Tre settimane, un mondo

Tre settimane, un mondo

Tre settimane un mondo
Tre settimane un mondo


di Nicholas Sparks, Micah Sparks

Descrizione
Quando a casa di Nicholas Sparks arriva il dépliant che pubblicizza un giro del mondo in tre settimane, per il famoso autore è una giornata di normale frenesia: cinque bambini che reclamano attenzione, cani che abbaiano, il telefono che continua a squillare… La tentazione è forte, ma come fare a lasciare tutto? Per fortuna il fratello Micah convince Nicholas a intraprendere quello che inizia come un itinerario turistico e si trasforma in un viaggio nel tempo della loro infanzia. Mentre visitano il Machu Picchu o la Cambogia, dal passato riemergono vividissime le figure della loro famiglia e i tanti avvenimenti drammatici che l’hanno colpita, ma anche episodi buffi, teneri, commoventi. Esperienze e sensazioni che poi hanno ispirato gli scritti di Sparks, dalla struggente storia d’amore dei genitori ne “Le parole che non ti ho detto” alla perdita dell’adorata sorella in “Un segreto nel cuore”…

Recensione
Nicholas Sparks è famoso e anche molto. Amato da milioni di fan in tutto il mondo scrive romanzi d’amore troppo spesso drammatici e melensi almeno per il mio gusto personale, ma nonostante ciò devo ammetterlo io i suoi libri li ho letti quasi tutti ma non perchè sia una sua fan accanita bensì perchè quando mi affeziono ad uno scrittore continuo a leggerlo un po’ per curiosità, un po’ per vedere come cambia la sua scrittura da un tomo all’altro, un po’ perchè sono talmente abituata a leggere di tutto che mi sembra naturale prendere libri in massa!:)

Questa volta però non voglio recensire una delle sue opere di fantasia, bensì il racconto del suo viaggio verso mete lontane assieme al fratello Micah.
Nel periodo in cui Nicholas stava scrivendo “Come un uragano” arriva in casa sua un depliant di viaggio che sponsorizza il giro del mondo in 3 settimane.
Lo scrittore è molto tentato dalla cosa, anche se il pensiero di lasciare la moglie sola con i 5 figli non lo entusiasma particolarmente, ma siccome il libro non procede veloce come lui vorrebbe e suo fratello ci mette lo zampino si lascia convincere a partire alla scoperta di luoghi che fino ad allora non aveva mai visitato.

Quello che doveva essere un viaggio di piacere si trasforma ben presto in un percorso alla ricerca di se stessi e del loro passato, Sparks infatti ci racconta intensi episodi della sua vita familiare, racconti alcune volte divertenti, altri drammatici e commoventi, come la lunga ed estenuante malattia di sua sorella, la vendita del suo primo libro e tutto quel che ne è seguito.
Molte di queste vicende hanno dato vita ai suoi romanzi più famosi, ed è stato illuminante per certi versi notare che i nomi dei protagonisti dei suoi scritti siano gli stessi dei suoi figli, fratelli, amici, insomma di tutte le persone che gravitano nell’orbita di casa Sparks.
Il libro è inoltre accompagnato da una serie di fotografie che ritraggono Nicholas e Micah in viaggio.

A mio modestissimo giudizio, questo è il libro più bello scritto fino ad ora dall’autore per tanti motivi, primo da ogni riga traspare la sua sensibilità, l’amore che prova per la sua famiglia e i sacrifici fatti per diventare uno scrittore amato ed apprezzato. Inoltre rende più umana la figura dell’uomo di successo che nonostante abbia dalla sua parte una ricchezza economica non indifferente resta comunque con i piedi ben piantati per terra, un uomo che non si da arie e che conosce bene i veri valori della vita.

Per concludere voglio lasciarvi con un piccolo brano che credo sia uno dei passaggi più commoventi di Tre settimane, un mondo.

Fratelli Sparks
Fratelli Sparks

Quell’estate, ispirandomi a lei, scrissi I passi dell’amore. Jamie, la protagonista, incarnava tutte le sue meravigliose qualità e tutte le ansie che nutrivo per il suo futuro. Per la prima volta mi venne da piangere mentre scrivevo. Alla fine, dedicai il romanzo alla memoria dei miei genitori, e a Micah e Dana. Mia sorella, comunque, si rifiutò di leggerlo.
“Non voglio sapere come va a finire” disse.

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