Il ventaglio sulla pelle

Il ventaglio sulla pelle
di Barbara Sarri

Buongiorno Lettori,
oggi è un giorno speciale e come tale merita che a rappresentarlo sia un libro altrettanto speciale.
Il 25 Novembre è infatti La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Ad istituirlo, è stata l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in onore e in ricordo delle sorelle Mirabal, attiviste della Repubblica Dominicana, uccise il 25 novembre 1960 per la loro opposizione al regime dittatoriale.

“La violenza sulle donne ha molti volti; dai reati come la violenza fisica a quella sessuale, lo stupro, senza dimenticare la violenza psicologica.

In Italia e nel mondo subisce violenza, mediamente, una donna su tre dai 15 anni in su. Il timore della violenza è confermato dal dato secondo il quale il 53% di donne in tutta l’Unione Europea afferma di evitare determinati luoghi o situazioni per paura di essere aggredita.

Un atto di violenza contro le donne può accadere ovunque: dentro le mura domestiche, sul posto di lavoro, per strada. Sono spesso i partner o gli ex partner a commettere gli atti più gravi: in Italia sono, infatti, responsabili del 62,7% degli stupri. Una lunga scia di violenza che può culminare con l’estrema conseguenza: il femminicidio. Nel 38% dei casi di omicidi di donne, il responsabile è, ancora una volta, il partner.

Il 25 novembre è una data importante, per ricordare a tutti che il rispetto è alla base di ogni rapporto e che non possiamo continuare a veder crescere il numero delle donne che subiscono violenza.”

(fonte Actionaid)

Barbara Sarri, l’autrice del romanzo di oggi, mi ha contattata circa un mese fa per chiedermi se avessi voglia di leggere il suo libro. Abbiamo parlato di diverse cose e in particolare del tema trattato ne Il ventaglio sulla pelle e fin da subito ho deciso che questo libro sarebbe stato perfetto in una giornata così importante.

Descrizione
Un ventaglio che, muovendosi, si proietta verso l’aria, scarpe dal tacco chiodato che, dando un ritmo, riportano a un contatto con la terra: questi sono i due estremi del flamenco, che con la sua magia può aiutare le donne a rinascere dopo un evento traumatico. Questa è la filosofia di Isabel Blanco, bailaora per passione e investigatrice per lavoro, due anime in un unico corpo.

Quando un misterioso serial-killer inizia a uccidere ballerine di flamenco a Roma e in Spagna, Isabel non può non sentirsi chiamata in causa, soprattutto perché le donne uccise hanno un tatuaggio che le accomuna tra loro e le unisce proprio a lei, che porta impressa sulla pelle la stessa immagine, creata da un tatuatore di Granada.

Non resta che partire e tornare alla terra da cui Isabel e il flamenco hanno origine.

Recensione
Una passione unica quella che prova Isabel Blanco per il flamenco. Una passione ereditata da sua nonna Erles che è fonte continua di affetto e incredibili sorprese.
Ma Isabel non è unicamente una ballerina, lei è anche un’investigatrice nonchè figura di supporto del centro antiviolenza “Una rosa non un pugno”.
A lei, e al ballo, si affidano donne che vogliono tornare a vivere, donne che hanno subito violenza ma che non si arrendono.
E sarà proprio la nostra protagonista ad affiancare un affascinante commissario per scovare il colpevole di una serie di delitti che sembrano coinvolgerla in prima persona.

Grazie ad una narrazione fluida e attenta, Barbara Sarri ci presenta un romanzo molto piacevole in cui il connubio donna e coraggio funziona perfettamente, perchè le donne di cui lei racconta sono si coraggiose, ma non nascondono al mondo le loro fragilità. Sono così reali che le si può toccare con mano.
Meno incisiva la parte dell’indagine, che sicuramente avrebbe avuto bisogno di maggiore verve per donare al libro quel pizzico in più di mistero che a mio parere non guasta mai.

Comunque sia, in un panorama letterario dove spiccano tante eroine che quasi sembrano avere i super poteri, la sua Isabel è un personaggio inusuale a tratti delicato, quindi doppiamente apprezzabile. Non nascondo che in alcuni momenti l’avrei preferita più tenace, più simile a sua nonna che ho adorato per quel carattere così piccante e tenero allo stesso tempo, ma la sua figura è sicuramente adatta al contesto in cui è ambientato il romanzo.

Il ventaglio sulla pelle è un inno alla forza delle donne, che racchiude in se sensibilità e voglia di riscatto, un libro che dovrebbe essere letto anche dagli uomini, che potrebbero trarre un giusto insegnamento grazie alla sua morale.

E adesso devo necessariamente leggere il nuovo romanzo di Barbara Il Labirinto rosso per scoprire cosa la vita riserverà alla nostra bailaora.

Chicca

6 Risposte a “Il ventaglio sulla pelle”

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