Squadra speciale minestrina in brodo

Buongiorno Lettori cari e tanti auguri a tutte le mamme!!!
Felice festa della mamma a voi (e a me!)
Vista l’occasione, quest’oggi avrei voluto proporvi una recensione che sprizzasse gioia e gaudio ma purtroppo la lettura del libro di cui sto per parlarvi si è rivelata meno piacevole del previsto, peccato perchè gli ingredienti di un piatto gustoso c’erano tutti e invece il cuoco non si è rivelato all’altezza delle aspettative.
Capita cosa volete farci, non è la prima volta e di certo non sarà l’ultima. Ma voglio raccontarvi per bene cosa non mi ha soddisfatta, pronti?

Squadra speciale minestrina in brodo
di Roberto Centazzo

squadra_speciale_minestrina_in_brodoDescrizione
Ferruccio Pammattone, ex sostituto commissario e vice dirigente alla Squadra mobile, Eugenio Mignogna, ex
sovrintendente alla Scientifica, Luc (e non Luca per un errore dell’impiegato all’anagrafe) Santoro, ex assistente capo all’Immigrazione, hanno molte cose in comune: sono amici da una vita, si sono arruolati insieme nel lontano 1975 e sono stati appena congedati per raggiunti limiti d’età. Ma alla pensione non possono e non vogliono abituarsi. Si annoiano. Così, mentre chiacchierano sul lungomare di Genova, pensano che potrebbero rimettersi subito in azione, per dedicarsi finalmente a tutti quei casi che, per un motivo o per l’altro, non hanno mai potuto affrontare quando erano in servizio. Adesso, finalmente, non devono rendere conto a nessuno, soltanto alla loro coscienza che li spinge a indagare, al loro stomaco che s’infiamma alla vista di un wurstel e alla loro prostata che reclama una sosta. Ferruccio Pammattone nome in codice Semolino (se mangia pesante si riempie di macchie rosse ed è costretto a una dieta durissima), Eugenio Mignogna nome in codice Kukident (per festeggiare la pensione si è regalato una smagliante dentiera) e Luc Santoro nome in codice Maalox (soffre di atroci bruciori di stomaco) diventano la “Squadra speciale Minestrina in brodo”.

Recensione
C’era una volta un titolo accattivante, c’era una volta anche una trama interessante e poi c’è la delusione, quella che è sopraggiunta dopo aver letto il libro di Roberto Centazzo. Armata di tanta aspettativa mi sono tuffata tra le pagine di Squadra speciale Minestrina in brodo sperando di conoscere tre personaggi che avrebbero fatto breccia nel mio cuore con fascino e ironia, ma ahimè così non è stato.

E’ estate, fa caldo e i tre neo-pensionati Ferruccio “Semolino” Pammattone, Eugenio “Kukident” Mignogna e Luc “Maalox” Santoro si annoiano. Sono abituati all’azione loro, a vivere investigando e non sanno come trascorrere le lunghe giornate estive, così pensano bene di mettere mano ai casi irrisolti che Ferruccio Pammattone tiene ancora nell’armando del suo vecchio ufficio.

Non più vincolati alle regole da caserma i tre iniziano così ad investigare per conto loro sulla morte di un giovane immigrato che tempo prima proprio Pammattone aveva conosciuto durante una retata.
Semolino era rimasto colpito dalle parole del ragazzo che gli aveva instillato dei forti dubbi su personaggi di spicco della Genova pubblica. Così in un alternarsi di episodi passati e presenti i tre si addentrano in uno scottante traffico di soldi.

So che sembra tutto molto bello raccontato così, che Semolino, Maalox e Kukident sono soprannomi divertentissimi, ma credetemi nonostante ci abbia provato non sono riuscita ad amare nessuno di loro, forse ero io che mi aspettavo qualcosa di diverso e per questo ne sono rimasta delusa. Però di quella ironia che speravo di trovare non ce n’è traccia, i tre uomini non hanno fatto breccia nel mio cuore e le poche battute presenti nel romanzo mi sono sembrate forzate e prive di verve. Inoltre continui salti temporali mi hanno solo confusa e nel complesso la storia si è rivelata poco interessante.

A questa minestrina purtroppo manca un po’ di sale!

Alla prossima
Chicca

8 Risposte a “Squadra speciale minestrina in brodo”

  1. Buona festa della mamma!
    Mi spiace che il libro si sia rivelato così insipido! Spero comunque di riuscire a leggerlo, ma magari abbasserò un po’ le aspettative.
    Spero che le tue prossime letture siano migliori 🙂

  2. Un vero peccato! Ho comprato anche io questo libro attratta dalla trama, infatti lo trovi nel mio ultimo post sui nuovi acquisti. Non so ancora quando lo leggerò visto l’andamento poco entusiasmante delle mie ultime letture, ma spero di riuscire ad apprezzarlo comunque.

    1. ciao Isa, io spero che tu abbia la fortuna di apprezzarlo più di me. Forse mi aspettavo qualcosa di diverso e così sono rimasta delusa. Fammi sapere poi quando lo leggerai, sono molto curiosa.
      Chicca

  3. Ho acquistato il libro attratta dal titolo insolito, lo leggerò tra un po’. Mi dispiace vedere che questa lettura non ti ha convinta, le delusioni sono sempre in agguato 🙂

    1. eh già cara Aquila confermo le delusioni libresche sono dietro l’angolo! terrò d’oggio il tuo blog per vedere poi il tuo responso in merito!ciao
      Chicca

  4. A me (e non soltanto a me, in quanto il libro è stato in classifica per diversi mesi) il libro è piaciuto moltissimo. è una commedia divertente e ironica, molto ben scritto, uno dei libri migliori che ho letto quest’anno. Poi ho scoperto anche gli altri libri di Centazzo e mi sono accorta che se, vuole, le indagini le sa descrivere per filo e per segno, visto il lavoro che ha svolto (è stato per anni un poliziotto) ma in questo romanzo ha voluto, secondo me giustamente, glissare, lo scopo era un altro far capire che quando si è stati poliziotti lo si resta per sempre. Bravo Centazzo. Aspetto il prossimo. Anna de Lucia

    1. ciao Anna,
      grazie per il tuo commento e benvenuta. E’ sempre bello leggere i pareri degli utenti, soprattutto se diversi dai miei. come avrai notato dalla mia recensione da questo libro mi aspettavo di più.
      non mi ha entusiasmato, ma mai dire mai , in futuro forse mi riavvicinerò a questo autore.
      a presto
      Chicca

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