Wonder

Wonder
di R. J. Palacio

Fazzoletti ne abbiamo? Perchè cari Lettori, se avete un minimo di cuore questo libro vi travolgerà ad ogni pagina.
Mi prenderei a schiaffi da sola per avere aspettato così tanto a leggerlo, credetemi vale davvero la pena.

Descrizione
È la storia di Auggie, nato con una tremenda deformazione facciale, che, dopo anni passati protetto dalla sua famiglia per la prima volta affronta il mondo della scuola. Come sarà accettato dai compagni? Dagli insegnanti? Chi si siederà di fianco a lui nella mensa? Chi lo guarderà dritto negli occhi? E chi lo scruterà di nascosto facendo battute? Chi farà di tutto per non essere seduto vicino a lui? Chi sarà suo amico? Un protagonista sfortunato ma tenace, una famiglia meravigliosa, degli amici veri aiuteranno Augustus durante l’anno scolastico che finirà in modo trionfante per lui. Il racconto di un bambino che trova il suo ruolo nel mondo. Il libro è diviso in otto parti, ciascuna raccontata da un personaggio e introdotta da una canzone (o da una citazione) che gli fa da sfondo e da colonna sonora, creando una polifonia di suoni, sentimenti ed emozioni.

Recensione
In un freddo giorno di Marzo la famiglia Pullman è entrata a far parte della mia vita, ci sono Isabel e Nate gli amorevoli genitori, c’è Olivia la sorella maggiore, c’è il cane Daisy e poi c’è August, 11 anni che per la prima volta frequenterà una vera scuola.
Auggie è nato con una malformazione facciale che lo ha costretto a subire numerosi interventi chirurgici fin dalla tenera età; è molto amato e protetto dalla sua famiglia che gli fa da scudo contro il mondo esterno, ma è arrivato il giorno in cui il piccolo di casa deve prendere la sua strada.
Ed è qui che comincia la sua storia, un racconto fatto di molteplici emozioni magistralmente narrate dalla penna di RJ Palacio che attraverso gli occhi di August prima e di altri personaggi poi, vivranno un anno intero che porterà ad ognuno di loro una maggiore consapevolezza di se stessi e degli altri.

Scrivere di malattia non è mai facile, scrivere di un bambino con una malattia rarissima lo è ancor di più perchè si rischia di scadere nel melenso, nell’usare frasi fatte e peccare di buonismo. Per fortuna in Wonder nulla di tutto ciò accade perchè l’autrice è stata molto brava a dosare bontà e cattiveria nel giusto modo creando un romanzo corale, in cui ogni personaggio dà il proprio contributo.
Ho pianto tantissimo, soprattutto nei passaggi raccontati dallo stesso August in cui veniva fuori la parte più vera di questo sfortunato ragazzino, ma allo stesso tempo ho anche sorriso per i nuovi legami che venivano a crearsi pagina dopo pagina.

Nel leggere la recensione della mia amica Chiara, mi sono ritrovata molto in un suo pensiero, ovvero che questo libro dovrebbe essere un testo obbligatorio nelle scuole (Chiara scusa non ricordo le tue parole esatte!) perchè al suo interno sono racchiusi temi delicati che andrebberoassolutamente affrontati dai ragazzi in età adolescenziale per insegnare loro l’importanza dell’integrazione.
Wonder finisce con pieno diritto tra i libri più belli che io abbia letto fin’ora e lo consiglio a tutti voi, senza se e senza ma!
Chicca

12 Risposte a “Wonder”

  1. Anche a me era piaciuto molto ( molto carino e fedele anche il film) e in un paio di punti è scesa la lacrimuccia anche a me, noto cuore di pietra!

  2. E gli altri volumi non sono da meno! Non capisco come tanti abbiamo criticato almeno il film.. e non per qualità, ma per troppo buonismo perché la vita vera non è così. E lasciamo un messaggio positivo!

  3. Io lo sto leggendo ora… MI sono fermata un attimo dalla lettura perché avevo il cuore un attimo sotto “pressa”. E’ una storia molto forte sin da subito, ma ti cattura. Concordo (ho letto solo una piccola parte, credo perché il mio kobo fa un po’ come gli pare nelle percentuali di lettura) con Chiara e te: sarebbe da rendere obbligatorio nelle scuole. Infatti devo solo dire grazie alla prof di mio figlio che glielo ha fatto leggere. Lui infatti mi ripeteva sempre che era bellissimo, mi tocca dargli credito.

    1. Manuela, sai spingere i ragazzi alla lettura non è facile ma se gli si da dei romanzi come Wonder è un attimo conquistarli. sono felice che ti stia piacendo!

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