Da qualche parte al di là del mare

Buongiorno Cari Lettori,
per chiudere il mese in bellezza voglio parlarvi di un libro che è un po’ una coccola. Per chi ha amato La casa sul mare Celeste ne suggerisco ovviamente la lettura e se ancora non conoscete T.J. Klune rimediate subito!.

Descrizione
Arthur Parnassus vive una bella vita costruita sulle ceneri di una brutta vita. È il direttore di uno strano orfanotrofio su un’isola lontana e spera di diventare presto il padre adottivo di sei bambini magici che vi abitano. Nessuno di loro deve provare quel dolore che lui stesso ha provato da bambino. A fianco ha il suo grande amore, Linus Baker, ex assistente sociale del Dipartimento della Gioventù Magica; e ci sono Zoe Chapelwhite, spiritello dell’isola, e la sua fidanzata, la sindaca Helen Webb. Tutti loro faranno di tutto per proteggere i bambini e Arthur si trova a condurre una battaglia perché la sua famiglia, e tutte le persone magiche, abbiano finalmente il futuro che meritano. Ma le ombre del passato e l’arrivo di un altro bambino minano le sue certezze: la sua famiglia crescerà più forte che mai o cadrà a pezzi?

Recensione
Lo so benissimo che non avevamo bisogno di questo seguito, La casa sul mare celeste è un gioiellino che può tranquillamente essere letto tutto da solo ma nonostante ciò Da qualche parte al di là del mare a me è piaciuto tanto.
Ritroviamo il Klune più emozionante, quello che ci fa ridere e piangere contemporaneamente e ritroviamo i meravigliosi ragazzini che allietano la vita di Arthur Parnassus e Linus Baker.
Il romanzo ci riporta al cospetto del DIMAM che ha deciso nuovamente di mandare sull’isola di Marsyas un’ispettrice per valutare il lavoro di Arthur.

Contrariamente a Linus, la Signorina Marblemaw è forte del suo disprezzo nemmeno tanto velato per i nostri protagonisti, che tra uova lanciate sulla faccia, palle di pelo sputate sulle scarpe e ragazzini intelligenti che le tengono testa, cercherà di inficiare quanto di buono fatto da Linus e Arthur.

Il romanzo nonostante i capitoli molto lunghi è estremamente scorrevole, Lucy si riconferma il personaggio più adorabile, immaginare il piccolo Lucifero con un pigiamino puccioso è stato esilarante e tenero al tempo stesso.
La scrittura di Klune è coinvolgente così come i suoi personaggi. Ho riso tanto per le trovate geniali e mi sono commossa più di una volta dalle esternazioni sincere dei bambini.

Klune è molto bravo nel gestire queste dinamiche ma un piccolo appunto lo vorrei comunque fare; nel suo essere così legato alle tematiche lgbt spesso eccede nel verso opposto. Non tutti sono come la signorina ispettrice e sebbene lui spesso faccia dire ad Arthur che nessuno può capirli realmente non mi trova d’accordo. Io empatizzo molto e un po’ mi spiace sentire sempre questo risentimento sotterraneo anche se sono certa venga fatto in buona fede.

Per concludere come dicevo all’inizio di questo post consiglio la lettura di questo romanzo a chi come me ha amato La casa sul mare celeste e ha voglia di dolcezza.

Chicca

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