Scrivere è un mestiere pericoloso

Scrivere è un mestiere pericoloso
di Alice Basso

E’ tornata, Vani è tornata!!!
Quanto ho aspettato questo seguito miei cari Lettori, dal giorno in cui ho letto la parola fine de L’imprevedibile caso della scrittrice senza nome non vedevo l’ora di poter rincontrare Vani Sarca e tutto il suo seguito Commissario Berganza, Morgana, Riccardo ed anche Enrico e finalmente il giorno è arrivato, portando con se una sorpresa graditissima, l’invito in casa Editrice Garzanti ad incontrare di persona la creatrice di tale azzeccatissimo personaggio di carta: Alice Basso.
Nel caso siate curiosi qui trovate il resoconto del pomeriggio in sua compagnia, nel caso in cui lo aveste già letto ecco a voi la mia personalissima recensione di:

Basso Scrivere mestiere pericolosoDescrizione
La sua nuova sfida è creare un ricettario dalle memorie di un’anziana cuoca. Un’impresa ardua, quasi impossibile. Perché Vani non ha mai preso una padella in mano, e non le è chiarissimo il significato di parole come scalogno o topinambur. Ma inaspettatamente, mentre esegue l’incarico con il conforto morale di un gourmet come il commissario Berganza, una rivelazione cattura il suo interesse: la cuoca confessa un delitto. Un delitto che riguarda una delle famiglie più in vista di Torino, e che per la cronaca ha un altro colpevole. Berganza abbandona i fornelli per indagare, e adesso è lui ad aver bisogno di Vani, del suo dono che le permette di osservare le persone e scoprirne i segreti più nascosti. Eppure la strada che porta alla verità è lunga e tortuosa. A volte la vita assomiglia a un giallo, piena di falsi indizi: solo l’intuito di Vani può smascherarli.

Recensione
E’ passato poco meno di un anno da giorno in cui le nostre strade si sono incrociate e tornare ad immergermi nel mondo senza freni sulla lingua di Silvana Sarca detta Vani è un po’ come rientrare a casa dopo una giornata di lavoro. Fin dalle prime pagine ho trovato una donna molto compiaciuta di se stessa, questo perchè dopo la sua prima avventura il commissario Berganza è riuscito a farla diventare una consulente ufficiale della polizia e sebbene lei sia una donna che difficilmente mostra il suo lato emotivo questa volta il suo compiacimento è assolutamente palese – quanto ho apprezzato questa cosa non potete nemmeno immaginarlo!IMG_20160612_183836

Come dicevo, Vani è diventata si una consulente della polizia ma resta pur sempre una ghostwriter e tra i vari lavori che Enrico il suo capo le propina c’è quello di scrivere un libro di ricette. Ricette? Cucina? Riuscite ad immaginarvi Vani in grembiule nero che prepara un flan di zucchine? Bhe io no ma la cosa potrebbe essere davvero esilarante.
Però scrivere solo un libro sarebbe troppo facile per la nostra ragazza dark ed Enrico è molto più furbo di quel che si possa apparentemente pensare, perchè la donna che Vani dovrà incontrare e carpirne i segreti è Irma cuoca storica di casa Giay Marin, nota famiglia torinese che deve la sua fortuna a capi di vestiario di grande pregio ma che porta in un recente passato un delitto del quale Irma, durante il loro incontro, confessa di aver commesso. Peccato però che in prigione ci sia finito il fratello della vittima.

A Vani Irma piace, ed anche molto, in lei vede se stessa da vecchia, stesso spirito indomito e stessa lingua biforcuta, così decide di andare a fondo alla faccenda con l’aiuto di Berganza che oltre a rivelarsi un buon poliziotto mostrerà a noi lettori anche le sue abilità culinarie.

Lo stile Basso si riconferma ancora una volta vincente, il libro è godibilissimo dalla prima all’ultima parola. Vani è Vani non ha bisogno di ulteriori aggettivi e la storia che Alice ci racconta è ricca di episodi divertenti e allegri che deliziano il lettore come una cioccolata calda.

Non voglio snocciolare troppi fatti perchè lo Spoiler è in agguato, ma se come me amate Vani e tutta la sua cricca non potrete fare a meno di leggere, leggere e ancora leggere questa sua seconda avventura in attesa che la simpaticissima Alice Basso ci regali un nuovo capitolo tutto da gustare.

Buona lettura Chicca

2 Risposte a “Scrivere è un mestiere pericoloso”

    1. grazie! l’ho scelta assieme alle mie bambine (e temo che si noti) ma va bene così avevo bisogno di qualcosa che mi rilassasse. adesso siamo alla fase del nuovo carattere, vedremo.

      eh si Vani colpisce ancora e a quanto sembra la prima stesura del nuovo libro di Alice è quasi pronta. 🙂 possiamo gioire

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