Questa volta leggo #34 – La mossa del cartomante
Cari Lettori,
bentornati con il primo appuntamento per il 2021 con la rubrica Questa volta Leggo. Rubrica che in queste ultime settimane è stata presa da esempio anche per una challenge sponsorizzata su Instagram. Le cose belle vanno forte, peccato però che poi in molti se ne attribuiscano la paternità quando invece le idee sono frutto delle menti di altre persone, nel nostro caso il QVL è stato proprio ideato da Chiara, Dolci ed un’altra Blogger che non fa più parte del gruppo della rubrica.
Comunque sia la parola scelta per gennaio è:
NEVE
Ed assieme alla mia troverete le recensioni delle mie amiche!
E per mia fortuna avevo il libro perfetto per l’occasione che oltre ad essere ormai un romanzo vintage, visto che stazionava nella mia libreria da anni, mi ha permesso di spuntare un obiettivo per la challenge invernale di Franci del Blog Coffee & Books.
La mossa del cartomante
di Franco Matteucci
Descrizione
Marietta Lack, la sarta di Valdiluce, è morta nell’incendio della sua abitazione. Una sciagura inaspettata: inizialmente tutti sembrano convinti che le fiamme siano divampate per un tragico incidente. Tutti, tranne l’ispettore Santoni. Lupo Bianco, è questo il nome con cui tutti lo conoscono in paese: il suo istinto infatti lo porta a non credere mai alle coincidenze. Mentre fervono i preparativi per l’inizio della Coppa del mondo di sci, altri delitti si susseguono, uniti da strani indizi esoterici, e Santoni, che conosce bene quei luoghi, dovrà mettere insieme i pezzi di un puzzle macchiato di sangue.
Cosa si nasconde sotto la neve di un tranquillo paesino di montagna?
Recensione
Nonostante io sia una donna di mare apprezzo molto le ambientazioni montane, le trovo affascinanti e riescono a donarmi sempre un senso di calma forse per via delle descrizioni dei paesaggi soprattutto se innevati come succede a Valdiluce, piccola cittadina teatro di una morte che inizialmente sembra accidentale.
Vittima di un rogo che ha distrutto in parte la sua casa è la sarta del paese Marietta Lack. L’ispettore Santoni è tra i primi ad arrivare sulla scena del delitto e il suo notevole fiuto sia inteso come olfatto sia quello investigativo capta qualcosa che non gli piace.
Tutto ciò da il via ad un’indagine che sarà il punto focale del romanzo di Matteucci.
Un romanzo che purtroppo non ha raggiunto le aspettative che avevo per diversi motivi; con questo non voglio dire che La mossa del cartomante non sia un buon giallo, semplicemente credo che ci siano molteplici cose che non funzionano.
Partiamo dal protagonista Mirko Santoni detto il Lupo Bianco. Personaggio singolare, autorevole e un pochino distaccato, quasi freddo direi, viene descritto come un uomo avvenente, e fin qui mi sta benissimo, purtroppo il concetto che lui sia bello viene continuamente ribadito nel corso della lettura come se quella fosse la sua unica prerogativa. Ho trovato l’effetto fastidioso e ridondante tanto da farmi alzare gli occhi al cielo ogni volta che ne veniva sottolineata l’evidenza.
In secondo luogo l’omertà dei cittadini di Valdiluce mi è sembrata davvero estrema, nonostante una morte terribile tutti si chiudono in un silenzio che non ha una spiegazione precisa, le pettegole che occhieggiano dalle finestre e tutto sanno non spiccicano verbo con Santoni, perche? Non è dato saperlo, in quasi 300 pagine di libro non c’è alcuna spiegazione per questo mutismo.
Nel corso del romanzo vengono poi raccontati episodi legati a passate indagini dell’ispettore che ai fini della storia non servono assolutamente a nulla, se non ad allungare di qualche pagina il romanzo. Anche qui perchè? A cosa è servito?
Per concludere, giuro sarò breve, parliamo del colpevole, figura che ci viene presentata solo a fine romanzo tanto che un qualsiasi lettore abituato a libri gialli più complessi capirà subito chi sia.
Confesso che avrei ancora altre note negative e dubbi da aggiungere ma non voglio esagerare, mi sembra giusto anche dire quello che secondo me invece funziona. Le descrizioni paesaggistiche sono molto curate, bello l’amore per la natura che si evince ad ogni pagina, interessante la figura di Kristal Beretta che fa da spalla a Santoni ma che avrebbe bisogno di più spazio all’interno della storia.
Non so se leggerò altri romanzi con protagonista il Lupo Bianco, questo primo approccio non è andato benissimo ma sapete com’è il detto? Mai dire mai. Vedremo in futuro.
Chicca
Grazie al mio mantra personale del MAI DIRE MAI sono riuscita a leggere tanti autori che avrei dovuto abbandonare quasi subito! Buona fortuna 🤣🤣
ahahahahahah grazie!
Sono andata a cercarlo perché ero curiosa ma… fa parte di una serie di 8 libri! Serie troppo lunga, alla luce del fatto che non leggo serie.
ahahahah si me lo ricordo!
oh che peccato che non ti sia piaciuto, sei brava a dargli un’altra possibilità!
ho scoperto che questo è il meno bello di tutta la serie. pensa te che sfigata
Non è un genere che preferisco, ma sono per le seconde possibilità, il vero problema è trovare il tempo per inserirlo. Cmq. una bella recensione!!!
grazie mille Floriana
Oddio! Quando viene ripetuto cento volte che il/la protagonista è bello/a, mi sale un nervoso che non ti dico ahahah Altro che occhi al cielo, io lancerei il libro o il Kindle contro un muro per la disperazione AHAHAH
lo soooooooo
infatti ero molto tentata di farlo!