Angolo Vintage #16 – No one like us

Angolo Vintage #16 – No one like us

Incredibile a dirsi ma l’ultima volta che ho partecipato a questa rubrica era Aprile 2022. Ogni mese mi riprometto di leggere i libri che stazionano da tempo immane nella mia libreria e poi invece mi faccio prendere da altro quindi sono particolarmente felice di iniziare l’anno con la ripresa dell’Angolo Vintage, rubrica creata da Chiara che in molti hanno tentato di copiare e appropriarsene!

Comunque sia ecco il banner del mese con le partecipanti:

Ed ecco il libro che ho letto io:

Descrizione
Caroline Kent, è una ragazza con una vita normale ed un lavoro normale. Un giorno a causa di un malinteso, entra nella sua vita Victor J. Cameron.
Primogenito di una delle famiglie più potenti dell’alta finanza internazionale, Victor prende alle proprie dipendenze Caroline, con l’unico obiettivo di farla diventare amica della sua unica e minore sorella Melanie, in modo da controllare e influenzare le scelte della giovane attraverso la voce dell’amica.
Ma nei piani di Victor, non sono calcolate le varianti che porteranno Melanie e Caroline a diventare realmente amiche. Il senso di lealtà di quest’ultima nei confronti dell’amica, la porta a confessare lo scaltro piano del fratello e ad innescare una controvendetta da parte delle due, ai danni dello stesso
Victor.

Recensione
Non sarò di molte parole nel parlarvi di questo libro perchè purtroppo sono stata profondamente delusa e non me lo aspettavo davvero.
No one like us è il quarto volume di una serie che devo confessare di non aver letto e mi assumo tutto ciò che comporta, ovvero il non aver conosciuto prima i protagonisti e la vicenda in generale, se lo avessi fatto probabilmente non avrei dedicato il mio tempo ad una storia che ho trovato noiosa, poco coinvolgente e ripetitiva.

Ci sono rimasta malissimo perchè trovo che Naike Ror sia una brava scrittrice ma stavolta non sono proprio riuscita ad apprezzare il suo lavoro.
Fin da subito ho avuto un grande problema con il protagonista maschile Victor, un uomo arrogante, supponente che non guarda in faccia a nessuno pur di tenere la sua poltrona, o meglio trono, nel consiglio di amministrazione dell’azienda di famiglia. Tra lui e la ragazzetta che si sceglie come fidanzata non so chi è peggio, se lui che mi ha fatto accapponare la pelle con il suo modo di fare o lei che è una lagna al limite del sopportabile, tanto da oscurare quasi del tutto la protagonista femminile Carly che avrebbe potuto avere ai miei occhi una diversa immagine se i capitoli a lei dedicati non trattassero solo di acquisizioni finanziarie, riunioni del consiglio e telefonate con la sorella di Victor.

Insomma per oltre tre quarti del romanzo non succede nulla, solo un continuo ripetersi delle stesse cose. Carly che presiede alle riunioni, Victor che si incavola e le mette i bastoni tra le ruote per poi fuggire in Scozia e tornare dopo un giorno all’ovile.

Unico personaggio degno di nota è l’assistente di Victor, ecco lei dieci spanne sopra tutti.

Peccato davvero, ma ciò non toglie che leggerò ancora questa autrice.
Chicca

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