La gemella silenziosa

Travolta dai libri, travolta dagli eventi e da tutto ciò che ho avuto da fare nell’ultima settimana, molto anzi troppo lentamente sono riuscita a dedicarmi a questo romanzo che giaceva sul mio tavolino da un po’ di tempo a questa parte. Però poi complici un venerdì sera ed un sabato notte dalle ore piccole 🙂 sono riuscita a finirlo e apprezzarlo.

La gemella silenziosa
di S.K. Tremayne

La-gemella-silenziosa-Descrizione
A Sarah piace il silenzio assoluto della sera che avvolge l’isola di Skye. Le piace muoversi piano nella penombra e accarezzare delicatamente i biondi capelli della sua bambina di sette anni, Kirstie, che si è appena addormentata. Mentre osserva le sue manine che stringono il cuscino, Sarah ripensa a quando quelle mani si stringevano a quelle, identiche, della sorella gemella Lydia. Niente le distingueva: stesse lentiggini, stessi occhi azzurro ghiaccio, stesso sorriso giocoso. Ma, un anno prima, Lydia è morta improvvisamente e ha lasciato un vuoto così grande che ha costretto Sarah e la sua famiglia a fuggire da tutto e da tutti su quell’isola nel mare della Scozia. Lì, tra scogliere impervie e cieli immensi, Sarah sente che lei, la bambina e suo marito Angus potranno forse ritrovare la serenità. Eppure, mentre si avvicina l’inverno, Kirstie è sempre più strana. Diventa silenziosa, riflessiva, stranamente interessata a cose che prima non amava. Sempre più simile a Lydia, la gemella scomparsa. Quando un giorno si scatena una violenta tempesta, Sarah e Kirstie rimangono isolate. Nel buio, col solo mugghiare del vento ad ascoltarle, Kirstie alza gli occhi e sussurra: “Mamma, perché continui a chiamarmi Kirstie? Io sono Lydia. Kirstie è morta, non io”. Sarah è devastata e il tarlo del dubbio comincia a torturarle l’anima. Cos’è successo davvero il giorno in cui una delle gemelle è morta? È possibile che una madre possa non riconoscere sua figlia?

Recensione
Quando leggo romanzi in cui sono narrate tragedie legate a dei bambini vivo in empatia con chi nel libro soffre in prima persona, cosa dovuta probabilmente al mio status di mamma così ne La gemella silenziosa mi sono sentita vicina ad Angus e Sarah genitori straziati per la perdita di una delle loro figlie, la piccola Lydia morta per una disattenzione, per una fatalità o peggio ancora per un motivo nascosto?
Ma se a distanza di poco più di un anno ci si rende conto che la bambina morta non è Lidya ma la sua gemella Kirstie cosa accade?
Nascono dubbi, incertezze e paure, la vita che pian piano stava riaquistando normalità viene stravolta nuovamente e nessun trasferimento in una isola solitaria riuscirà ad alleviare quel dolore appena sopito ma che continua a posarsi sulle spalle di una coppia che fa del suo meglio per aiutare la gemella rimasta.
2007-07-06_GreatBriain_PortreeNonostante i buoni propositi di ricominciare tutto, il rapporto tra i due coniugi si sgretola, sopravviene il crollo di una figlia che non si sa più chi sia, Kirstie o Lydia? Lydia o Kirstie?
Questo il tema portante di un romanzo che tocca la psiche del lettore, in cui le atmosfere della bellissima isola di Skye appaiono lugubri e cupe come i sentimenti provati da Angus e Sarah.
Sarah che scava nei cassetti chiusi, cerca indizi su chi sia l’uomo che le sta accanto. Angus che beve per non affrontare una moglie che non ama più. E tra loro una piccola anima che vive penosamente i suoi giorni.bimba-riflessa

Un romanzo difficile questo, che tratta di morte e dolore, che lo fa con passione e con mistero, perchè dietro uno specchio, nel riflesso di un vetro si nota più di quanto ci sia nella realtà.

Un libro che forse non tutti ameranno, perchè spesso in quelle pagine ci si sente soffocare, annegare tra le acque in tempesta che bagnano quell’isola solitaria, dove chi ha cercato rifugio ha trovato invece dolore.

Chicca

8 Risposte a “La gemella silenziosa”

  1. la mia copia di questo romanzo è ancora sul comodino..in attesa del momento giusto. Questo libro mi attira, ma allo stesso tempo mi mette ansia. E non mi decido mai a iniziarlo.

  2. Ero molto curiosa di sapere come l’avresti trovato. Personalmente leggere solo la trama mi ha messo ansia, ma mi ha anche intrigato. Tuttavia sono sommersa da libri ancora da leggere quindi non so se lo recupererò, di sicuro me lo segno per il futuro.

    1. a me è piaciuto, nonostante sia molto cupo ed ansioso, ma credo che l’intento dell’autore fosse proprio questo e ci è riuscito benissimo.
      un mix di sensazioni mescolate alla descrizione dei paesaggi azzeccatissima.
      Chicca

  3. Come sai io lo ho detestato, ma sono contenta che nonostante la recensione negativa che ho pubblicato, tu abbia voluto leggerlo lo stesso!
    E’ più bello se si possono mettere a confronto i propri pareri!

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