Gigli nel deserto

Gigli nel deserto
di Giuseppe Disconzi

Bentrovati Lettori,
oggi sono molto felice di recensire un libro che ho segnalato quache settimana fa e che mi è stato gentilmente donato dalla casa editrice Kimerik

Gigli nel deserto è un romanzo che tocca molto l’animo del lettore per via dei temi trattati che hanno a che fare principalmente con l’amore ma anche con l’amicizia, la comprensione, con il bene e con il male.
L’autore del libro è stato inoltre molto carino ad accettare di rispondere ad un po’ di domande sul suo lavoro, quindi cari Lettori vi suggerisco di tuffarvi subito nella recensione e nell’interessante intervista che la segue a ruota.

Gigli nel deserto

Descrizione
John ha quasi diciassette anni e la vita da nomade, in viaggio per tutta l’America insieme alla madre, non fa più per lui. Vuole mettere radici e vivere come qualunque altro ragazzo della sua età. Il destino, però, lo porterà a Sunsetlake dove, oltre all’amore per la bella Lilith, scoprirà la verità sulla morte del padre e il suo continuo peregrinare, il reale motivo per cui è nato e l’origine dei sui suoi antenati. Un compito non facile, una lotta senza esclusione di colpi fra il bene e il male, che gli permetterà di oltrepassare i limiti e di conoscere la distruzione delle umane certezze.

Recensione
Essere adolescenti non sempre è facile, ma essere un adolescente nomade lo è ancor di più. Lo sa bene John che si trova costantemente a viaggiare con sua madre per tutta l’America fin da quando era bambino. Lei è sempre stata evasiva sul perchè di tanti spostamenti, così come lo è stata su tutto ciò che riguarda la vita di John la cui storia si perde nel passato e si intreccia ad una eterna lotta tra bene e male.

Così per proteggere se stesso il nostro giovane protagonista cerca di non affezionarsi troppo alle persone che conosce durante il suo peregrinare, fino al giorno in cui giunge a Sunsetlake.
John viene accolto dai suoi coetanei calorosamente ed è un attimo per lui stringere amicizia con Alex ed il suo chiassoso gruppetto. Si sente accettato ed entra subito in sintonia con tutti loro … e poi c’è Lilith la bella e misteriosa ragazza dai capelli corvini che gli fa provare emozioni contrastanti, emozioni che nascondono eventi epici che cambieranno il corso della storia dell’umanità.

Ammetto di essere stata totalmente spiazzata da questo romanzo, perchè l’inizio è completamente diverso da come lo avevo immaginato, Disconzi è stato infatti molto bravo a creare un’introduzione che pian piano mi ha portata a comprendere le scelte fatte dalla madre di John.
La scrittura è molto piacevole, la trama ha una buona presa sul lettore poichè riesce a mescolare eventi naturali e soprannaturali in maniera garbata, inoltre i capitoli alternano i punti di vista di diversi personaggi rendendo la lettura più interessante.petalo-e-foglia-giglio
I protagonisti sono ben caratterizzati così come le  dinamiche sociali nelle quali si trova a vivere John, ho inoltre apprezzato che la storia fosse narrata in un arco temporale abbastanza ampio senza i solito “colpi di fulmine” che spesso risultano eccessivamente scontati.

Voto positivo per Gigli nel deserto anche se, permettendomi un piccolo appunto, avrei preferito trovare un pizzico di spensieratezza in più nel gruppetto di adolescenti di Sunsetlake.

Ed ora cari Lettori ecco una breve intervista all’autore:

Buongiorno Giuseppe,
benvenuto su Librintavola e grazie mille per la tua disponibilità.
Ho avuto il piacere di leggere Gigli nel deserto e ad ogni pagina moltissime domande affollavano la mia mente quindi chi meglio te può aiutarmi a soddisfare qualche curiosità?

Innanzitutto ti ringrazio del tempo che mi dedichi! Disponibilissimo!

Partiamo dal titolo perchè hai scelto il Giglio come fiore simbolo? Premetto che la scelta l’ho trovata molto appropriata con l’evolversi della storia, ma vorrei comunque conoscere le tue motivazioni.

Un fiore bellissimo e per me simbolo di purezza: come lo sono del resto i due protagonisti, nella loro età e nei loro sentimenti messi a dura prova da un desolato deserto che cerca di inghiottirli tra le sue spire. Ostacoli e difficoltà che solo grazie alla loro tenacia sembrano in grado (forse) di superare.

Come mai hai deciso di chiamare il protagonista maschile John Storm? Capisco il perchè di Lilith ma mi sfugge l’altra tua scelta.

Beh, non è così scontata nemmeno la scelta di Lilith! Probabilmente, anzi sicuramente, in un passato (remoto) devo aver letto di qualcosa o di qualcuno con questo nome. Ma quando ho deciso di chiamare la protagonista femminile così ignoravo completamente le implicazioni storiche e mitologiche di questo nome. Per tornare a John, invece, cercavo un nome da dare a un sedicenne che lo facesse apparire già uomo, con un destino a cui adempiere. Mi è piaciuta subito l’idea, associato inoltre al cognome Storm: tempesta; è ciò che deve affrontare il ragazzo, oltre che nella vita anche nei sentimenti.

Sarah e John sono viaggiatori ed hanno girato in lungo e in largo l’America loro paese natio, come mai hai deciso di ambientare le loro vicende lì e non in Europa?

Già una parte della storia, l’inizio di tutto, nasce non proprio in Europa ma molto vicino: Egitto. Per poi continuare in Armenia. Ho voluto staccare completamente l’ambientazione e renderla globale coinvolgendo anche il Tibet, per descrivere che il male non ha confini.

Per creare i caratteri dei personaggi a chi ti sei ispirato? E a chi tra tutti loro ti sei affezionato particolarmente? Per quanto mi riguarda posso dirti senza alcuna esitazione che John è di certo il mio preferito!

E’ una domanda che meriterebbe una riflessione e una risposta molto dettagliata. Brevemente ti dico che non mi sono ispirato a nessuno per cercare, in un argomento ( demoni-vampiri-lotta tra bene e male) scritto e riscritto, di dare un tocco di originalità al mio romanzo e spero di esserci riuscito !
Beh, a chi se non altro per l’età!!! 

Quale parte del romanzo – senza fare spoiler – ti ha creato più problemi in fase di scrittura?

L’ho riscritto completamente 4 volte! Non c’è un momento che mi ha creato particolari problemi rispetto ad un altro, però diciamo che far combaciare tutti i salti storico-temporali ha avuto una mia particolare attenzione.

Hai in lavorazione un nuovo romanzo? Nel qual caso ci puoi anticipare qualche dettaglio?

Ho in lavorazione un secondo capitolo della saga Lilith-John, anche perchè sono stato velatamente minacciato se non finisco la storia: ti posso solo anticipare che i due protagonisti devono ancora superare difficoltà uniche ed un male oscuro che si manifesterà sotto nuove forme. Il cammino per i due è ancora lungo ed il loro amore verrà messo a dura prova: ce la faranno contro tutto e tutti?
Grazie ancora e arrivederci…..

Grazie ancora Giuseppe per aver accettato di prendere parte a questa piccola intervista, spero di non essere stata troppo invadente con le mie curiosità e ti aspetto in futuro con un nuovo libro da condividere con noi lettori.

Chicca

4 Risposte a “Gigli nel deserto”

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