Il cuore selvatico del ginepro

I giorni scorrono veloci ed io mi sento sempre più una cattiva mamma per il mio piccolo Blog, che sto tanto trascurando. Ogni sera mi riprometto di mettermi al lavoro e scrivere e scrivere, ho tante idee e tante parole da condividere con voi miei cari Lettori ma come ormai saprete questo periodo è davvero caotico per la sottoscritta e più di una volta le idee volano lontane così come le parole. Per fortuna accanto a me ci sono i miei fidati libri e seppur con un pauroso ritardo, condivido con voi tutti la recensione di un libro bellissimo, reso ancora più bello perchè è stato un dono inaspettato e amatissimo.
Per cui mettevi comodi con i vostri pc o tablet o smartphone e leggete la mia ultima recensione.

Il cuore selvatico del ginepro
di Vanessa Roggeri

ROGGERI-il-cuore-selvatico-del-ginepro_oggetto_editoriale_720x600Descrizione
È notte. Il cielo è nero come inchiostro, e solo a tratti i fulmini illuminano l’orizzonte. È una notte di riti e credenze antiche, in cui la paura ha la forma della superstizione. In questa notte il rumore del tuono è di colpo spezzato da quello di un vagito: è nata una bambina. Ma non è innocente come lo sono tutti i piccoli alla nascita. Perché questa bambina ha una colpa non sua, che la segnerà come un marchio indelebile per tutta la vita. La sua colpa è di essere la settima figlia di sette figlie, e per questo è maledetta. E qui nel suo paese, in Sardegna, c’è un nome preciso per le bambine maledette, si chiamano cogas, che significa streghe. Liberarsene quella stessa notte, senza pensarci più. Così ha deciso la  famiglia Zara.
Ma qualcuno non ci sta. Lucia, la primogenita, compie il primo atto ribelle dei suoi dieci anni di vita.
Scappa fuori di casa, sotto la pioggia battente, per raccogliere quella sorella che non ha ancora un nome.
La salva e la riporta a casa, e decide di chiamarla Ianetta. Non c’è alternativa ora, per gli Zara. È sopravvissuta alla notte, devono tenerla. Eppure il suo destino è già scritto. Giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, sarà una reietta. Emarginata. Odiata. Da tutti, tranne che da Lucia. È lei l’unica a non averne paura. Lei l’unica a frapporsi tra la cieca superstizione e l’innocenza di Ianetta. Contro tutto e tutti. Lei l’unica a capire chi si nasconde dietro quegli occhi spaventati e selvatici: una bambina in cerca di amore, che farebbe qualsiasi cosa pur di ricevere uno sguardo e una carezza. Solo una bambina, solo una ragazza, con un cuore forte e selvatico come il ginepro. Le sue radici non si possono estinguere così facilmente; la loro fibra è fatta di ferro e se fuori bruciano, dentro il cuore rimane vivo.
Questa è la storia di una bambina e di una colpa non sua. È la storia di una sopravvivenza e della lotta contro le superstizioni. È la storia di due sorelle, quella maledetta dall’ignoranza e colei che sa vedere oltre. È la storia di una terra e delle sue tradizioni più arcaiche e oscure. Una storia che trabocca in modo dirompente di passioni: amore, rabbia, disperazione e speranza.

Recensione
Ancora un libro ambientato alla fine del 1800, questa volta però non ci troviamo ad Edimburgo come nel caso di Ossian e Grace  bensì nella nostra madre patria, nel piccolo paesino di Baghintos dove sono radicate tradizioni che si tramandano di madre in figlia, tradizioni che raccontano di bambini nati maledetti come quella neonata che nasce in casa Zara, settima figlia di una famiglia agiata, amata e rispettata da tutti i concittadini che vede la propria fortuna cambiare quella notte in cui la bambina, il cui destino sarà segnato a causa dell’ignoranza, decide di entrare a far parte del nostro mondo.

Quella bambina è Ianetta, salvata da una crudele morte dalla sorella maggiore Lucia, una ragazzina dal cuore d’oro e dai lineamenti angelici.
Lucia e Ianetta sono due poli opposti la prima adorata da tutti e la seconda temuta e allontanata perchè nata “Coga”.
Nella tranquilla Baghintos Lucia crescerà vedendo in Ianetta non la strega che tutti pensano sia, bensì una bambina emarginata dalla sua stessa famiglia. Ianetta che vuole solo amore e che vive di espedienti e come un ginepro selvatico, con radici forti che nessuno riesce a sradicare.ginepro
Crescono entrambe, Lucia guardando la sua famiglia perdersi e Ianetta nascondendosi agli occhi del mondo e confusa dalle ombre; il destino tesserà un filo che legherà la bambina venuta al mondo nella notte delle animeddas indistricabilmente a colei che più la ama, Lucia dal cuore d’oro.

Ancora una volta Vanessa Roggeri ha fatto breccia nel mio cuore, con le sue donne così forti e fragili allo stesso tempo, una narrazione incredibilmente reale che parla di tradizione ma che sapientemente alterna passione e odio, amore e tolleranza.
Una saga familiare tutta italiana che cresce e si sviluppa all’ombra di un grande albero che guarda con occhio attento una famiglia intera che in preda ad un istinto fatto di pura rabbia bandisce dalla propria casa una creaturina senza colpe.
Chi è il vero mostro della storia? Colei che è costretta a nascondersi o chi l’ha intrappolata in quel ruolo non voluto?
A voi la scelta. Io la mia l’ho gia fatta e sono ovviamente con Ianetta.

Chicca

6 Risposte a “Il cuore selvatico del ginepro”

    1. ciao cara M., si è un libro splendido e poi la Roggeri scrive delle storie piene di passione e sentimento non si può non amarla!
      Chicca

  1. Come ti capisco! Anche io in questo ultimo periodo mi sento davvero una pessima ‘mamma’ per il mio blog.. La maggior parte del tempo lo lascio lì a se stesso. Sono proprio brutta e cattiva D:

    1. ahahaha brutta e cattiva sono paroloni … ieri poi cercavo un post che avevo preparato con tanto impegno sulle nuove uscite del mese ma è sparito, chissà dove l’ho buttato accidenti.

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