Tu leggi? Io scelgo! #29 – Il morso della vipera

Tu leggi? Io scelgo! #29 – Il morso della vipera

Bentrovati cari Lettori ,
nuova recensione legata alla rubrica Tu Leggi? Io scelgo! ideata da Rosaria e Chiara, rispettivamente blogger di Niente di Personale e La Lettrice sulle nuvole.
Per novembre l’estrazione ha voluto che potessi scegliere il libro del mese proprio da Rosaria e dopo una valutazione veloce, che vedeva papabili due titoli, ho deciso di leggere il romanzo di Alice Basso Il morso della vipera che avevo comprato appena uscito e poi era rimasto lì in attesa di essere letto.
Qui trovate la recensione del blog Niente di Personale mentre di seguito il calendario con le uscite del mese.

grafica a cura Niente di personale

Descrizione
Il suono metallico dei tasti risuona nella stanza. Seduta alla sua scrivania, Anita batte a macchina le storie della popolare rivista Saturnalia : racconti gialli americani, in cui detective dai lunghi cappotti, tra una sparatoria e l’altra, hanno sempre un bicchiere di whisky tra le mani. Nulla di più lontano dal suo mondo. Eppure le pagine di Hammett e Chandler, tradotte dall’affascinante scrittore Sebastiano Satta Ascona, le stanno facendo scoprire il potere delle parole. Anita ha sempre diffidato dei giornali e anche dei libri, che da anni ormai non fanno che compiacere il regime. Ma queste sono storie nuove, diverse, piene di verità. Se Anita si trova ora a fare la dattilografa la colpa è solo la sua. Perché poteva accettare la proposta del suo amato fidanzato Corrado, come avrebbe fatto qualsiasi altra giovane donna del 1935, invece di pronunciare quelle parole totalmente inaspettate: ti sposo ma voglio prima lavorare. E ora si trova con quella macchina da scrivere davanti in compagnia di racconti che però così male non sono, anzi, sembra quasi che le stiano insegnando qualcosa. Forse per questo, quando un’anziana donna viene arrestata perché afferma che un eroe di guerra è in realtà un assassino, Anita è l’unica a crederle. Ma come rendere giustizia a qualcuno in tempi in cui di giusto non c’è niente? Quelli non sono anni in cui dare spazio ad una visione obiettiva della realtà. Il fascismo è in piena espansione. Il cattivo non viene quasi mai sconfitto. Anita deve trovare tutto il coraggio che ha e l’intuizione che le hanno insegnato i suoi amici detective per indagare e scoprire quanto la letteratura possa fare per renderci liberi. Dopo aver creato Vani Sarca, l’autrice torna con una nuova protagonista: combattiva, tenace, acuta, sognatrice. Sullo sfondo di una Torino in cui si sentono i primi afflati del fascismo, una storia in cui i gialli non sono solo libri ma maestri di vita.

Recensione
Siamo nella Torino degli anni 30, quella che vede farsi largo l’ascesa di Mussolini, quella dove le donne erano relegate a ruoli minori, quella in cui la bella Anita Bo scopre che in fondo fare la dattilografa non è poi così male soprattutto se con consapevolezza e furbizia si da vita a qualcosa di nuovo, che cela verità nascoste agli occhi del popolo.
Location singolare, la redazione di Saturnalia, rivista che propone racconti gialli importati dalla grande America che vengono tradotti e distribuiti solo dopo l’approvazione del regime fascista.
Anita è giovane, è bella ed è soprattutto una ragazza con un temperamento deciso e molto all’avanguardia per il periodo, questo sicuramente grazie alle sue amicizie, Clara in primis, amica del cuore e dattilografa di livello decisamente superiore ad Anita nonchè amante dei gialli e con le idee chiare e poi Candida, la loro ex insegnante, fumatrice incallita e donna di grande intuito e intelligenza.

Il morso della vipera, al di la della storia che racconta, è un romanzo al femminile che ci mostra con acume e ironia cosa una ragazza come Anita doveva inventarsi per affermare la propria indipendenza, ci mostra aspetti del passato che forse alcuni di noi si sono scordati esistessero e ci da un quadro piuttosto preciso del periodo storico dell’Italia tutta.
Il modo in cui il personaggio principale si evolve nel corso della narrazione è notevole; se nelle prime pagine Anita appare frivola e a tratti superficiale, nel finale la guardiamo con occhi completamente nuovi, il suo modo di fare, la sua bellezza non stanno solo nel suo aspetto fisico bensì nel suo carattere temerario e lodevole che me l’hanno fatta amare incondizionatamente.

Ho ritrovato l’ironia della Basso che tanto mi aveva divertita nella serie dedicata a Vani Sarca, ho ritrovato la sua penna graffiante e ho apprezzato ogni riga, ogni dialogo, ogni battuta.
Degli uomini però vogliamo parlarne? Sì perchè è vero che le donne sono sicuramente il fulcro della storia ma Anita ha accanto una buona spalla maschile, un uomo che è combattuto, un uomo che crede nei valori sani della vita, un uomo che se sbaglia lo capisce e torna sui suoi passi lasciando campo libero proprio ad una donna a cui, diciamolo, non avrebbe mai dato credito soprattutto dopo un colloquio di lavoro pessimo. E invece.

Ho sempre paragonato Vani Sarca alla pizza, perchè una volta provata non puoi farne più a meno, per Anita invece mi è venuto in mente un paragone ben diverso, lei è decisamente un dolce al cucchiaio, sotto una bellissima veste si trova un cuore delizioso e che se scavato a fondo regalerà a chi lo gusta una sensazione di immenso piacere.

Chicca

16 Risposte a “Tu leggi? Io scelgo! #29 – Il morso della vipera”

  1. Se hai letto la mia recensione hai capito che non mi ha entusiasmato troppo ma sono sicura che Anita saprà farsi scoprire piano piano e mi regalerà alla fine tante soddisfazioni.

  2. Ho ADORATO questo libro. Anita ed anche Sebastiano! È vero che tutto sia concentrato su di lei e sul suo riuscitissimo personaggio, ma lui mi ha conquistato da subito!

  3. Bello e perfetto il paragone.
    Un ottimo primo libro, sono curiosa di leggere il prossimo.
    Mi sono piaciuti molto anche i personaggi secondari, super divertenti e ho trovato interessantissima tutta la parte che racconta la storia del giallo italiano vs americano.
    Ti auguro buone letture!

    1. come sai siamo molto in linea cn il pensiero su questo primo romanzo della serie. La Basso ha detto che se tutto va bene n primavera avremo il secondo. io non vedo l’ora!

  4. Alice Basso è una scrittrice che mi ha sempre incuriosita, ma di cui purtroppo non ho ancora letto niente. Grazie della tua bella recensione: credo che finalmente comprerò qualcosa di questa scrittrice!

  5. Approvo e quoto tantissimo i tuoi paragoni con Vani e la pizza e Anita e il dolce al cucchiaio 🙂 credo che siano davvero azzeccati. Per quanto mi riguarda, qualche dettaglio del libro non mi ha fatto impazzire, ma devo ammettere che nel complesso è davvero super la nostra Alice 🙂

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