Il buio dentro

Il buio dentro
di Antonio Lanzetta

Quando senti tanto parlare di un autore e ti ritrovi ovunque i suoi libri l’unica cosa che puoi fare è leggerlo. Così, complice un consiglio ricevuto su Instagram e le molteplici recensioni positive in rete ho deciso di dedicarmi al romanzo di Antonio Lanzetta, che mi permetto di dire è una persona davvero gentile e che insieme a pochi altri autori, riesce a trovare il tempo da dedicare a noi lettori lasciando anche messaggi sui profili social. Credetemi non è una cosa da poco e fa sempre tanto tanto piacere a chi come me si impegna ogni giorno a far si che il proprio lavoro da blogger sia degno di nota.

Descrizione
Il corpo di una ragazza viene ritrovato appeso ai rami di un albero. Le hanno tagliato la testa e l’hanno lasciata sul terreno solcato dalle radici, gli occhi vuoti ora fissano quelli di Damiano Valente. Lui è lo Sciacallo, un famoso scrittore specializzato nel ricostruire i casi di cronaca nera nelle pagine dei suoi libri. Un cacciatore che insegue nella morte le tracce lasciate dall’assassino della sua amica Claudia. Un omicidio avvenuto nell’estate del 1985, quando lui era solo un ragazzino con la passione per la corsa e amici in cui credere. Un omicidio che gli ha cambiato la vita. Trentuno anni dopo, Damiano ritorna ai piedi di quel maledetto salice bianco, per dare una risposta a quella sua ossessione che come una ferita pulsante gli impedisce di andare avanti. Con lui ci sono gli amici di un tempo, le cui esistenze si intrecciano inesorabilmente nella dura e cruda scoperta della verità, portandoli a rivivere le emozioni di una folle estate che ha segnato le loro vite per sempre.

Recensione
Chi è Damiano Valente? Damiano è uno scrittore alquanto famoso, conosciuto dai più come Lo Sciacallo. La sua prerogativa è saper ricostruire casi di cronaca nera che riporta nei suoi libri; ma da dove nasce questo suo talento? Perchè è così bravo in quello che fa?
Forse tutto dipende da ciò che ha vissuto in prima persona da ragazzino, la morte orribile di una sua amica il cui omicidio, sembra essere stato riprodotto fedelmente a distanza di ben 31 anni.
Va da se che Daniamo è più che intenzionato a scoprire di chi sia la mano che compie questi efferati delitti e così in un alternarsi tra presente e passato Antonio Lanzetta ci accompagna in una storia ricca di emozione e di eventi memorabili.

Un protagonista singolare fa da apripista ad una storia ben congeniata, scritta con uno stile coinvolgente e accattivante. Il romanzo si legge davvero molto bene, la vicenda , narrata in due spazi temporali diversi, acquista scorrevolezza e ci presenta, oltre a Damiano, una serie di personaggi molto particolari a partire dall’amico Flavio, in assoluto il mio preferito, fino ad arrivare a Claudia amica in primis e vittima poi di una violenza di cui si scoprirà il motivo sono nelle pagine finali del libro.

Devo però farvi una confessione e cioè che avevo intuito chi fosse l’assassino fin dalla sua apparizione, chiamatelo sesto senso, o semplicemente esperienza da “lettrice forte”, fatto sta che mi è parso subito chiara la sua identità anche se la cosa non ha per nulla influito sulla lettura del romanzo, che come dicevo è davvero volata via in maniera molto molto piacevole.

Ho trovato bellissime le descrizioni, dettagliate al punto giusto che si inseriscono perfettamente nella storia, così come mi è piaciuto questo protagonista inusuale, un uomo sfigurato con problemi che incidono sulla sua vita quotidiana, ma intelligente e colto.
Allo stesso modo ho amato Flavio, suo amico d’infanzia che riesce a ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto nella storia.

Bello il finale che devo dire mi ha messo un po’ in ansia, ma cosa ancor più bella è sapere che ci sono altri due romanzi di Lanzetta che devo correre a recuperare!

A presto cari Lettori e pollice su per l’autore di oggi!

Chicca