Il morso del ramarro

Il morso del ramarro
di Valeria Corciolani

Ho scritto e riscritto l’introduzione a questo post, almeno 7 volte, ma niente, ogni volta c’era qualcosa che stonava, una frase, una parola, un verbo, un vero disastro insomma. Poi mi sono fermata un attimo ed ho capito il perchè, perchè tutto ciò che mi veniva in mente non era all’altezza del romanzo di cui vi parlerò a breve, che ho adorato dalla prima all’ultima riga e per il quale ringrazierò a vita Chiara per avermi spinta a leggere questa autrice, per me, finora sconosciuta.

Descrizione
Tre ricchi rampolli annoiati che scelgono il furto d’appartamento per dare un guizzo d’adrenalina alle loro giornate vuote. Un professore raffinato e burbero, un farmacista latin lover, un capitano in pensione e un vispo pescatore decisi a portare a termine la loro impresa in barba all’età. Una badante peruviana che non sa più quale sia su casa. Un giovane medico del pronto soccorso alle prese con un inquietante mistero. Una mamma single alle prese con ex marito fedifrago, suocera complice, zia anziana, nuovi amori, figlia adolescente e due gemellini terribili.Persone diverse, ma con una cosa, anzi un luogo, in comune: la palazzina liberty in cui vivono, in una cittadina di mare. Lì prendono vita e si snodano le loro storie, i personaggi si annodano, i sentimenti si chiariscono e ci accompagnano con gustosa ironia alla soluzione dell’enigma. Che era partito da un semplice ciondolo. A forma di ramarro.

Recensione
Profumo di mare, sole, voci in sottofondo. Una palazzina liberty, tre ragazzini ricchi annoiati, famiglie divise che gravitano nella stessa orbita, un dottore dolce e gentile, uomini d’età avanzata che potrebbero incarnare i quattro cavalieri dell’apocalisse, il tutto sotto gli occhi curiosi di Chiavari che bevenolmente li guarda, li accudisce e qualche volta tira loro le orecchie.

Il romanzo di Valeria Corciolani è un caleidoscopio di colori e vita, tantissimi sono i personaggi che prendono parte a questa commedia un po’ gialla un po’ conviviale ma tutti lo fanno ritagliandosi un angolino di notorietà nel bene e nel male. La storia racconta che tre ragazzi della liguria bene si danno ai furti ma qualcosa va storto e chi ci rimette la salute è una dolcissima peruviana di nome Marisol a cui il professor Giovanni, uomo costretto sulla sedia a rotelle ma dall’acume fine, intelligente e amante dell’arte, vuole un bene immenso. Il professore ha però accanto a se tre amici che ne sanno una più del diavolo e che ben presto scoprono gli artefici del furto infausto e mettono in atto un piano dai risvolti sorprendenti.

Quanto ho amato questi quattro uomini d’altri tempi, galanti e gentili sono il fulcro della storia, ma come dicevo non sono i soli, perchè insieme alle vicende che in qualche modo Giovanni, Gritta, Dandy e Fran scolpiscono tra le pagine, ci sono donne di carattere che mi hanno resa parte della loro vita.
C’è Virginia, che tira su quasi da sola un’adolescente caparbia e forte, due monelli che nemmeno ve lo dico, e una vecchina che senza lei sarebbe persa. Ed è proprio Virginia l’altro cardine di questa storia che come una calamita attira benevolenza e affetto, è una donna forte, che ha sofferto ma che ogni giorno cerca di dare il massimo. Un personaggio magnifico che dà luce alla storia e me l’ha resa in qualche modo amica.

La Corciolani ha uno stile che incolla alle pagine, il saltare da un personaggio all’altro, da una vicenda all’altra avviene in maniera così ben fatta che non si sente quasi il distacco, ogni capitolo è legato al precedente grazie a parole, gesti e pensieri. La mia paura più grande era di non riuscire a districarmi tra tutti quei nomi, e quei legami che invece si sono rivelati facilissimi da seguire e inacastrare, questo perchè l’autrice è stata bravissima a rendere tutti protagonisti in modo da restare impressi nella mia mente in maniera netta e precisa.

Sono davvero felice di essermi accaparrata questo romanzo, in questo modo ho scoperto una donna che ha dalla sua un talento enorme, un modo di scrivere accattivamente, discreto e ironico e cosa ancora più importante ha molti libri all’attivo che spero fermamente di leggere al più presto.
Com’è che si dice? Ah si “Buona la prima”!

Chicca

8 Risposte a “Il morso del ramarro”

  1. E vedrai quando leggi gli altri romanzi. Alma, altra protagonista, sembra la tua amica, la tua vicina di casa. È veramente brava la nostra autrice, la leggerei in continuazione!!!

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