Un giorno ci incontriamo

Un giorno ci incontriamo
di Paola Zannoner

Scuola finita, ci si rilassa, si programmano i compiti per le vacanze ed io da brava mamma leggo romanzi per ragazzi da proporre alle mie figlie.
Sulla scia del bellissimo libro L’ultimo faro di Paola Zannoner ho deciso di leggerne un altro della stessa autrice che parla di amicizie/amori nati sul web.
Come sarà andata?

Descrizione
Sara frequenta la scuola alberghiera, vive in un piccolo centro e ama i social network. Come molti suoi coetanei, affida alla rete le speranze, i sogni, ma anche le proprie insicurezze relazionali. Nonostante le webcam e skype diano agli amici una parvenza di realtà, “un giorno ci incontriamo” è il leitmotiv dei rapporti a distanza, che Sara fatica a concretizzare. Sulla fanpage di un romanzo fantasy che sta leggendo, Sara chatta con chi condivide quella stessa passione. È così che conosce Ivan. “Ci parliamo sempre, ormai ci conosciamo benissimo, e siamo innamorati!”, racconta entusiasta ai genitori esterrefatti. L’amore online rimane a lungo un amore virtuale. Finché un giorno qualcosa cambia. Una storia che rivela anche i lati oscuri dei social – i finti profili personali, il timore di adescamenti – ma che regala ai lettori un finale romantico.

Recensione
Sara e Ivan sono due adolescenti con una passione comune: i libri di una famosa autrice di fantasy. Si conoscono grazie ad una chat nata appunto per discutere dei personaggi e della storia che tanto amano ed iniziano così una conoscenza virtuale fatta di videochat quotidiane.
Si scoprono infatuati e decidono di incontrarsi, un giorno, anche se i rispettivi genitori non sono particolarmente felici della cosa.
Entrambi sono studenti, la ragazza è molto sicura di se e forse un po’ troppo viziata, il ragazzo invece è stato vittima di bullismo a scuola ed ha un linguaggio abbastanza forbito. Trovano l’una nell’altro una perfetta controparte con cui vivere la prima cotta adolescenziale.

Argomento quanto mai attuale, le chat sul web sono però solo una piccola parentesi di questo romanzo, che essendo davvero breve, purtroppo non riesce a centrare appieno l’obiettivo.
La scrittura è a tratti infantile, o forse ad esserlo sono proprio Ivan e Sara, quest’ultima per quanto mi riguarda mi è risultata un po’ indigesta per quel suo modo di comportarsi in generale.
La storia alterna inoltre alcuni episodi del libro che Ivan e Sara stanno leggendo, un po’ come ha fatto Rainbow Rowell in Fangirl, se mi passate il paragone. Ma se nel caso della signora “Arcobaleno” il romanzo essendo più corposo seguiva un filo abbastanza logico, in questo caso sembra solo un modo per abbellire, senza riuscirci, il tutto.

Credo che l’estrema leggerezza con cui è stato trattato l’argomento web sia la pecca maggiore e probabilmente avrei apprezzato di più il romanzo se non fosse stato incentrato tutto sul classico stile “E vissero felici e contenti”.

Mi dispiace ma stavolta non mi sento davvero di consigliarne la lettura.

Chicca

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