parare il romanzo che oltre ad essere lento e noioso ha il difetto di avere due protagoniste lagnose e con i paraocchi.
Il romanzo è banale, la storia perde di consistenza dopo le prime 20 pagine, l’uso del concorso Miss Subways è solo un pretesto per descrivere la vita di Charlotte che francamente mi ha dato continuamente sui nervi con i suoi modi e i suoi occhi foderati di prosciutto, sia verso Sam che verso Rose una delle ragazze che come lei ambivano al titolo di Miss.
Olivia, cosa dire di lei, una donna sempre incarognita con il mondo, che avrei preso a schiaffi ad ogni pagina e che si trascina come un cagnolino dietro un uomo che è chiaro a tutti la tratta come uno zerbino e lei torna, torna sempre nel recinto costruito sapientemente da un belloccio privo di scrupoli.

Dov’è finito il loro carattere? Dove si è nascosta la vitalità della storia? Perchè l’autrice anzichè soffermarsi su queste due insulse ragazzette non ha dato spazio ai periodi storici che francamente hanno molto più da dire di Charlotte ed Olivia? Non so cosa sia successo ma a mio parere questo libro è stato un vero disastro.

Un’ultima cosa, La Orman Schnall ha dedicato il romanzo alle sue nonne Charlotte e Rose, usando anche i loro nomi, e sinceramente se io fossi in Rose non rivolgerei più la parola alla nipote per il resto della vita visto che grandissima sx@@@xxx ha creato come personaggio.

Bene amici Lettori, a voi la parola adesso, che ne dite, lo leggerete?

Chicca

15 Risposte a “Ci provo con #4”

  1. Ho letto la trama, e dentro di me ho pensato “Wow, che bel libro, da aggiungere alla mia lista!”. Poi ho letto la tua opinione, e ho pensato “ok, un libro in meno da leggere.” Peccato perché così d’istinto mi ispirava. 😉

  2. Come te, neanche a me ispira per niente. Poi dopo la tua recensione, non credo che lo considererò più di tanto! Grazie Chicca

  3. Grazie per la dettagliata recensione. Leggendola ho avuto le stesse sensazioni di Elena. La trama mi ha fatto pensare”questo ibro mi interessa, bene!”
    Poi mano mano che leggevo le tue parole ho esclamato: “grazie per avermi evitato di perdere tempo e di mettere un altro libro bella lunga lista dei “da leggere”.

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