Review Party – Il Re che fu, Il Re che sarà #2

Review Party – Il Re che fu, Il Re che sarà

Bentornati cari Lettori con la seconda parte dedicata al nuovo Drago Mondadori che vede protagonista le gesta di Re Artù di Camelot.
La scorsa settimana vi avevamo raccontato dei primi due volumi che compongono il romanzo oggi invece vi parleremo degli ultimi tre..


Il re che fu, il re che sarà. Il ciclo completo del Re in eterno
di T. H. White

Descrizione
Una tetralogia ormai divenuta un classico, che racconta la vita del mitico re Artù, allevato da Merlino in un mondo magico e meraviglioso e destinato a un futuro di gloria. Splendida epopea tratta dalle antiche leggende bretoni, questo libro ci porta nel regno incantato di Camelot, tra cavalieri, principesse, animali parlanti, uomini volanti… Un universo di stupefacenti creature che da generazioni affascina l’immaginazione di lettori di ogni età.

Il romanzo è composto dai seguenti titoli:
La spada nella roccia
La regina dell’aria e delle tenebre
Il cavaliere Malcreato
La candela nel vento
Il libro di Merlino

Recensioni
Che la storia di Artù sia intrinsecamente legata a quella di Lancillotto lo sappiamo tutti e ne Il Cavaliere Malcreato White ne ripercorre le gesta.
Un giovanissimo Lancillotto inizia il suo addestramento come cavaliere, si impegna tantissimo e resta folgorato da questo sovrano retto e giusto tanto da volergli donare assoluta fedeltà. Ma perchè cavaliere Malcreato? L’etimologia di questo nome è fortemente evocativa, la sua storia, che oltre ad essere molto articolata è davvero piena di eventi non sempre positivi ne mostrano sicuramente il coraggio enorme e la fedeltà non solo nel suo Re ma anche in Dio.
La vita di Lancillotto del Lago non è di certo delle più facili, l’amore per Ginevra che lo fa sentire in colpa verso il suo più caro amico, le sfide chiamato ad affrontare, gli inganni di Elaine e la sua bravura come cavaliere.

La storia narrata da White mi ha spiazzata, lui parla di un uomo di aspetto sgradevole che in contrapposizione alla sua bravura con le armi e la giostra si fa irretire da due donne che cambiano fortemente il corso non solo della sua esistenza ma quello della stessa Camelot.
Anche in questo volume la narrazione è piuttosto articolata, la scrittura risulta un po’ arcaica rendendo la lettura del romanzo lenta.

La candela nel vento invece è di sicuro il mio preferito tra i romanzi presenti in questo Drago nonostante il fatto che con questa storia possiamo dire comincia il declino di Artù e della sua Tavola Rotonda.
Cosa accade? Mordred figlio di Artù e della sua sorellastra coltiva in se l’odio verso quel padre che lo aveva rinnegato, e per portare avanti la sua vendetta si serve dei personaggi che per ben quattro volumi ci hanno tenuto compagnia e che sì posso dirlo, nel bene e nel male si sono fatti apprezzare per le loro gesta.
Ho trovato tutta la storia molto appassionante, gli ultimi capitoli sono poi emotivamente forti, tanto da lasciare un senso di dispiacere e tristezza per il lungo pensiero di Artù stesso.

Rispetto ai precedenti volumi stavolta la tipologia di scrittura usata secondo si è perfettamente inegrata ala storia, non so spiegarne il motivo ma qui tutto ha funzionato a dovere e quel sapore di “antico” ha fatto nettamente la differenza.

Pian pianino siamo giunti anche a parlare dell’ultimo libro, quello dedicato a Merlino, il precettore, il confidente, la guida di Artù verso la grandezza.
In questo ultimo scorcio di vita del nostro sovrano, Merlino chiude letteralmente il cerchio cominciato con La spada nella Roccia. Un Artù stanco rivive momenti che si erano persi nel tempo e porta a termine la sua avventura in questo mondo.
Un finale in qualche modo agrodolce che sulla stessa scia dei precedenti volumi ci narra di una vita epica, indimenticabile.

Il Re che fu resterà sempre nella nostra immaginazione, è une di quelle figure che non invecchiano mai, possono passare anni, decenni ma Artù , così come Lancillotto, Merlino e Ginevra resteranno indimenticati.
White ha svolto un buonissimo lavoro anche se con la maturità di oggi posso dire che il linguaggio usato avrebbe bisogno di una modernizzazione per renderlo più appetibile alla fascia di lettori più giovane.

Grazie a Mondadori per la copia digitale del romanzo che in cartaceo fa davvero la sua figura.

Se amate i Cavalieri della Tavola Rotonda, questo Drago è assolutamente imperdibile!

Chicca

2 Risposte a “Review Party – Il Re che fu, Il Re che sarà #2”

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