Per mia figlia

Per mia figlia
di Luca Bortone

Bentrovati cari Lettori,
oggi salutiamo questo mese di Ottobre che credo sia volato via davvero in un soffio e per farlo io e i blog Libri Riflessi, il Club della Lettura e Il Blog di Smallintrix vogliamo parlarvi dell’ultimo libro di Luca Bortone che tocca un argomento molto forte. Ma non siamo le uniche, perchè a corredo  dell’articolo troverete la Locandina di alcuni libri che un gruppo di blogger hanno deciso di presentare proprio quest’oggi.

Descrizione
Il dovere di un buon padre è proteggere la famiglia dall’orrore. Cosa succede quando fallisce? Per mia figlia è un thriller crudo, che si sviluppa attorno a una semplice domanda: fin dove può spingersi l’amore di un padre davanti allo stupro subito dalla figlia, che avrebbe solo voluto tenere nascosta ogni cosa?
Dopo il successo di Land Grabbing, Luca Bortone torna con un thriller ricco di suspense, adrenalina e colpi di scena, in cui i protagonisti sono costretti a fare i conti con la crudeltà della vita e con le ombre nascoste nel profondo del loro animo.

Recensione
Quando Elisa Costa mi ha proposto di leggere questo romanzo ero molto indecisa se accettare perchè l’argomento trattato è davvero molto forte e io come madre avevo paura di non riuscire a gestire le emozioni che sapevo sarebbero scaturite.
Poi però ho deciso di fidarmi e ho fatto la conoscenza di Giulio Magni, un padre che per caso scopre che sua figlia minore ha subito un abuso.
Giulio ne è devastato e fa della vendetta il suo chiodo fisso. Aiutato da un’investigatrice privata ed ostacolato da un’ispettrice di polizia davvero tosta si mette sulle tracce del ragazzo che ha spento il sorriso dal volto della sua Alessandra.
Inizia così un viaggio nel romanzo di Luca Bortone dal ritmo serrato che, senza lasciare respiro, mette il lettore di fronte a delle scelte crude e forti.

La storia narrata è piena di eventi e molti sono i personaggi con cui Giulio si trova faccia a faccia. Buona la caratterizzazione sia del protagonista che delle due donne che per gran parte del romanzo ruotano attorno alla sua figura. Una bella investigatrice che si lascia commuovere dalla storia di questo padre e che nonostante si renda conto di cosa voglia davvero fare Giulio cerca di aiutarlo, e una poliziotta dura, tenace che in Magni vede un uomo cupo, con un lato oscuro e che vuole assolutamente riuscire a mettere alle strette.
Sul fondo questa famiglia amata come solo un padre riesce a fare.

Come dicevo, nel romanzo accadono moltissime cose e se alcune le ho trovate molto consone all’andamento della vicenda, altre invece credo che siano superflue e rallentino in qualche modo il romanzo. Ho molto apprezzato il fatto che i personaggi non sono i soliti buonisti e anzi tutti loro nascondono un pizzico di cattiveria, a partire proprio da Paola la poliziotta che ho trovato davvero antipatica nonostante faccia egregiamente il suo lavoro.
Mi sarebbe piaciuto invece che Bortone avesse dato più spazio alla vittima, che nel racconto ha un ruolo marginale, a lei è dedicato solo un breve capitolo in cui va però detto che la sua sofferenza fa davvero male.
Ottimo il finale che mi ha sorpresa, quello sul serio non me l’aspettavo.

Nonostante i miei dubbi iniziali, sono felice di aver letto Per mia figlia, un romanzo crudo e di forte impatto.

Buona lettura
Chicca

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