Storie di giovani fantasmi

Storie di giovani fantasmi
AAVV
a cura di Isaac Asimov

Quando ho scelto questo titolo sono stata tratta in inganno dal nome che appare in copertina, si si proprio Isaac Asimov, perchè il mio intento era leggere un suo libro da incastrare nelle varie challenge a cui partecipo. Solo dopo averlo ritirato in biblioteca mi sono resa conto che in realtà si trattava di una raccolta di racconti a CURA di Asimov e non DI Asimov, ma ormai il libro era lì sul mio bel comodino, mica potevo non leggerlo?

Descrizione
C’è chi crede ciecamente ai fantasmi, chi nega categoricamente la loro esistenza, chi sussurra “non si sa mai”. Ma questa antologia metterà i brividi a chiunque: racconti scritti da autentici maestri della letteratura gotica, dedicati a giovanissimi fantasmi che tornano a visitare la propria casa di un tempo, la vecchia stanza dei giochi, e soprattutto la scuola dove sono stati tutt’altro che felici.

Recensione
Giovani è la parola chiave per la corretta l’interpretazione di questa raccolta.
Giovani infatti sono le figure che appaiono in diverse forme ed età nei racconti che compongono il romanzo. Giovani nello spirito e nelle descrizioni. E tutti loro sono delle figure misteriose a tratti evancescenti.
Non c’è un filo conduttore che li lega difatti ogni storia è a se, c’è un inizio e c’è una fine.
Il mio preferito? Sicuramente Sulla Strada di Brighton non solo per il modo in cui è scritto, in tre pagine dà una perfetta idea della scena – da brivido – e dei personaggi, ma soprattutto per l’aria di mistero che si respira.
Cosa che non ho purtroppo riscontrato in Povero Piccolo Sabato che secondo il mio modesto avviso è tra tutti il racconto meno riuscito, perchè la storia benchè sia ben narrata, non mi ha lasciato quel tremore sotto pelle come speravo facesse.
Più sentimentale e che spaventoso è La Strada del crepuscolo che ha per protagonisti una ragazzina e un soldato morto. In questo racconto a tratti struggente, si nota a differenza di altri, un maggiore impegno nelle descrizioni e nelle atmosfere, che come dicevo sono più efficaci nel lasciare un’emozione di tristezza piuttosto che di paura.
Cuori Perduti che invece apre la raccolta mi ha ricordato molto da vicino Barbablu, fin dalle prime righe ho notato una somiglianza sia nella storia che nel modo in cui viene presentata al lettore.
Un paio di mani, La casa da incubo, Vecchi fantasmi e La terza presenza sono racconti facilmente dimenticabili, quelle storie che ti lasciano pochissimo, e non perchè siano brevi, questo non vuol dire nulla, semplicemente perchè non trovi nei personaggi quell’appeal che li rende unici nel loro genere.
Restano infine Uno spettacolo davvero strano ed Il cambio della Guardia che rispetto ai precedenti descritti sono un gradino più su, perchè il primo è a suo modo ingarbugliato e con una sottile ironia, mentre il secondo è istruttivo e tenero.

Per concludere, devo purtroppo confessare che questo libro non supera la sufficienza, so bene che si tratta di una romanzo per ragazzi, ma nel complesso ho trovato la lettura noiosa, però con il pregio di poterla alternare ad altre vista la brevità delle storie.

Alla prossima lettura!
Chicca

4 Risposte a “Storie di giovani fantasmi”

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