L’Ickabog

L’Ickabog
di J.K. Rowling

Buongiorno a tutti voi cari Lettori,
torno oggi con la recensione di un libro perfetto per i più piccoli, una storia che nasce dalla penna della mamma di Harry Potter e che è riuscita a farmi tornare bambina.

Descrizione
C’era una volta un regno chiamato Cornucopia. Una minuscola nazione ricca e prospera, famosa per i suoi formaggi, gli ottimi vini, i dolci deliziosi e le salsicce succulente. Sul trono siede un sovrano benevolo, Re Teo il Temerario, le cui giornate trascorrono pigre, tra banchetti sontuosi e battute di caccia, con la fida compagnia dei suoi lord, Scaracchino e Flappone. Tutto è perfetto… O quasi. Secondo la leggenda, infatti, un terribile mostro è in agguato nelle Paludi del Nord. Ogni persona di buonsenso sa che l’Ickabog è solo una leggenda inventata per spaventare i bambini. Ma le leggende sono strane e a volte prendono una vita propria… Quando questo accade, toccherà a due giovani amici, Robi e Margherita, affrontare un’incredibile avventura e svelare una volta per tutte dove si nasconde il vero mostro. Solo così speranza e felicità potranno tornare a Cornucopia.

Recensione
Quando la Casa Editrice Salani ha pubblicizzato l’uscita del nuovo romanzo di JK Rowling la mia fantasia è subito partita per la tagente, ero curiosa di leggere una nuova storia che non fosse Harry ma che non fosse nemmeno Cormoran e L’Ickabog aveva tutte le carte in tavola per riuscire a trasportarmi lontano, in un luogo immaginario per scoprire fatti e misfatti della vita degli abitanti di Cornucopia.
Fin dalla sinossi è ben chiaro che il romanzo in questione è perfetto per i bambini più piccoli, ci troviamo difatti alla presenza di una adorabile favola della buonanotte, di quelle un po’ vecchio stile, in cui ci sono i buoni, ci sono i cattivi, ci sono re, soldati a cavallo e un essere misterioso che si nasconde nelle paludi.

Tutto ruota attorno all’Ickabog, questa figura spettrale, paurosa che un po’ come l’uomo nero è lo spauracchio dei bambini monelli, ma il Re di Cornucopia, paese ricco e felice, si lascia trascinare dai suoi consiglieri creando quello che sarà poi il principio di qualcosa di molto più grande di lui.
Una storia deliziosa che vede contrapporsi il bene e il male, ma che tratta in maniera molto leggera la paura di ciò che non si conosce realmente.
Spesso e volentieri la cattiveria si nascondo sotto vesti brillanti e sontuose e la Rowling nel corso della storia riesce a mostrare al lettore che non è tutto oro ciò che luccica.

Tanti sono i personaggi presenti, i giovani Margherita e Robi, i loro genitori, le guardie di palazzo e una Lady coraggiosa, ognuno di loro viene presentato con precisione e accuratezza e tutti loro si distinguno per qualcosa in particolare. Non c’è un unico protagonista, tutti hanno una parte importante nella storia e questo rende il tutto ancora più interessante, una narrazione corale abbellita dai disegni dei bambini che hanno partecipato ad una bella iniziativa sul web.

Insomma, L’Ickabog non è Harry, non è Cormoran ma io l’ho amato ugualmente.

Chicca

5 Risposte a “L’Ickabog”

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