Omicidi in si minore

Omicidi in si minore
di Davide Bottiglieri 

Buongiorno cari Lettori,
quest’oggi voliamo direttamente nell’anno 1780 a Cluj in Transilvania a fare la conoscenza di un ispettore dal fine intelletto e dalle grandi capacità deduttive. Pronti a viaggiare insieme a me?

Descrizione
Cluj, dicembre 1780. In una fredda e sinistra giornata d’inverno, piazza Unirii è stracolma per assistere all’ennesimo spettacolo di morte. Ad alzare il sipario su questa nuova esecuzione, è stato il neo ispettore Ljudevit Alecsandri, il cui nome è sulla bocca di tutti i cittadini per le vicende che l’hanno visto protagonista nei mesi precedenti a quel momento. La vita apparentemente tranquilla di un remoto paese della Transilvania sta per conoscere terribili vicende. Le sue vie e le sue genti, intrise di superstizione e mistero, saranno invase da un’ombra oscura che porta con sé una scia di paura e morte. Sarà il giovane ispettore a dover far fronte a questa situazione che, però, nasconde una terribile minaccia: riuscirà il suo lato oscuro, quel secondo Ljudevit Alecsandri, a non riemergere ed essere associato lui stesso al demone che abita Cluj?

Recensione
Nella cupa atmosfera che precede l’esecuzione di un condannato c’è un uomo che chiede perdono a Dio per questa vita che sta per concludersi, e per un’assoluzione che non arriva, giunge invece in città un omicida cruento che colpisce in pieno l’ispettore Alecsandri protagonista indiscusso del romanzo di Davide Bottiglieri.
Sui corpi dei cadaveri rinvenuti dal Plotone di cui fa parte Alecsandri, l’assassino lascia dei messaggi criptici che Ljudevit cerca di decifrare ma, per quanto l’ispettore sia intelligente, sembra che questo diavolo sia sempre un passo avanti a lui.
E così, per il lettore che segue le vicende narrate, non resta che camminare per le pericolose strade di Cluj guardandosi le spalle per paura di incontrarlo.

Con una scrittura che definirei aristocratica, Davide ha creato un personaggio davvero singolare nel cui animo si affrontano bene e male in una lotta quotidiana. Ljudevit è un uomo complesso, difficile e delineato in maniera minuziosa e decisa. Ha un carattere in cui fragilità, umanità e cattiveria si amalgamano alla perfezione.
La storia è ricca di luoghi e atmosfere suggestive, cenni storici interessanti e spaventosi in alcuni punti del romanzo. Si nota l’accuratezza dei particolari ad ogni pagina, sicuramente frutto di un grosso lavoro dell’autore.
Notevoli i personaggi che affiancano il protagonista, a partire da Helena la donna amata da Alecsandri, colta, bella e intraprendente, fino ad arrivare a Sir Wordswarth sapiente e intelligente almeno quanto Ljudevit.

Quello che però ho apprezzato di più del romanzo, è il conflitto interiore vissuto dal protagonista che lo rende quasi unico nel suo genere e che sicuramente riserverà in futuro molteplici sorprese, perchè purtroppo il finale lascia in sospeso troppe cose che verranno svelate, o almeno me lo auguro, nei successivi volumi della serie e che troveranno ancora una volta sulla scena del crimine il giovane ispettore.
Spero solo di non dover aspettare troppo.

Buona lettura
Chicca

4 Risposte a “Omicidi in si minore”

    1. per essere un linro di un esordiente è davvero molto ben scritto. anche io non amo molto questo genere ma la parte noir la fa decisamente da padrone e mi ha molto affascinata.

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