I due Hotel Francfort

Cosa vi colpisce solitamente in un libro miei cari Lettori?
La cover? La trama? I colori? L’autore?
Io non ho uno schema preciso, in genere mi lascio trasportare da un mix di cose e anche la scelta di leggere il libro di Leavitt è stata dettata da una serie di diversi eventi.
Prima fra tutti l’immagine ritratta in copertina. Appena l’ho vista ho pensato subito al mio pittore preferito in assoluto Jack Vettriano***, lo conoscete? Bhe se non lo conoscete ancora rimediate perchè è un artista incredibile, ma sto divagando come dicevo quell’immagine mi ha ispirata subito, poi Tessa del blog La libreria di Tessa ha letto e recensito il libro (qui la sua bellissima recensione) ed infine me lo sono trovata davanti un pomeriggio in cui ho fatto una delle mie incursioni in biblioteca. Capirete da soli che non potevo non portarlo via con me e parlarvene …

I due Hotel Francfort
di David Leavitt

i due hotel francfortDescrizione
Julia e Pete Winters sono americani molto per bene e a Parigi hanno cercato una fuga dalla loro ordinaria vita matrimoniale, Edward e Iris Freleng sono eleganti, ricchi con noncuranza, due bohémien che hanno girato la costa francese sperando fino all’ultimo di non doverla lasciare. Invece il giugno del 1940 li sorprende tutti e quattro bloccati nell’atmosfera precaria, al tempo stesso seducente e trasandata, del neutrale porto di Lisbona.

Dai confini di molte nazioni ormai risuonano i colpi di mortaio, ma loro aspettano senza troppa ansia l’arrivo della nave SS Manhattan che li porterà in salvo a New York, non del tutto convinti di voler rimpatriare. Si conoscono al Café Suiça ed è subito evidente una tensione tra loro: entrambe le coppie nascondono un segreto che senza essere esibito le lega insieme fin dal primo istante, entrambe le coppie sono tormentate dalle convenzioni sociali e sessuali dell’epoca.

Come l’Europa fatica a tenere in vita gli ultimi equilibri e affonda inesorabilmente nella guerra, così anche la stabilità dei Winters e dei Freleng comincia a cedere…

Recensione
Quando sentiamo parlare della seconda guerra mondiale ciò che subito viene in mente alla gran parte delle persone è la strage di milioni di vittime innocenti per mano di un omuncolo fuori di testa. Difficilmente mi sono posta il problema degli “altri”, ovvero di tutte le altre persone che la guerra la hanno vissuta di sfuggita, perchè sono stati così fortunati da farne parte solo in maniera marginale. Julie e Pete Winters sono tra questi, americani a Parigi, hanno dovuto lasciare la loro bella casa per sfuggire all’avanzata tedesca. Si ritrovano nell’estate del 1940 a Lisbona in attesa di essere rimpatriati e fuggire così alla minaccia che incombe su di loro.
Sembrano una coppia come tante altre, ma di fondo qualcosa di oscuro e triste si annida nei loro animi, soprattutto in quello di Julia.

Per puro caso incappano nei coniugi Freleng, Iris donna alta e dalla forte personalità, almeno in apparenza, ed Edward suo marito un uomo gioviale ma come si scoprirà con il trascorrere delle pagine profondamente jack-vettriano-3tormentato.

Le due coppie si girano intorno, si conoscono, si scoprono, si amano e si odiano, in un valzer ricco di passione e sentimento. E mentre alle loro spalle si consuma una guerra che li vede coinvolti solo da lontano, nel loro piccolo quartetto si vivono drammi e tormenti che verranno alla luce solo con il passare dei giorni nella pigra aria portoghese.

Non posso svelare altro del romanzo altrimenti rischierei di farvi perdere il gusto della sorpresa, ma posso dirvi che ho trovato tutto il romanzo un’esplosione di sentimenti, sia positivi che negativi che mi hanno affascinata e coinvolta.
Ho letto molte critiche a questo romanzo io invece l’ho trovato appassionante ed intenso e lo consiglio sicuramente.

E voi lo avete letto? Cosa ne pensate?
Chicca
*** Siete curiosi di scoprire di chi è l’immagine raffigurata in copertina? Bhe avevo ragione io 🙂 è proprio un’opera Jack Vettriano!!!!!

10 Risposte a “I due Hotel Francfort”

  1. M’ispira da quando è uscito ed è in WL. La copertina è davvero bella, non conoscevo questo pittore. Un abbraccio!

    1. ciao Cecilia, Jack Vettriano dipinge dei quadri fantastici! Si nota che sono una sua fan vero? 🙂
      Comunque sia appena leggerai il libro di Leavitt io sarò li a commentare assieme a te!
      Chicca

  2. Ohoh, ma Chicca, così mi commuovi! non è valido!
    Sai che a me l’atmosfera della cover sembrava “Hopperiana”?! cioè sapevo che non era un quadro di Hopper, artista che amo, ma in qualcosa me lo ricordava. Adesso vado immadiatamente a scoprire jack Vettriano 🙂
    Grazie, per la recensione, per avermi citata, per avermi ampliato gli orizzonti..non solo letterari!
    un bacione.

    1. è sempre un piacere per me poter scrivere dei blog che seguo con affetto, non potevo non menzionarti 🙂 soprattutto dopo che mi hai dato la spinta giusta per poter affrontare il libro di Leavitt.
      Adesso però sono proprio curiosa di sapere che ne pensi di J.V. 🙂 aspetto il tuo giudizio.
      ciao Chicca

  3. Ciao! 🙂
    Complimenti per la recensione! Ammetto che il libro non mi ispirava un granché (più che altro non sembra essere il mio genere) ma la tua recensione mi ha incuriosita 🙂

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