Review Party – La Repubblica dei ladri

Review Party – La Repubblica dei ladri

Ed eccoci arrivati al capitolo conclusivo, almeno per ora, dei Bastardi Galantuomini, un viaggio iniziato con Gli inganni di Locke Lamora che ci ha fatto conoscere questi scaltri furfanti e ce li ha resi ancor più amabili con i Pirati dell’Oceano Rosso.
Ringrazio la CE Mondadori non solo per le copie digitali dei romanzi ma anche per la fiducia accordata a noi blogger sempre in prima linea quando si tratta di romanzi “belli” e ovviamente ad Amarilli che ha organizzato questo evento. Un grazie anche alle altre compagne di viaggio con cui più di una volta abbiamo congetturato sulle storie, Chiara, Dolci ed Erica, che come me hanno amato profondamente questi ragazzi terribili!

grafica a cura de Le mie ossessioni librose

Descrizione
Doveva essere il colpo più clamoroso della loro carriera, invece si è rivelato un… clamoroso fiasco. Così Locke e il suo fedele compagno Jean sono riusciti a malapena a salvare la pelle. Almeno, Jean ci è riuscito: Locke sta morendo, avvelenato in modo lento ma inesorabile da una sostanza che nessun alchimista o dottore può combattere. Ma quando la fine sembra ormai vicina, una donna misteriosa offre a Locke un’opportunità che potrà salvarlo, o ucciderlo.

Le elezioni del Konseil sono imminenti, e le diverse fazioni hanno bisogno di una pedina da muovere a loro piacimento. Se Locke acconsente a essere quella pedina, con un incantesimo la donna estrarrà il veleno dal suo corpo, anche se l’operazione sarà talmente dolorosa da fargli desiderare la morte. Locke non ci pensa proprio, ma due elementi lo inducono a cambiare idea. Primo, le suppliche di Jean. Secondo, un nome femminile pronunciato dalla maga: Sabetha, l’amore della sua vita, abile e arguta quanto lui, e ora la sua più grande rivale.

Locke si è innamorato di Sabetha al primo sguardo, quando era un giovane orfano e apprendista ladro. Ma dopo un corteggiamento tumultuoso, Sabetha se n’è andata. Ora si ritrovano nuovamente uniti in uno scontro. Di fronte all’unica persona che sia in grado di tenergli testa – nel gioco dell’amore e in quello degli inganni – Locke deve scegliere se combattere Sabetha, o sedurla. Una decisione da cui potrebbero dipendere le vite di entrambi.

Recensione
Vivere sul filo del rasoio è ormai la normalità per Locke e Jean, anche se parliamoci chiaro Locke se la sta vedendo proprio brutta e sembra che la sua dipartita sia piuttosto vicina. Ma lui serve a qualcuno, e quel qualcuno non si fa scrupoli ad usarlo come meglio crede.
Così i nostri due amici si rimettono in viaggio verso uno dei luoghi che mai avrebbero pensato di visitare dove ad attenderli c’è una figura che agognavo di conoscere, una donna che è stata parte integrante della storia dei Bastardi Galantuomini solo attraverso i ricordi di Tannen e Lamora.

La repubblica dei ladri è un romanzo incredibile, so che può sembrare banale dirlo, visto che ero entusiasta anche dei volumi precedenti, ma il genio di Lynch trova il suo Zenith proprio in questo terzo capitolo. La struttura narrativa ricalca quella che ho imparato già a conoscere, alternando la storia presente con quella passata in un crescendo di emozione e di esperienza.
Ritroviamo i gemelli Sanza, conosciamo Sabetha e il suo rapporto complicato con Locke, scopriamo come i Bastardi Galantuomini hanno iniziato a fare squadra, ma soprattutto ho amato la forte vena ironica dell’autore, che prima era appena accennata ma adesso si mostra in tutto il suo appeal.
Non è stato facile leggere questo romanzo, non perchè non sia scritto bene, tutt’altro, ma lo stile dell’autore è complesso, la terminologia che usa è a tratti pomposa e snob (è assolutamente un pregio) e viene alternata ad un linguaggio da strada secco e scurrile. Ho avuto bisogno di concentrazione per seguire i ritmi folli della narrazione, i tantissimi personaggi che ci vengono presentati e il modo in cui ogni evento, ogni inganno viene organizzato, ma ad ogni pagina sono rimasta stupefatta e sopraffatta.
Questo è stato un viaggio nel viaggio, un alternarsi tra presente e passato costruito alla perfezione. Non ci sono pause, non ci sono momenti morti, tutto è curato al meglio e se pensate miei cari Lettori, di trovare risposte alla domande che vi siete posti fin’ora, sappiate che non ne avrete, o meglio qualcosa ci viene detto, ma quanto ci sarà di vero nelle parole di una donna di cui è difficile fidarsi?

Mi duole ammetterlo ma i romanzi di Lych sono delle opere tutte al maschile la cui presenza occupa gran parte della storia, basti solo pensare che proprio tra i Bastardi l’unica donna sia Sabetha, ma come ho avuto modo di dire, benchè in netta minoranza le donne presenti hanno una marcia in più, sono spettacolari in tutto ciò che fanno e non si lasciano intimidire.
Prima di concludere la mia recensione vorrei dedicare ancora qualche riga proprio a lei: Sabetha Belacoros. Lei è la perfetta controparte di Locke, astuta quanto lui, furba, bella, una vera incantatrice che ha imparato a cavarsela da sola, senza doversi appoggiare a nessuno e lo fa nel modo in cui le riesce meglio: ingannando tutti.
Inizialmente non riuscivo a farmela andare a genio, diamine volevo che accogliesse Locke nella sua vita senza remore, ma poi ho imparato a comprendere le sue scelte, ho imparato quanto per lei sia difficile dare fiducia, ho imparato che lei stessa si nega la felicità che le spetta e che forse non è davvero in grado di accettarla nella sua vita.

Sono molto triste in questo momento, nelle ultime settimane questi personaggi sono diventati parte del mio quotidiano e staccarmi da loro è molto difficile soprattutto perchè allo stato attuale delle cose non si sa se l’autore riuscirà a continuare le vicende dei Bastardi Galantuomini. Io posso solo augurarmi di si, quindi, con la speranza nel cuore vi do appuntamento ad un giorno, vicino o lontano che sia, per poterne parlare ancora, ancora e ancora.

Prosperino i ladri, i ricchi ricordino

Chicca

4 Risposte a “Review Party – La Repubblica dei ladri”

  1. Be’, nel secondo libro le donne ci sono e danno del filo da torcere a tutti gli uomini! Ed anche Sabetha..una ma vale per quattro!!

    1. grazie Chiara.
      quando si leggono libri belli in genere ci si sforza di più anche nello scrivere le recensioni e almeno io mi impegno davvero tanto. sono felice ti sia piaciuta

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