Tempi duri per i romantici

Tempi duri per i romantici
di Tommaso Fusari

Bentrovati Lettori,
nuovo giorno e nuovo libro da recensire per me e per voi. E’ il turno di Tommaso Fusari e del suo Tempi duri per i romantici, un libro di cui ho sentito parlare benissimo e che mi ha fatta sentire una brutta persona perchè tutti a dire che hanno versato fiumi di lacrime ed io invece niente, nada, zero, nulla di nulla. Forse sto diventando insensibile 🙁

Descrizione
Stefano ha ventidue anni e una vita tranquilla. Simpatico, belloccio e con la battuta sempre pronta, divide il suo tempo tra le serate a Trastevere con gli amici, il lavoro che non ama particolarmente ma che gli permette di avere una casa tutta per sé, le polpette piene d’amore di mamma e la storia con Michela. Sembrerebbe andare tutto per il verso giusto eppure a Stefano qualcosa non torna. Non può fare a meno di sentirsi incompleto, fuori posto, fuori cuore. Stare con Michela gli ha fatto capire che “con una donna puoi ridere, mangiare, guardarci un film, scoparci tutta la notte, prenderci il caffè insieme e correre comunque il rischio di non amarla”. Perché l’amore vero è un’altra cosa. E sta da un’altra parte. Allora succede che ritrovare un dischetto di cartone con sopra disegnato un pettirosso dia uno strattone alla sua vita costringendolo a ripensare a quando, dieci anni prima, era poco più che un bambino. E a ricordare quegli occhi scuri e profondi, quelle lentiggini che diventavano una costellazione, quel modo goffo e particolarissimo di tirarsi da parte i capelli rosso fuoco. Da quel momento niente ha più senso se non andare a cercarla, ovunque sia, rischiando di perdere tutto pur di ritrovarla. Lei, Alice, il pezzo mancante, la ragazzina che ti guardava in un modo che non sai spiegare, in un modo che ti sentivi subito a casa. Perché, davvero, certe volte perdersi diventa l’occasione unica e imperdibile per ritrovarsi. Perché “si possono dimenticare episodi, eventi, parole, canzoni, ma mai le persone che ci hanno fatto del bene”.

Recensione
L’amore a 20 anni è fresco, puro e lotta contro tutto e tutti. Stefano il nostro protagonista ha una scintilla sopita dentro che non gli permette di vivere appieno le sue storie, come quella con Michela. Questo perchè il suo cuore è legato al passato, un passato fatto di biscotti, torte e notti trascorse a dividere il suo letto con una bambina dalla chioma rossa e mille lentiggini. Quei capelli fiammeggianti appartengono Alice piccolo uccellino in gabbia che è volato lontano e che ancora aspetta che quella vecchia promessa di una casa con la ringhiera rosa ed una scogliera sia mantenuta.

Tempi duri per i romantici? Forse. Fatto sta che Stefano romantico lo è davvero. E’ dolce, carino, simpatico e in tutto ciò che fa ci mette il massimo, per questo mi è piaciuto molto. Mi è piaciuto anche il modo in cui Fusari ha impostato il libro, semplice, lineare e coinvolgente.
Il fulcro della storia sono i rapporti umani, quelli con gli amici e la famiglia ed ovviamente anche quelli con il partner ed ho trovato tra le pagine del romanzo una scrittura in qualche modo poetica, soprattutto nelle considerazioni del protagonista nei confronti della ragazza amata.
Nota di merito va sicuramente al modo in cui l’autore ha descritto il gruppo di amici di Stefano che hanno il sapore di casa e di affetto.

Un libro che parla di buoni sentimenti che sicuramente è una piacevole lettura anche se come vi dicevo non ho versato lacrime, perchè forse avevo intuito dove Fusari volesse portare la storia e questo mi ha tolto un po’ il gusto della scoperta.

E voi lo avete letto? Vi è piaciuto?

Alla prossima
Chicca

PS
Un enorme grazie a Sabrina e lei sa perchè!

8 Risposte a “Tempi duri per i romantici”

  1. Eccomi!!! Ma figurati! 😉 Allora, questo libro ce l’ho in lista da un po’, ma ancora la scintilla della voglia di leggerlo non è scattata: forse perchè non amo i libri profondamente introspettivi, fatti più che altro di pensieri intimi e poca trama intorno e temo che questo un po’ lo sia. Non so se mi sbaglio.. Inoltre, mentre con i film e, soprattutto, i cartoni animati, io versi un sacco di lacrime, con i libri mi capita più difficilmente. Un saluto, Sabry

    1. ma in realtà di trama intorno ce n’è abbastanza però come ti dicevo l’aver immaginato l’epilogo mi ha lasciata più tiepida.

      io invece piang anche nei libri, però ecco dipende questa volta non è successo.

  2. L’ho finito ieri. Mi sono piaciuti tanto i personaggi di contorno, i genitori, Denise e tutti i locali e i piatti citati. Un bel libro, ma io sono veramente poco romantica.
    Ho pianto, ma mio malgrado. Avevo capito e non poteva finire diversamente, anche se la vita ci separa per motivi molto più banali.
    Un saluto da lea

  3. Ne sento parlare solo bene, eppure io che romantica non sono..ho un certo blocco nei confronti di questo romanzo. Dai, lo metto in lista, vediamo se riesce a farmi piangere (non sono romantica ma mi commuovo spesso e volentieri). Baci.

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