Mazzo e rubamazzo

Mazzo e Rubamazzo
di Roberto Centazzo

Chi dice che andare in pensione sia noioso? Di certo non i tre protagonisti di oggi, che dei pensionati non hanno davvero nulla. Con Mazzo e rubamazzo siamo arrivati alla quarta avventura della Squadra speciale minestrina in brodo, che volume dopo volume ci regale storie attuali e ricche di umanità.

Descrizione
Per un tragico errore della Prefettura, i bonifici della meritata pensione di Ferruccio Pammattone, Eugenio Mignogna e Luc Santoro, alias Semolino, Kukident e Maalox, sono saltati, scaraventando i tre ex poliziotti in un mondo a loro sconosciuto, quello di chi si arrabatta per mettere insieme il pranzo con la cena. La temporanea indigenza, però, permette loro di guardare con occhio più comprensivo certi «stratagemmi» per tirare a campare, che nella «pancia» più povera di Genova pare siano all’ordine del giorno. Negli ultimi tempi, poi, in quei quartieri dai fragili equilibri sociali si notano strani movimenti di speculatori, costruttori, uomini d’affari ed esponenti politici. I nostri tre eroi vengono così a conoscenza, per caso, di uno squallido piano dei famigerati «poteri forti» per appropriarsi di un pezzo significativo del centro storico. Tra l’altro, chi ha provato a denunciarli ci ha rimesso la vita…

Sembra uno scontro impari, una partita persa in partenza: tre poliziotti in pensione contro una banda di giganti ricchi e potenti. Ma Semolino, Kukident e Maalox non si arrenderanno e sapranno mettere in campo vecchie esperienze e nuove competenze per riscattare quella fetta di popolazione senza voce.

Recensione
Leggere romanzi “seriali” rende, dopo qualche tempo, i protagonisti un po’ parte della tua vita, impari a conoscere i loro punti di forza e le loro debolezze, i loro talenti e le loro imperfezioni. I protagonisti dei romanzi di Roberto Centazzo non fanno eccezione, dopo 4 volumi a loro dedicati posso considerarli come di famiglia perchè oltre a conquistarmi in maniera diversa e con sempre più simpatia, questa volta credo si siano davvero superati.
Mazzo e rubamazzo parte dal finale; c’è un banditore d’asta napoletano che cerca di vendere un quadro, tra il pubblico ci sono personaggi alquanto equiovoci. Cosa sarà successo? In cosa sono coinvolti Pammattone, Mignogna e Santoro?
Per saperlo bisogna tornare indietro nel tempo, avvolgendo un invisibile nastro di quelli in stile anni 80 e vivere una prima disavventura che colpisce i tre pensionati, che a causa di un errore informatico si ritrovano senza pensione e costretti a reinventarsi un mestiere.
Questo li porta a sperimentare concretamente le medesime difficoltà che molti altri vivono in prima persona, trovandosi ancora una volta dinanzi ad una realtà difficile fatta di problemi quotidiani, dolore e perdita.

In perfetto stile Centazzo, il romanzo scorre che è un piacere, capitoli brevi e veloci sono tra i suoi punti di forza assieme ad una trama estremamente attuale. Roberto è da lode per tanti motivi, non solo i suoi personaggi si sono evoluti in maniera incredibile ma la storia stessa è un concentrato di realtà che fa pensare e discutere lasciando al lettore un restrogusto amaro. Si parla di razzismo, di furti e di problemi lavorativi, si parla di giustizia e di poteri forti, il tutto in un mix che si incastra perfettamente, il tutto riuscendo ad incrociare vite comuni che nella loro semplicità sono affascinanti.

Non manca l’ironia, Kukident, Semolino e Maalox ne hanno da vendere, ma non solo loro, perchè nuovamente i comprimari della storia hanno un ruolo di punta nella riuscita del romanzo e ognuno di loro meriterebbe una menzione speciale.
Posso tranquillamente affermare che di tutti i libri che compongono la serie questo è di certo migliore.

Good job!
Chicca

2 Risposte a “Mazzo e rubamazzo”

  1. Pensa che il primo della serie non mi era piaciuto molto, poi però andando avanti mi sono innamorata di questi tre pensionati. Non vedo l’ora di leggere il quarto.

    1. concordo con te, anche a me il primo non aveva entusiasmato ma ho continuato comunque la lettura ed è stato un bene. questo è davvero il migliore dei 4

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