Le tre minestre

Le tre minestre
di Andrea Vitali

Bentrovati Lettori,
rieccomi tra voi con l’ennesimo autore italiano letto in questo 2017. Il libro di Andrea Vitali è uno degli obiettivi della challenge “tremenda” a cui sto partecipando e vista la gran quantità di romanzi scritti e per di più presenti nella biblioteca cittadina mi sono trovata la strada spianata con l’unico dubbio di quale titolo scegliere.
Alla fine, poiché che non lo conosco molto bene mi sono lasciata trasportare dall’istinto e ho deciso di leggere Le tre minestre visto che è un romanzo autobiografico e così ho potuto scoprire un po’ la storia di questo scrittore.

le tre minestreDescrizione
Le tre minestre che danno il titolo al racconto autobiografico di Andrea Vitali rappresentano, con un espediente letterario tanto originale quanto spassoso, tre ministre: è così che Vitali ribattezza segretamente le zie che accompagnano gli anni della sua infanzia. Cristina, ministro degli Interni, è preposta alla conduzione delle faccende domestiche e alla cucina; Colomba, ministro dell’Agricoltura, si occupa dell’orto e delle attività agricole di famiglia; Paola infine, ministro degli Esteri, è impegnata professionalmente fuori casa e cura le relazioni con vicini e parenti. Filo conduttore del racconto di Vitali sono le qualità attribuite ai cibi di casa, più particolarmente le loro presunte virtù terapeutiche, a cui si legano vari aneddoti. Siamo in un’Italia di provincia, negli anni Sessanta, dove ancora si parla il dialetto e “la saggezza si esprime in assiomi che non ammettono repliche”. Le zie circondano il ragazzino con un affetto “rustico ma profumato”, dettato dal buon senso ma ancora pregno di superstizioni, retaggio di una cultura popolare di altri tempi. Ne emerge uno spaccato di vita vissuta e di costume di grande suggestione, delicatamente nostalgico e al contempo ironico. Un autentico tuffo nel passato al quale contribuisce anche il verace ricettario della tradizione locale che affonda le radici nel territorio, tra le sponde del lago di Como e le valli retrostanti.

Recensione
Cristina, Colomba e Paola sono le tre minestre, o per meglio dire le tre “ministre”, del romanzo. Ognuna di loro è custode di un piccolo pezzo di regno narrato dalla voce bambina di Andrea Vitali.
Paola è la ministra degli Esteri, visto che a lei sono affidate le “pubbliche relazioni”, Cristina è la rappresentante del Ministero degli interni poichè è sua la conduzione del bilancio familiare ed infine Colomba che si occupa del pollaio e dell’orto ed è di conseguenza la ministra dell’agricoltura.

Sullo sfondo dell’incantevole panorama del Lago di Como, un giovane Andrea ci racconta della sua vita e lo fa attraverso una scrittura piacevole e rilassante il tutto condito con una sapiente dose di cucina casereccia e le famose minestre. Episodi di vita quotidiana mi hanno fatta sorridere più di una volta anche se con un retrogusto di nostalgia.
Ho trovato esilarante il racconto delle barbabietole, ma non solo quello ed attraverso gli occhi di bambino mi sono immersa in un romanzo delicato che ha saputo toccare corde molto profonde del mio animo.
Le tre donne e i loro modi di fare così autentici mi hanno catapultata indietro nel tempo mettendomi addosso un po’ di malinconia nel ricordare soprattutto una figura che per me è stata basilare e che ormai, purtroppo, non mi è più accanto.

Un romanzo che ha sicuramente un sapore di altri tempi fatto di cose genuine ed autentiche e la componente autobiografica ha reso la lettura ancor più interessante perchè mi ha permesso di vedere non l’autore uomo, bensì un ragazzino innocente destinato a diventare un seguitissimo scrittore dei nostri tempi.
Alla prossima

Chicca

2 Risposte a “Le tre minestre”

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