L’Angolo vintage 2.0 #8

L’Angolo vintage 2.0 #8

Cari Lettori,
dopo un tempo tremendamente lungo finalmente riesco a rimettere mano a questa bellissima Rubrica. L’angolo vintage è un angolino che permette di recuperare libri che ormai stazionano negli scaffali della libreria da troppo tempo e visto che al momento sono disoccupata mi sto rifacendo di tutti i libri che mi sono rimasti un po’ indietro.
Il romanzo di cui vi parlerò oggi in realtà non è molto vecchio ma considerato che l’ho comprato appena uscito e poi non l’ho più letto mi sembrava doveroso trovare il tempo e il modo giusto per presentarlo.
Come sempre grazie a Chiara per l’idea e un grazie a Dolci per la grafica che ci accompagna ogni volta.
Questi i partecipanti di febbraio:

Alla fine del viaggio
di Antonio Fusco

Descrizione
È la vigilia del palio di San Jacopo nella cittadina toscana di Valdenza, ma il commissario Casabona non è in vena di festeggiamenti: mentre sui tetti del centro storico esplodono i fuochi d’artificio, la moglie gli annuncia che sta per andarsene di casa. Un duro colpo per il commissario, che nonostante i problemi con Francesca non aveva mai pensato che il loro legame potesse davvero spezzarsi. Nemmeno il tempo di piangere la fine del suo matrimonio, che una telefonata lo richiama immediatamente al dovere: un uomo è stato ucciso da un treno in corsa. Un fatale incidente? Tutt’altro, visto che la vittima è stata legata a una sedia a rotelle e lasciata sui binari. Chi è quell’uomo che nessuno riesce a identificare? Perché l’assassino ha scelto un’esecuzione così plateale? Ed è solo una coincidenza che qualche anno prima, nello stesso luogo, un ragazzo sia stato travolto da un treno? Nella solitudine della sua casa ormai vuota, Casabona è tormentato dai dubbi. E mentre i primi indizi portano sulla strada della pedofilia, nuove morti inspiegabili arrivano a spazzare via ogni certezza. Come se ci fosse una regia occulta a spostare le pedine in campo. Qualcuno assetato di sangue e di vendetta. Qualcuno che viene dal passato, per regolare tutti i conti in sospeso…

Recensione
Sapete perchè mi piace leggere Antonio Fusco? Perchè le sue storie sono vere, reali e si sente quanto siano scritte con emozione.
I suoi libri, che non sono sempre piuttosto brevi, hanno la capacità di mostrarti come è davvero un’indagine di polizia, come sono le persone che ci lavorano e come queste stesse persone vivano di sensazioni e dolori come tutti noi.
Casabona in primis, in questo volume mostra la sua parte più umana, che passa dalla rabbia alla tristezza, per poi arrivare alla rassegnazione per una situazione coniugale che non avrebbe mai pensato potesse accadere proprio a lui, così mentre si trova a vivere un momento delicato della sua vita deve anche indagare su un omicidio brutale che vede la morte di un uomo investito da un treno.

La storia è molto ben congeniata, i personaggi, alcuni dei quali ho ritrovato con piacere, sono come sempre caratterizzati benissimo e l’intreccio è davvero ottimale. Un giallo di quelli che piacciono a me, dove la parte investigativa è predonimante ma viene smorzata grazie all’alternarsi di brevi frammenti incentrati sull’assassino.

Dopo quattro romanzi Casabona non perde smalto, anzi, mi coinvolge sempre più ed io spero che quanto prima il Dottor Fusco ci regali una nuova indagine e perchè no un po’ di serenità per il suo commissario.

Chicca

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