L’allieva

Ero molto molto ansiosa di leggere questo romanzo, perchè avevo tanto sentito parlare sia di Alice Allevi, la protagonista, che di Alessia Gazzola l’autrice del romanzo.
Ho inoltre letto da qualche parte che la prossima stagione televisiva andrà in onda addirittura una fiction, ma non è detto che la guarderò, anche se devo ammettere di nutrire un po’ di curiosità in merito.
Ma tornando al libro nel complesso non sapevo cosa aspettarmi, nonostante ciò qualche ideuccia me l’ero fatta e devo dire che in parte ci avevo preso.

L’allieva
di Alessia Gazzola

L allievaDescrizione
Alice Allevi è una giovane specializzanda in medicina legale. Ha ancora tanto da imparare e sa di essere un po’ distratta, spesso sbadata. Ma di una cosa è sicura: ama il suo lavoro. Anche se l’istituto in cui lo svolge è un vero e proprio santuario delle umiliazioni. E anche se i suoi superiori non la ritengono tagliata per quel mestiere. Alice resiste a tutto, incoraggiata dall’affetto delle amiche, dalla carica vitale della sua coinquilina giapponese, Yukino, e dal rapporto di stima, spesso non ricambiata, che la lega a Claudio, suo collega e superiore (e forse qualcosa in più). Fino all’omicidio. Per un medico legale, un sopralluogo sulla scena del crimine è routine, un omicidio è parte del lavoro quotidiano. Ma non questa volta. Stavolta, quando Alice entra in quel lussuoso appartamento romano e vede il cadavere della ragazza disteso ai suoi piedi, la testa circondata da un’aureola di sangue, capisce che quello non sarà un caso come gli altri. Perché stavolta conosce la vittima.

Recensione
Scordatevi Gery’s Anatomy e E.R., qui non ci sono Meredith, il dottor Stranamore o addirrttura George Clooney, in questo romanzo troviamo invece Alice Allevi, specializzanda in medicina legala, quella che seziona i cadaveri per capirci meglio, ma non pensate a Key Scarpetta o a Temperance “Bones” Brennan assolutamente no, perchè Alice è pasticciona, distratta, gliene capitano di ogni, spesso è irritante ma ha dalla sua la tenacia, delle amiche che la supportano e una sfiga che strappa parecchie risate.

I suoi giorni nell’ultimo periodo ruotano attorno al cadavere di una giovane donna che Alice ha conosciuto per caso. Lei non è d’accordo con i risultati degli esami effettuati da Claudio suo superiore, ha una sua teoria ed è decisa a confutarla, andando contro i consigli della sua amica avvocato, buttandosi a capofitto nella storia e trovando un alleato nell’ispettore incaricato nelle indagini.
Ma non è solo la vita lavorativa di Alice ad essere incasinata, lo è anche quella sentimentale visto che comincia ad uscire con il figlio del Supremo, il boss dei boss, insomma il suo capo in assoluto.
Arthur è così diverso da suo padre e lei se ne innamora come una pera cotta e tra indagini fatte di nascosto, attimi romantici e episodi imbarazzanti ed esilaranti, la nostra giovane allieva arriverà all’unica conclusione possibile.

Sono rimasta spiazzata nel leggere questo libro, perchè inizialmente non riusciva a coinvolgermi per nulla, Alice mi è sembrata eccessiva in senso negativo, troppo distratta, troppo superficiale, troppo sfortunata … troppo tutto insomma.
Ha fatto tutto quello che io non varei mai fatto e ogni sua decisione era per me un “ma cosa cavolo stai facendo”? però poi pagina dopo pagina mi sono sentita sempre più parte della storia fino ad apprezzarla se non appieno almeno in larga parte.
Mi è piaciuta tantissimo la coinquilina di Alice, Yukino davvero simpatica e divertente nello storpiare le parole e mi è piaciuto il Supremo, eh si, anche se interagisce poco mi ha colpita anche lui.
Claudio ed Ambra, rispettivamente superiore e collega specializzanda dell’Allevi invece non mi hanno fatto una buona impressione, mi sono sembrati entrambi troppo supponenti e spero per il futuro che la cara Alice, benchè non mi abbia del tutto convinta, si riprenda da quella sorta di infatuazione che ha per Claudio.

Bene amici a presto con la prossima recensione
Chicca

10 Risposte a “L’allieva”

    1. sai Cecilia, forse dipende dalla mia età, sono un po’ troppo lontana da alice come pensiero e capisco i difetti ma in alcuni momenti mi sono sembrati un po’ troppi. Ciò non toglie che il libro è piacevole e divertente, di sicuro in futuro leggerò altro della Gazzola 🙂

    1. Rosa credo che anche io farò a meno della fiction, gia non le sopporto di mio … in più gli attori scelti non mi fanno impazzire
      Chicca

  1. Di questa serie ho letto anch’io solo il primo romanzo, non ha proprio catturato 🙁 E’ vero, come dici tu, che Alice è troppo tutto! così esagerata che non sono entrata in sintonia col suo personaggio. Forse dovrei riprovare…
    baci xxx

    1. ecco Tessa come scrivevo a Cecilia poco fa, che invece l’ha apprezzata molto, credo sia un problema di età … io e te siamo in effetti abbastanza lontane dalla mentalità di Alice invece Cecilia – se non la conosci ti suggerisco di andare a visitare il suo blog è bellissimo – le è molto più vicina, mi sono accorta in effetti che gli estimatori e i detrattori sono divisi per fasce …. cavolo STIAMO DIVENTANDO VECCHIE? 🙁
      a presto
      Chicca

        1. cara mia … tutta apparenza se penso che quest’anno compirò 40 anni ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
          però nell’animo ne ho molti di meno!!!! 🙂

  2. Ciao Chicca, concordo con te su molti punti riguardo questo libro. Io l’ho trovato un piacevole intrattenimento, mi ha anche divertita, ma la protagonista a volte l’avrei presa a bacchettate sulle mani come si faceva a scuola un secolo fa!

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