Ci provo con #19 – Il club dei delitti del giovedì

Ci provo con #19 – Il club dei delitti del giovedì

Cari Lettori
bentrovati, con la rubrica Ci provo con, ideata da La Lettrice sulle nuvole e che ci permette di scoprire nuovi autori e recensirli il giorno 28 di ogni mese.
Insieme a me ci saranno …

Grafica a cura Le mie ossessioni librose

Il romanzo di cui vi parlerò oggi lo avevo adocchiato mesi fa e finalmente sono riuscito a recuperarlo in biblioteca, è il primo di una serie di cui in Italia sono stati pubblicati solo i primi due.

Il club dei delitti del giovedì
di Richard Osman
Descrizione
Kent, Gran Bretagna. In una tranquilla e lussuosa casa di riposo quattro improbabili amici si incontrano una volta alla settimana per indagare sui casi di omicidi irrisolti.
Elizabeth, Joyce, Ibrahim e Ron, tra calici di vino e torte alla vodka, studiano i fascicoli della polizia segretamente acquisiti dalla leader indiscussa del gruppo, Elizabeth.
Ma quando un brutale omicidio ha luogo proprio sulla loro soglia di casa, “Il club dei delitti del giovedì” si ritrova nel bel mezzo del primo caso in diretta. I quattro protagonisti saranno pure degli ottantenni, tuttavia hanno ancora qualche asso nella manica. Sono persone vivaci, straordinariamente agili ed energiche, decise a esercitare la loro notevole elasticità mentale nella ricerca di un assassino a piede libero. Per trovarlo si immedesimeranno nel personaggio dell’anziano curioso e vagamente ingenuo, così da raccogliere informazioni e inserirsi nelle indagini ufficiali con stratagemmi sorprendenti, che superano spesso il confine della legalità.

Richard Osman rompe gli schemi della narrativa poliziesca, dipanando un racconto pieno di suspence ma incredibilmente divertente, e il collegamento tra gli intrepidi investigatori e la polizia, che potrebbe sembrare ardito, funziona magnificamente.
L’arguzia secca e l’umorismo britannico danno a questo romanzo un sapore particolare e i suoi personaggi simpatici e accattivanti ci catturano sin dall’inizio. Un esordio insolito e coinvolgente.

Recensione
Se dovessi descrivere questo romanzo con due sole parole direi che è VERY BRITISH, nel senso che fin dalle prime pagine quello che mi ha colpito è stato lo stile perfettamente inglese dell’autore che narra una storia fatta di poliziotti, persone morte e una cricca di vecchietti davvero arzilli, in maniera pacata, delicata e molto tranquilla.
Infatti nonostante la miriade di avvenimenti sembra che la narrazione scorra al rallentatore, come se il lettore fosse seduto ad un tavolino a sorseggiare un buon tè e sgranocchiare pasticcini.

Tutto ruota attorno ad una lussuosa residenza per anziani, dove Elizabeth, Joyce, Ron ed Ibrahim trascorrono le loro giornate in modo piuttosto pittoresco, con tanto di incontri al giovedì per parlare di delitti.
Ed è proprio una serie di assassinii che li vedranno coinvolti nelle indagini della polizia locale alla quale daranno un grande aiuto.

Idea di base buona anche se il nostro italianissimo Malvaldi è una spanna sopra con i suoi vecchietti del bar Lume, Osman nel complesso si difende bene anche se come dicevo la lettura risulta in alcuni punti un filino piatta, forse perchè l’autore non entra mai nei particolari e lascia troppe cose a galleggiare sulla superficie.
Il romanzo inizialmente mi era sembrato confusionario perchè i capitoli si alternano tra la terza persona generale a quelli in prima persona raccontati da Joyce sotto forma di diario, interessante come approccio ma prima di entrare nel fulcro della storia e nelle modalità di scrittura ci ho messo un pochino.

Molti sono i personaggi che si avvicendano attorno ai quattro ospiti della residenza che devo dire mi sono piaciuti tutti perchè ognuno di loro ha qualche particolarità che lo contraddistingue. Carina la parte gialla del romanzo e ben strutturata anche se a poco più della metà del libro avevo le idee chiare su chi potesse essere l’assassino.

Un romanzo piacevole da leggere ma che avrei preferito regalasse qualche brivido in più.
Volete sapere se leggerò il secondo volume? Sicuramente si, sono molto curiosa di vedere cosa si inventerà l’autore per questi quattro improbabili detective!

Chicca

7 Risposte a “Ci provo con #19 – Il club dei delitti del giovedì”

  1. Nonostante le piccole pecche che hai riscontrato secondo me potrebbe essere una lettura leggera, interessante e anche divertente! Di solito i libri con protagonisti anziani mi piacciono sempre molto.
    Lo segno in wish list con riserva visto che al momento è una serie interrotta

  2. Avevo iniziato questo romanzo e per i motivi da te accennati, l’ho abbandonato. Purtroppo quando un libro non mi incuriosisce almeno un pochino (anche solo quanto basta s raggiungere la metá), non riesco a continuarlo! Dalla tua recensione credo di aver fatto bene: amo i libri gialli, thriller e horror che sia coinvolgenti, adrenalinici e che mettano i brividi.

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