Il rumore delle cose che iniziano

Il rumore delle cose che iniziano
di Evita Greco

Buongiorno Lettori,
manca poco alle mie agognate vacanze quindi per qualche settimana il blog non sarà attivo, ho bisogno di ricaricare le batterie per poter tornare più in forma rispetto al mio stato attuale.
Prima di chiudere per ferie però, vi lascio la recensione di un romanzo che ha riscosso tanto successo e che ero da tempo tentata di leggere. Cosa dite mi sarà piaciuto?

Descrizione
Cosa faresti se la tua bambina avesse paura di andare a scuola? Cosa le diresti per convincerla a farsi coraggio? Per la sua nipotina Ada, Teresa inventa un gioco: ogni volta che una cosa bella sembra finire, bisogna aguzzare le orecchie e prestare attenzione ai rumori. Solo così si possono riconoscere quelli delle cose che iniziano. Alcuni sono semplici e hanno dentro una magia speciale: un’orchestra che accorda gli strumenti, il vento in primavera, il tintinnio delle tazze riempite di caffè… Ma nella vita non sempre sappiamo riconoscere le cose belle. Quando perdiamo fiducia in noi stessi, quando qualcuno ci tradisce, o ci dice addio, sembra che nulla possa davvero iniziare. Ada ci pensa spesso, ora che nonna Teresa è ammalata. Nei corridoi dell’ospedale la paura di restare sola è così forte da toglierle il respiro, ma bastano due persone per ricordarle che si può ancora sorridere: Giulia, un’infermiera tutta d’un pezzo, e Matteo, che le regala margherite e la sorprende con una passione imprevista. Perché è proprio quando il mondo sembra voltarti le spalle che devi ascoltarne i rumori, e farti trovare pronta. Guardati intorno, allunga la strada, sbaglia a cuor leggero e ridi più spesso che puoi. Ogni volta che qualcosa finisce, da qualche parte ce n’è un’altra che inizia.

Recensione
La vita di Ada scorre in funzione di quella di sua nonna, che l’ha accolta e cresciuta fin da quando sua madre ha deciso che il ruolo di mamma non le andava per nulla.
Teresa si è presa cura di questa bambina alta e silenziosa e l’ha aiutata ad affrontare le sue paure con piccoli trucchi e parole buone dedicate solo a lei. Così quando è Teresa ad ammalarsi tocca ad Ada sostenerla, portandole i suoi oggetti preferiti, le sue scarpe da ballo, i suoi rossetti, i loro ricordi.
Accanto alle due donne Giulia, infermiera di professione che prende molto sul serio il suo lavoro come fosse una vera e propria missione.
Tre figure femminili diverse che scopriamo pian piano; l’anziana attraverso i racconti della nipote, l’infermiera attraverso le sue parole di conforto e la nipote attraverso i suoi sentimenti.

Una trama molto interessante e ricca di attrattiva, sopratutto perchè le protagoniste sono delle donne e a me piace molto leggere le loro storie anche se purtroppo, a mio modesto parere tutto questo non basta a dare sprint ad un romanzo che ho trovato prolisso, triste e poco coinvolgente.
La Greco scrive bene, di questo sono certa, ma ho fatto molto fatica ad approcciarmi alla protagonista Ada una donna a tratti infantile e chiusa in un mondo tutto suo e troppo solitario.
Ho trovato poco realistico che a 27 anni sua nonna le pettini ancora i capelli, per quanto l’immagine possa essere romantica, così come il fatto che questa ragazza che sembra essere bellissima non abbia amici, persone con cui parlare tranne Giulia l’infermiera e questa figura materna per molti versi asfissiante.
L’unico uomo della storia, Matteo, ne fa una magra figura. Privo di spina dorsale, si barcamena tra cose non dette e si lascia comandare dalle donne della sua vita senza riuscire a prendere una decisione.

Ho sperato pagina dopo pagina che avvenisse qual salto verso l’alto che non è mai arrivato, lasciandomi con l’amaro in bocca, perchè le aspettative c’erano ma non sono state mantenute.

Alla prossima.
Chicca

PS
con questo libro partecipo a ben due Challenge From Reader to Reader e La ruota delle Letture!

2 Risposte a “Il rumore delle cose che iniziano”

  1. Ecco! Anche io ho amato molto lo stile della Greco, che, indubbiamente, scrive molto bene. Peccato per la storia e la protagonista. Anzi ti dirò di più, la scelta di infilarci anche la vita di Giulia mi è sembrata inutile, quasi buttata lì per far volume!

    1. a me giulia non è dispiaciuta, però avrei preferito che fosse un filino “meno di tutto” la protagonista. speriamo che il prossimo ci soddisfi!

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