La battaglia navale

Buondì lettori cari,
forse ci siamo, almeno con le recensioni sembra di essermi rimessa in pari, con tutto il resto un po’ meno, ma con un passo alla volta gli obiettivi si raggiungono.
Come state? Queste giornate di sole non vi mettono allegria? A me tantissima anche se il sole lo vedo solo dalla finestra poiché sono confinata in ufficio tutto il giorno 🙁 Questa mattina vi voglio raccontare di Marco Malvaldi e del suo ultimo libro che vede ancora una volta protagonisti i vecchietti del Bar Lume. Siete pronti ad incontrarli nuovamente?

La battaglia navale
di Marco Malaldi

battaglia navaleDescrizione
“Un lavoro d’indagine vero, sul campo, è molto più simile alla battaglia navale. All’inizio spari alla cieca, e non cogli niente, ma è fondamentale che tu ti ricordi dove hai sparato, perché anche il fatto che lì tu non abbia trovato nulla è una informazione”. Non lontano dalla casa di Nonno Ampelio, uno dei quattro vecchietti investigatori del BarLume, ci sono i Sassi Amari, il litorale di Pineta. Abbandonato lì, viene trovato il cadavere di una bella ragazza con un particolare tatuaggio. Lei viene presto identificata, dal figlio dell’anziana presso cui lavorava, come la badante ucraina della madre. Le colleghe connazionali si affrettano ad accusare il marito della ragazza, un balordo che la tormentava. E il caso sembra avviato a una veloce conclusione. Tra i Vecchietti serpeggia la delusione. Visto anche che l’indagine è affidata a un altro commissariato, e non all’amica vicequestore, la fidanzata di Massimo il Barrista. Ma è l’ostinazione senile che fornisce alla Squadra Investigativa del BarLume l’intuizione decisiva. E grazie anche all’intermediazione di un altro squinternato, il compagno Mastrapasqua che delle ucraine conosce usi e costumi, il vicequestore Alice Martelli può raddrizzare un’inchiesta cominciata con il piede sbagliato.

Recensione
Bentornati a Pineta, piccolo e tranquillo (?) borgo in quel di Pisa nel quale vivono Massimo il “barrista” del BarLume, quattro scatenati vecchietti che si dedicano anima e corpo, o quello che ne rimane visti gli acciacchi dell’età, ad investigare sull’annuale caso di omicidio che si presenta loro.
Infatti alla vigilia della partenza di Massimo e della di lui fidanzata nonchè vicequestore del posto per le tanto sospirate vacanze, il cadavere di una bella e giovane ragazza viene trovato sul litorale di Pineta.
La ragazza risulta essere una badante ucraina di nome Olga che più di una volta aveva denunciato suo marito per violenza domestica ponendolo quindi come principale sospettato nell’indagine.
Ma il caso è più ingarbugliato di quel che appare.
Fortuna che Ampelio, Aldo, Gino e Pilade sono già sull’attenti pronti ad infiltrarsi tra i vari gruppi di donne straniere che invadono i giardinetti di Pineta e carpire notizie che possano aiutare il vicequestore Alice Martelli nella soluzione del caso.

Stile Malvaldiano inconfondibile, ironia che la fa da padrona, storia godibile ed indagine poliziesca interessante e ricca di indizi da cogliere sono le colonne portanti del romanzo che come per i suoi precedenti diverte e intrattiene il lettore.
I quattro vecchietti sono indubbiamente il punto forte del racconto, non si può non amarli alla follia, per il loro modo di fare, per le loro battute e per la loro intelligenza fine.
Molto carino anche il personaggio della vicequestore dall’acume indubbio e dall’occhio lungo un’ottima spalla per Massimo perchè anche lei, così come lui, tiene banco con il gruppo di pensionati che le si affollano attorno.

Che altro dire se non che vi suggerisco di leggere tutti i libri di questo autore perchè sono davvero belli!

Alla prossima recensione
Chicca

4 Risposte a “La battaglia navale”

  1. Ciao Chicca! uhhhh ma guarda…il Malvaldi è un altro autore che venero. Purtroppo su questo libro ne ho sentite di ogni…e io non l’ho ancora letto. Aspetto di farmi un’idea un po’ più avanti

    1. personalmente l’ho apprezzato, mi è piaciuto allo stesso modo in cui ho amato tutti gli altri libri di Malvaldi ma per lui ho un debole e forse sono di parte 🙂

    1. Malvaldi mi piace tanto e ovviamente non potevo perdermi il suo ultimo scritto.
      il mio consiglio se vuoi leggere dei vecchietti del bar Lume comincia dal primo 😉

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