Il Collegio

Il Collegio
di Tana French

Per il secondo mese in compagnia del Gruppo di Lettura L’assassino è il maggiordomo, organizzato da La biblioteca dei desideri abbiamo scelto il romanzo di Tana French il Collegio un libro corposo che devo dire si legge davvero con facilità.
Oggi oltre alla mia trovete anche le recensioni delle mie colleghe Blogger.

grafica by La biblioteca dei desideri

Descrizione
Il detective Stephen Moran lavora ai Casi Freddi con un unico obiettivo, entrare a far parte della Omicidi della polizia di Dublino. Quello che gli serve è soltanto un’occasione e quando Holly Mackey si presenta nel suo ufficio, sembra che quel momento sia arrivato. Holly ha nuove informazioni sul caso di un ragazzo trovato ucciso l’anno prima nel collegio piú prestigioso d’Irlanda. L’indagine, subito riaperta, viene affidata a Moran e Conway, una collega tutt’altro che facile da gestire. Gli indizi portano alla scuola di Holly, alla vita segreta delle ragazze. Ben presto, Moran si troverà invischiato in una rete di gelosie, violenze e misteri.

Recensione
Iniziare a leggere un nuovo autore è un po’ come buttarsi in una impresa di cui non si saprà l’esito fino alla fine. Non sai cosa aspettarti, non sai se ti piacerà il suo stile, non sai se i personaggi creati saranno di tuo gusto.
Per noi lettori questo è sicuramente uno di quei momenti in cui ci si sente coraggiosi perchè spesso è una sfida dai risvolti non sempre positivi.
Ero un po’ preoccupata a dir la verità, perchè come dicevo prima, il romanzo è abbastanza corposo e la paura di non trovare gradimento durante la lettura era tanta, ma per fortuna Tana French si è rivelata un’autrice di talento che ha saputo costruire una storia intricata ma con personaggi molto particolari.

immagine dal web

Tutto ruota attorno all’omicidio di un ragazzino, avvenuto un anno prima e di cui non è mai stato trovato il colpevole. Un biglietto anonimo però permette di ritornare sul luogo del delitto per cominciare a scavare più a fondo nelle dinamiche sociali di un gruppo di studentesse che frequentano il rinomato collegio di St. Kilda.
Il detective incaricato delle indagini Antoinette Conway si trova ad essere affiancata da un collega di un’altra divisione Stephen Moran che in passato aveva conosciuto, nel corso di un’altra indagine Holly, la ragazza che ha trovato e consegnato il biglietto alla polizia.
In un alternarsi tra presente e passato, la French ci porta nel cuore di St Kilda mostrandoci le fragilità, le paure, l’ipocrisia e anche la cattiveria di 8 fanciulle a cavallo tra l’adolescenza e l’età adulta, e pian piano ricostruisce tutto ciò che è accaduto in quell’ultimo anno e mezzo.
Lo fa con estrema precisione, cura dei dettagli e tanta parte emozionale.

immagine dal web

Il romanzo scorre che è un piacere, nonostante in apparenza non accadano episodi da colpi di scena che generalmente danno velocità alla storia. Sono rimasta sorpresa, non credevo che sarebbe stato possibile perchè solitamente nei romanzi di questo tipo, senza momenti critici coinvolgenti faccio fatica ad andare avanti, invece stavolta, forse proprio per via dell’alternarsi dei due tempi, tutto è scorrevole e intrigante.

Moran è il personaggio che più mi ha colpita, è determinato ma al contempo dubita spesso di se stesso ed ha ampio margine di crescita a differenza della Conway, che è una persona antipatica che non fa nulla per nasconderlo. Bella la caratterizzazione delle otto adolescenti, ma detto tra noi se io alla loro età avessi conosciute tipe così me la sarei fatta sotto!
Un finale dolceamaro chiude una storia notevole che consiglio a chi ama i libri in cui bisogna scavare a fondo nell’animo delle persone.

Per Luglio ci sarà un nuovo libro da leggere e tempo libero permettendo spero di ripetere nuovamente l’esperienza.

Chicca

6 Risposte a “Il Collegio”

  1. Anche a me è piaciuto Moran e la descrizione delle ragazze durante i colloqui.
    Ho trovato la seconda parte meno scorrevole forse perché intuitivo il movente e la colpevole sono rimasta delusa.
    L’autrice, però, come scrivi tu è brava a costruire la trama con i tanti personaggi.

  2. Il finale è quello che mi è piaciuto più di tutto, lo trovo molto fiabesco e poco realistico però. Comunque c’è sempre di mezzo un omicidio senza un movente veritiero. L’autrice mi è piaciuta molto nella descrizione degli interrogatori e in quelle delle ragazze, a parte per l’inizio che ho trovato davvero lento.

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