Mini recensioni: Lanzetta – Marone – De Winter

Mini recensioni: Lanzetta – Marone – De Winter

Nel corso dell’ultimo mese, ho letto alcuni racconti che ho amato immensamente, due di questi sono stati messi a disposizione dagli autori (Lanzetta e Marone) come omaggio per i lettori in questo periodo di forzata reclusione casalinga, mentre l’altro (per esclusione è ovviamente quello della De Winter) lo avevo preso prima ancora di terminare la serie Black Friars ed era arrivato finalmente il momento di leggerlo.
Oggi vi lascerò il mio giudizio su tutti e tre e farò contemporaneamente tre stories apposite su Instagram in cui riporterò le mie mini recensioni.

Finchè c’è carne sulle ossa
di Antonio Lanzetta
Descrizione
“Era il terzo giorno di seguito che vedeva quell’uomo al parco. Un tizio ordinario. Faccia pulita e sempre rasata, giacca di tweed fuori moda, doppio mento. Portava al guinzaglio un cucciolo di cane zoppo, fermandosi con un sorriso da fesso ad aspettare che la bestia annusasse ogni singola carta sull’asfalto, ogni cazzo di ciuffo d’erba o traccia di piscio lasciata da qualche altro animale come se fosse la cosa più importante del mondo. Vinnie fumava la sua canna e li osservava incuriosito. A volte sembrava che fosse il cane a portare a passeggio l’uomo, con l’andatura ciondolante, un orecchio mozzato e le cicatrici sul collo. Sembravano due relitti, due creature dimenticate dal mondo che si completavano a vicenda in un modo che lui non sarebbe mai riuscito a comprendere.”

Mini recensione
Letto a marzo, questo di Lanzetta è tra i primi volumi che ho preso grazie alla solidarietà digitale.
In pochissime pagine Antonio crea un’atmosfera da thriller coniugata ad un finale perfetto.
Tutto è concentrato, ma nonostante l’esiguo numero di pagine la tensione è sempre alta, i personaggi sono originali e la storia più che godibile.
Un racconto, a mio modesto avviso, imperdibile.


La primavera torna sempre
di Lorenzo Marone
Descrizione
Torna Luce Di Notte, la protagonista di Magari domani resto. E con lei, don Vittorio e l’immancabile Cane Superiore, sullo sfondo di una Napoli più fascinosa e dolente che mai. Marone ci parla di Luce e noi ci ritroviamo in lei, nelle sue battaglie quotidiane, nei suoi quotidiani – e salvifici – angoli di bellezza. Con la voglia di dare un senso a questo tempo sospeso.

Mini recensione
Anche Marone, così come Lanzetta, ci omaggia di un racconto che vede protagonista una delle sue creature più amate: Luce Di Notte.
Questo racconto è un inno alla gentilezza delle persone, al sapersi voler bene anche a distanza. Bastano una parola, un gesto, una busta della spesa lasciata sulla porta per donare amore e calore anche stando lontani.
In questo gioiellino ritroviamo oltre a Luce, anche Don vittorio ed Alleria e quel gusto tutto napoletano che fa “annammurà”.

*Il racconto si prefigge anche di sostenere l’Ospedale Cotugno di Napoli grazie ad una raccolta fondi, trovate tutte le indicazioni cliccando sul link che ho legato al titolo.


Black Friars – Le soglie del buio
di Virginia De Winter
Descrizione
Dopo la sconfitta del Presidio, la pace sembra tornata per le vie della Vecchia Capitale e nelle Nationes del Continente ma, quando la Principessa Sophia Blackmore intraprende un viaggio per Altieres, strane coincidenze le ricordano che altre insidie si muovono intorno a lei e la costringono a temere di nuovo per la propria sicurezza. Sogni e presagi la riportano ai giorni in cui forze oscure minacciavano la sua vita e le sorti del suo regno. Nella Vecchia Capitale, però, le vicende sembrano suggerire che, questa volta, il pericolo provenga dalla remota e selvaggia Nalvalle.

Mini recensione
Racconto ambientato dopo la fine de L’ordine della croce vede protagonista Sophia Blackmore in viaggio assieme al suo amato Gabriel ed alle cugine Fay, Carol e Alexandria.
Come sempre l’eleganza della scrittura della De Winter si mostra ad ogni pagina, è soave, magica, coinvolgente. I suoi personaggi sono insuperabili ed ognuno è a suo modo unico.
In poche pagine troviamo mistero, paura e attrazione; e poi non manca l’ironia, quella di Bryce ma soprattutto quella cupa e irriverente di Morton. E scusatemi se sono di parte ma per me Black Friars è un capolavoro.

Per oggi è tutto cari Lettori, spero di avervi incuriositi e se ne avete voglia lasciate pure un commento, mi fa sempre molto piacere chiacchierare con chi ama i libri!

Chicca

2 Risposte a “Mini recensioni: Lanzetta – Marone – De Winter”

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