Agatha Raisin e l’insopportabile ficcanaso

Agatha Raisin e l’insopportabile ficcanaso
di M.C. Beaton

L’estate è alle porte e ovviamente per combattare il caldo ho deciso di leggere un romanzo ambientato a Natale.
Non è vero in realtà l’ho letto per una challenge e il caso ha voluto che fosse ambientato in pieno inverno e no non è servito a stare più fresca!

Descrizione
L’apparente serenità dei fiabeschi villaggi dei Cotswolds viene spezzata dall’ingombrante presenza di John Sunday, impiegato dell’Ufficio Salute e sicurezza di Mircester. Negozianti, luci natalizie, persino i bambini cadono vittima della sua cocciuta applicazione delle norme. In breve, Sunday si ritrova con più nemici che capelli in testa.
Una sera, durante la riunione di un vero e proprio comitato di protesta nei suoi confronti, i presenti – tra cui Agatha – assistono a uno spettacolo orribile, quello di Sunday agonizzante in un bagno di sangue nel giardino della canonica.
C’è un assassino in giro, e Agatha si mette subito alla sua ricerca.

Recensione
Se c’è una cosa che M.C. Beaton sa fare benissimo è rendere Agatha sempre più antipatica! Ogni libro che passa mi sta sempre più sulle scatole con quel suo caratteraccio, la sua paura di invecchiare, la sua parlantina insopportabile ma nonostante questo non riesco a fare a meno di leggerla!
Perchè mai?
Perchè le sue storie mi piacciono, trovo siano ben strutturate e scovare il colpevole non è così semplice.
E ciò accade anche ne l’insopportabile ficcanaso.

Da sempre Agatha ha problemi oggettivi con il Natale e anche in questo romanzo le si ripropongono con inquietante frequenza, ma assieme al problema “festività natalizie” ci si mette anche un assassinio peculiare, un uomo praticamente odiato da tutti che viene accoppato con un coltello introvabile.
Chi è stato? Chi lo voleva morto? E non ditemi tutti perchè so anche questo.
Così Agatha e i suoi sottoposti iniziano ad indagare mettendo in luce parecchi peccatucci degli abitanti dei Costwolds.

Quindi se si esclude la protagonista cosa mi è piaciuto di questo romanzo? Innanzitutto l’indagine e poi tutti ma proprio tutti i comprimari della storia, che a mio avviso limano gli spigoli appuntiti lasciati da Agatha e hanno di certo più appeal della Raisin.
La storia è molto scorrevole, e in realtà i misteri sono più di uno, ma se in un caso sono arrivata al colpevole abbastanza facilmente nel secondo le acque erano troppo torbide per capirci qualcosa.

Vecchi e nuovi personaggi intervengono sulla scena, mi è piaciuto molto Simon, giovane apprendista dell’agenzia investigativa e mi è piaciuto Charles, e il finale, quello apre a parecchie ipotesi interessanti perchè Agatha sarà pure una donna particolare ma di certo non si può dire che non abbia fascino!

Chicca

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