Review Tour – Cyberpunk Antologia assoluta

Review Tour – Cyberpunk Antologia assoluta

Buongiorno carissimi Lettori,
benvenuti al terzo appuntamento con il Review Tour dedicato ad un libro fighissimo, un’antologia estremamente particolare che vede impegnati autori di spicco nell’universo Cyberpunk. Ringrazio enormemente la CE Mondadori per la copia digitale del romanzo e per aver fatto si che io e le mie colleghe potessimo leggerlo in anteprima.
Nei giorni scorsi Amarilli e Dolci si sono occupare rispettivamente dei romanzi Neuromante e La matrice spezzata, oggi tocca alla sottoscritta con la raccolta di racconti Mirrorshades e domani sarà la volta di Chiara con Snow Crash.
Vi lascio banner e link ai blog delle mie amiche, così che possiate seguire l’evento a 360 gradi!

grafica a cura de Le mie ossessioni Librose

I miei sogni tra le pagineLe mie ossessioni LibroseLa lettrice sulle nuvole

Cyberpunk Antologia assoluta
Autori vari

Descrizione
Cos’è il cyberpunk? Per scoprirlo, niente di meglio di questo volume che contiene i romanzi di culto dei tre più acclamati autori del genere (“Neuromante” di William Gibson, “Snow Crash” di Neal Stephenson e “La matrice spezzata” di Bruce Sterling) oltre alla più leggendaria antologia “Mirrorshades”, vera pietra miliare nella storia della letteratura sci-fi. Il tutto accompagnato da una introduzione di Sterling.

Recensione
Mirrorshades di cui vi parlerò in questo mio articolo è una raccolta di 12 racconti visionari, futuristici e ricchi di particolari che si legge in brevissimo tempo. Racconti che tengono i lettori incollati alle pagine e fanno spaziare la mente in maniera incredibile.
Se si pensa che queste storie sono state scritte negli anni ’80 viene ancora di più voglia di esaltarne il genio degli scrittori che vi hanno partecipato perchè sembrano precursori di un modo di scrivere che negli ultimi anni sta ritornando in voga.
Le mode cambiano, girano, ma poi ritornano e Cyberpunk di sicuro fa parte di quella schiera di “movimenti letterari” che resteranno ancorati nell’mmaginario collettivo in maniera indelebile.

Il primo dei racconti che andremo insieme ad analizzare è stato scritto da William Gibson, già autore di Neuromante e si intitola CONTINUUM DI GERNSBACK.
La prima pubblicazione di Gibson risale al 1981. Come vi dicevo gli anni ’80 sono protagonisti di questa raccolta e lo fanno alla grande.
In Continuum di Gernsback, ad un fotografo a cui vengono commissionate delle fotografie in stile anni ’30 da una grossa società. Durante un viaggio on the road che lo porta in giro per il mondo la sua visione viene distorta da immagini complesse e il lettore si trova catapultato in un mondo in cui non riesce a trovare la giusta collocazione.
La narrazione è soffocante, ansiogena, l’autore riesce in pochissime pagine a rendere appieno i sentimenti del fotografo trasmettendoli al lettore in maniera diretta e precisa.

Segue OCCHI DI SERPENTE, di Tom Maddox, professore di lingue e scrittore molto prolifico.
George Jordan, protagonista del racconto è un ex sergente tecnico congedato dal suo lavoro e a cui hanno impiantato un hardware nella testa che lui paragona ad un serpente.
Gli effetti collaterali di questo impianto si fanno sentire presto e dopo essere stato richiamato nello spazio dalla società Sentrax entrerà in contatto con una Intelligenza Artificile che dovrebbe aiutarlo a controllarne gli effetti.
Vi dico fin da subito che appena ho letto questo racconto mi è venuto immediato il paragone tra Alephl’AI di Occhi di serpente con AIDAN l’AI della trilogia Illuminae firmata Kristoff/Kaufman. In entrambi i casi sono stata attratta dalla storia, dal modo in cui l’autore è riuscito a gestire, il pathos e i colpi di scena e i momenti di violenza all’interno del racconto. A mio modesto parere è tra i più riusciti di Mirrorshades.

Ne IL ROCK NON MUORE MAI la protagonista è finalmente una donna, viene definita peccatrice rock and roll e viene biecamente usata da personaggi che le fanno da contorno.
Questo romanzo, scritto da Pat Cadigan autore di dark fantasy,horror e fantascienza, ha molto in comune con Continuum di Gernsback, soprattutto il senso di ansia e claustrofobia che colpisce Gina la peccatrice.
Geniale, assolutamente geniale il modo in cui si venice il motivo per cui le viene affibbiato questo aggettivo.
Volete scoprirlo? Bhe corete a leggere, ne rimarrete stupefatti.

Quarto racconto che incontriamo nell’antologia si intitola LE IMPRESE DI HOUDINI, autore Rudy Rucker, professore di informartica, scrittore di fantascienza e autore di opere di divulgazione scientifica.
Il grande houndini viene scritturato per girare un film sull’ecapologia arte di cui è maestro. Siamo nel luglio del 1948 e nonostante il racconto sia di per se molto interessante ho avuto sempre l’impressione che mancasse qualcosa di fondamentale.
Come riusciva Houdini a venire fuori dai guai? Perchè Rucker non ci ha dato informazini aggiuntive in merito?
A parte questa mia piccola pignoleria anche questa storia si conferma godibile e con un finale molto ironico.

Il quinto racconto 400 MOCCIOSI, di Marc Laid Law è di sicuro il mio preferito in assoluto.
Gli scritti di questo autore sono caratterizzati da un umorismo nero e accostamenti insoliti, cosa che è ampiamente riscontrabile in questo racconto dai tono oltremodo futuristici.
Protagonisti dei ragazzini, divisi in gang di strada in un mondo apocalittico dove per poter sopravvivere urge coalizzarsi contro il nemico comune.
Azione, violenza dolore, fanno da sfondo alla storia dove ogni personaggio viene descritto perfettamente grazie non solo allo stile dell’autore ma anche dal modo in cui vengono apostrofati ognuno di loro.

SOLSTIZIO di James Patrick Kelly autore che ha visto la sua fama crescere agli inizi degli anni ’80 in questo racconto che vede alternate due diverse storie, ci mette davanti all’egoismo dell’uomo, ma non solo, le dipendenze in generale sono una parte fondamentale della trama e sullo sfondo di una Stonehenge barricata in una sorta di cupola Tony Cage, famoso chimico che ha creato droghe di ogni tipo ci parla del suo rapporto con Wynne, figlia?, amica? oppure …
Io vi posso solo dire di essere rimasta estremamente syputa dalle spiegazioni e ve ne consiglio di certo la lettura.

Greg Bear autore che è riuscito a vendere il suo primo scritto a 15 anni, in PETRA ci catapulta in un racconto a sfondo religioso con palesi richiami al Gobbo di Notre Dame, dove l’altrer ego di Quasimodo è un mezzo Gargoyle fatto di pietra e carne.
Questo ibrido si nasconde in una grossa Cattedrale dove un uomo di chiesa tiene banco, ma forte è la sua voglia di sapere e conoscenza che lo spingono a farsi avanti, con risultati non sempre tangibili.
Ho trovato questo racconto un po’ lento, forse tra tutti quelli finora descritti è quello che mi ha convinto meno. Non ho particolarmente amato i personaggi anche se di sicuro ho apprezzato il modo in cui Bear ha deciso di impostare la narrazione.

Altro racconto che ho particolarmente apprezzato è quello di Lewis Shiner FIN QUANDO VOCI UMANE NON CI SVEGLIERANNO.
Shiner, autore poliedrico di generi diversi tra cui mistery, fantasy, horror e fanstascienza, ha scritto una storia davvero appassionante.
Il protagonista Campbell è in vacanza sulla barreira corallina per riprendersi dalla sua psicosi traumatica.
Si trova però a cercare di risolvere un mistero legato ad un avvistamento fatto per puro caso.
La storia è scorrevole, coinvolgente e con un finale strepitoso! Consigliato assolutamente.

Cos’è invece FREEZONE di John Shirley?
Freezone è un’isola artificiale dove la fervida e surreale immaginazione dell’autore ha posto un luogo che può essere paragonato ad un’oasi di divertimento.
In un mondo dove gli Stati Uniti sono in declino e i conflitti per i poteri forti sono in mano all’Asia e all’Africa, Rick Rickenharp, mnusicista vecchio stampo, si da alla fuga con una gruppo di personaggi particolari.
Ciò che più colpisce di questa storia è il mondo creato da Shirley, la tipologia di persone che ci vive, come viene narrato il decadimento dell’America e come le dipendenze siano anche in questo caso una parte importante della vita dei personaggi.
Anche in questo caso però ho avuto l’impressione che mancasse qualcosa, un passaggio che collegasse il prima e il dopo, una spiegazione più esaustiva che avrebbe potuto migliorare la comprensione della storia.

Decimo racconto affidato stavolta allo scrittore Paul Di Filippo.
STONE È VIVO racconto datato 1985 è il terzo pubblicato da Di Filippo e vede protagonista un ragazzo/uomo di nome Stone che preso dalla strada viene rivoltato come un calzino e per volere di una famosa imprenditrice viene messo a capo di un progetto particolare.
Storia piacevole ma un tantino prevedibile, ha molte cose in comune con alcuni dei racconti di cui vi ho parlato in precedenza. Gli impianti eartificiali, la decadenza dell’uomo e le lotte intetsine sono tra questi. Storia senza dubbio gradevole ma che a mio parere poteva essere sviluppata meglio.

STELLA ROSSA, ORBITA D’INVERNO è uno dei due racconti scritti a 4 mani datato 1983. Gli autori Bruce Sterling e William Gibson sono tra i più famosi del movimento Cyberpunk e hanno ambientato questa storia su una stazione spaziale. Il protagonista il colonnello Korolev nonostante le sue menomazioni è un uomo intelligente e tenace. Dimostrerà il suo talento in poche pagine con risvolti interessanti ed un finale fortemente ironico.
Sinceramente non sono riuscita per nulla a capire dove iniziava Sterling e Gibson si siano dari il cambio durante la narrazione, molto probabilmente la loro intesa è così forte da fare fronte unico anche in fase di scrittura.

Pian pianino siamo arrivati anche all’ultimo racconto.
MOZART CON GLI OCCHIALI A SPECCHIO di Bruce Sterling e Lewis Shiner ci narra di viaggi nel tempo, argomento che non passa mai di moda. La storia è incalzante, le mescolanze tra antico e moderno sono predominanti e in tutto questo viene evidenziata anche la figura di Mozart che risulta essere un Gate People. Ma non solo, Maria Antonietta ci viene mostrata in tutta la sua lasciva bellezza, così come un irritato Thomas Jefferson litiga con il protagonista della storia.
Ammetto che inizialmente ero parecchio spaesata, ma una volta entrata nel vivo della narrazione seguire la logica eccentrica dei due autori è stata uno spasso.

Ed eccoci qui miei cari Lettori alla chiusura di questo lungo articolo, spero che le mie spiegazioni dei singoli racconti vi siano piaicute e soprattutto vi abbiano invogliati alla lettura. Io mi sono molto divertita a spaziare in maniera folle da una storia all’altra, toccando picchi di ansia, ironia, fantasia davvero elevati.

Vi do appuntamento a domani sul blog della Lettrice sulle nuvole con l’ultima recensione e vi ricordo di passare a leggere le recensioni finora pubblicate.

Chicca

4 Risposte a “Review Tour – Cyberpunk Antologia assoluta”

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