Il treno per Tallinn

Il treno per Tallinn
La prima indagine di Marko Kurismaa
di Arno Saar

Ricordate il Bianconiglio di Alice nel paese delle meraviglie miei cari Lettori?
Ebbene io mi sento un po’ come lui in questo periodo, sempre in ritardo e sempre di corsa, mi manca solo l’orologio da taschino e poi son perfetta!
Tra le varie cose iniziate ma non finite c’è appunto la recensione del libro di Arno Saar: ma chi sarà mai costui?
Si perchè dietro il nome di facciata a quanto pare si nasconde un famoso autore italiano.
Ho provato a fare una ricerca ma non sono venuta a capo di nulla.
Voi ne sapete qualcosa?
Bene mentre facciamo funzionare gli ingranaggi dei nostri cervellini per scoprire il mistero direi di passare alla recensione vera e propria.
un treno per tallinnDescrizione
È notte, la neve cade fitta quando il treno proveniente da San Pietroburgo fa il suo ingresso nella stazione di Tallinn, capolinea. Bastano venti minuti perché dei passeggeri rimangano solo le impronte sulla neve; uno però è ancora a bordo, accasciato in una poltrona di prima classe, una bottiglia di liquore accanto a sé. Morto. È Igor Semenov, un uomo d’affari russo. Il caso è delicato e viene affidato al commissario di polizia Marko Kurismaa, che con i russi ha un conto in sospeso. E non è il livore di tanti estoni nei confronti del popolo che fino a pochi anni prima li dominava: è un dolore tutto personale. Marko ha il fascino dell’uomo tormentato, il fisico asciutto dell’ex sciatore di fondo e il rigore di chi nella vita si è dovuto conquistare tutto. In più, nasconde qualcosa. In altri tempi, Marko ha avuto la presunzione di saper distinguere al primo colpo la verità dalla menzogna. Ora è più cauto, forse più saggio, la nostalgia della giovinezza lo punge sempre più spesso e i dubbi sono quotidiani compagni d’indagine: da dove viene la tristezza che rende opaco lo sguardo di Olga, la giovane e bella moglie della vittima? Quanto è pericoloso l’uomo che qualche giorno prima è stato visto attaccare briga con Semenov?

Recensione
Marko Kurismaa, commissario di polizia intelligente, affascinante e con un problema di narcolessia è il protagonista indiscusso di questo piccolo romanzo giallo.
Suo il compito di trovare l’assassino di un uomo avvelenato sul treno che conduce a Tallin. Chi era Igor Semenov e chi lo voleva morto?160
Tre i presunti colpevoli e pochi indizi, dovuti un po’ all’incuria con cui è stato preso in mano il caso, un po’ perchè inizialmente si sospettava che il morto avesse tirato le cuoia per cause naturali.

Marko però riesce pian piano ad annodare i fili piuttosto sottili di questa indagine, ricordando momenti della sua vita passata e mostrandoci anche un pezzetto di quella attuale.
Non posso dirvi di più perchè il romanzo è molto breve e si legge davvero in un attimo soprattutto perchè la scrittura è molto fluida ed avvolgente.
L’atmosfera che pervade il romanzo è cupa ma in modo piacevole, sembra di essere in uno di quei vecchi film gialli, dove l’investigare indossa ancora l’impermeabile in stile tenente Colombo, o almeno questa è stata la mia impressione.

E’ un libro che sicuramente consiglio e per quanto mi riguarda non mi resta che aspettare la prossima indagine a firma Arno Saar e chissà che nel frattempo non si riesca a scoprire chi sia davvero quest’uomo!

Chicca

12 Risposte a “Il treno per Tallinn”

  1. Ciao bella donnina! Ho sentito nominare questo libro ma non l’ho letto e non so nemmeno chi sia l’autore che si nasconde. D’estate i gialli mi piacciono ancor di più, ma appena avrò tempo devo buttarmi su Rocco Schiavone e il primo della serie di Montalbano. Ardua impresa!! Vedremo…per ora ti abbraccio e a presto

    1. ciao Baba,
      anche a me i gialli piacciono tanto e stamattina non ci crederai ma ho iniziato Pista Nera: Rocco Schiavone anche per me (grazie Cecilia per la dritta)
      come vedi letture appaiate. e poi ho letto un po’ di tue recensione e mi hai dato davvero un bel po’ di libri da segnare nella mia lista infinita. baci

      1. Chicca, ciao! Forse puoi darmi una mano più grande di quel che pensi. Ho visto che hai il testo originale. La tua versione ha il bollino della SIAE? Se sì, lì potrebbe esserci qualcosa, una parte del nome, o roba simile, che rimanda al nome originale dell’autore. Se puoi mandami anche una foto. Mi faresti un enorme favore!

        1. ciao Nautilus, purtroppo il libro l’ho preso tramite prestito bibliotecario ed ora non è più nelle mie mani, appena mi sarà possibile cercherò nuovamente di recuperarlo!

          alla prossima
          Chicca

  2. Questo piccolo giallo mi ha catturata, come sai, e Marko mi è piaciuto come personaggio! uno “vecchia scuola”, ho apprezzato!
    baci…

  3. Ciao, stavo anch’io facendo qualche ricerca in rete per capire chi sia questo fantomatico Arno Saar, e così sono finito sul tuo blog (che però, mi perdonerai, non ho avuto il tempo di leggere). L’unico link in cui si trova qualche informazione in più è il seguente: https://lituopadania.wordpress.com/2016/06/24/aga-kes-on-arno-saar/. Tuttavia a oggi sembra che nemmeno l’autore del blog sia riuscito a risalire al nome dello scrittore. Continuiamo a cercare! 🙂

    1. ciao Giacomo!!! grazie per la dritta vado subito a dare un’occhiata!
      Se hai news aggiornami sono molto curiosa! si vocifera di tanti autori ma per quel che ne so tutte parole campate in aria. chissà!
      a presto
      Chicca

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