La Fabbrica delle meraviglie

La Fabbrica delle meraviglie
di Sharon Cameron

la fabbrica delle meraviglie
la fabbrica delle meraviglie

Descrizione
In una notte di nebbia Katharine arriva in una misteriosa tenuta vittoriana con l’incarico di controllare che l’eccentrico zio George non stia dilapidando il patrimonio di famiglia. Convinta di incontrare un uomo sull’orlo della follia scopre invece che lo zio è un geniale inventore e sostenta una vivace comunità persone straordinarie come lui, salvate dai bassifondi di Londra. Aiutato dal giovane e affascinante Lane, George realizza creazioni fantasmagoriche: pesci meccanici, bambole che suonano il pianoforte e orologi dai mille ingranaggi. Ma Katharine comprende ben presto che una trama di interessi oscuri minaccia il suo mondo pieno di meraviglie e, forse, il destino di tutta l’Inghilterra.

Recensione
Cari amici rieccomi qui tra voi pronta a recensire un libro a cui da un bel po’ di tempo facevo il filo “La fabbrica delle meraviglie” di Sharon Cameron.
Quando lessi la seconda di copertina ero certa di essermi imbattuta in un romanzo che in un certo qual modo mi avrebbe fatto rivivere le stesse emozioni provate insieme a quella Miss Charity che tanto avevo amato, invece mi sono sbagliata di grosso perchè anche se il periodo storico è quasi lo stesso, entrambi i romanzi sono infatti ambientati nel 1800, “La Fabbrica” nella prima metà, Miss Charity nella seconda, le similitudini finiscono qui.

Katharine
Katharine

Katharine è una giovane donna che vive curando la contabilità della zia Alice che provvede al suo sostentamento da quando il padre della ragazza è venuto a mancare 17 anni prima. Uno dei compiti che le viene affidato è quello di recarsi nella tenuta di famiglia “Stranwyne Keep” e controllare che lo zio, attuale proprietario del patrimonio, sia dichiarato “pazzo” e quindi rinchiuso in modo da non permettergli di dilapidare gli averi che dovrebbero essere ereditati dal figlio della zia Alice.
Quando Katharine si trova al cospetto del suo eccentrico zio, scopre che quest’uomo è un geniale inventore, una persona semplice, un po’ strampalata di certo ma tanto tanto cara.
Accanto allo zio Tully vivono centinaia di persone che lo amano e lo rispettano, nulla è come Katharine si aspettava, una comunità intera vive grazie alla bontà della famiglia Tulman e tra questi la signora Jeffries cuoca di casa così arcigna e brusca verso Katharine per la sola paura di ciò che potrebbe fare, Ben Aldrige un ingegnere che nutre stima e curiosità verso tutto ciò che lo zio Tully costruisce, Davy un monello muto che scorrazza per la tenuta con un coniglietto come amico e poi c’è Lane aiutante dello zio, un ragazzo così ermetico e affascinante che fa breccia nel cuore di Katharine.
Katharine ha 30 giorni di tempo per cambiare le cose, 30 giorni in cui scoprirà cosa vuol dire sentirsi libera, felice e innamorata.

Coppia in epoca vittoriana
Coppia in epoca vittoriana

Devo ammettere che inizialmente mi sono trovata in difficoltà a leggere il romanzo, tutto sembrava così confuso e strano un po’ come lo zio Tully e non riuscivo ad intrecciare i fili della storia, non riuscivo a capire dove l’autrice volesse portarmi con il suo modo di scrivere di Stranwyne e dei suoi abitanti, per un momento, ma solo uno mi stavo dando per vinta ed ero quasi decisa ad abbandonare la lettura, invece d’improvviso come un puzzle che si compone chiaramente, tutte le tessere sono tornate al loro posto e tutto quello che prima appariva confuso e strano mi è apparso davanti agli occhi nella sua interezza.
A quel punto la storia è entrata nel vivo, trasportandomi nelle stanze e nei passaggi dei due borghi cittadini facendomi innamorare di quell’atmosfera tipica dell’epoca in cui le dame erano accompagnate dalle cameriere personali e in cui, una carezza o addirittura un bacio rubato scaldano il cuore della fanciulla in età da marito.
Un romanzo molto affascinante e in certo qual modo misterioso per gli eventi che si verificano tra le sue pagine e che nonostante sia classificato come libro per ragazzi a mio modesto giudizio è invece una lettura adatta anche ad un pubblico ben più adulto.
Chicca

2 Risposte a “La Fabbrica delle meraviglie”

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