Angolo Vintage 2.0 #5

L’Angolo vintage 2.0 #5

Buongiorno Lettori,
dopo aver saltato Febbraio, torna anche per me l’Angolo Vintage 2.0, una rubrica nata per aiutarci a leggere quei titoli che stazionano nelle nostre librerie da un po’ di tempo e che rischiano di prendere troppa polvere.
Come potete immagina l’idea nasce grazie alla Lettrice sulle nuvole che ogni volta ci illumina con le sue genialate!
Comunque sia, il libro che ho scelto di leggere questo mese è un vintage recente, infatti è un romanzo che ho in casa “solo” da qualce mese ma non mi andava di rimandarne ancora la lettura così a breve ve lo presenterò, ma prima di farlo vi lascio il Banner e i link delle altre partecipanti.

La lettrice sulle nuvolele mie ossessioni libroseLibri al caffèLetture a poisLa nostra passione non muore ma cambia coloreMade for books

La Fragilità degli Angeli
di Gigi Paoli

Descrizione
Sono giorni di angoscia per Firenze dopo la misteriosa scomparsa di un bambino di quattro anni che stava giocando nel giardino della sua casa in collina: di lui rimane solo la piccola bicicletta grigia, appoggiata a un albero. Mano a mano che passano i giorni, le speranze di ritrovare Stefano in vita si affievoliscono, e in città si torna a respirare lo stesso terrore dei tempi del “Mostro”, il famigerato serial killer che uccideva e mutilava le coppiette appartate in campagna.
Per il giornalista di cronaca giudiziaria Carlo Alberto Marchi e il suo collega della “nera”, l’Artista, sono ore di ansia e lavoro frenetico fra la redazione, i luoghi del delitto e un Palazzo di Giustizia sempre più cupo, proprio come il suo soprannome: Gotham. Un’inchiesta serrata che non dà tregua agli inquirenti, la tenace pm Simonetta Vignali, grande amica di Marchi, e il capo della Mobile Settesanti, segnato da un passato violento che non gli concede sconti.
A dare una svolta alle indagini sarà l’inaspettata confessione di uno studente di psicologia: è stato lui a uccidere Stefano, per poi abbandonarne il corpo sulle rive dell’Arno. Sta dicendo la verità? O si tratta solo di un mitomane? E mentre le sponde del fiume vengono battute a tappeto, un altro colpo di scena riaccende la paura. In una celebre basilica sulle oscure colline di Firenze viene ritrovata una lettera anonima che annuncia nuovi orrori: Stefano è stato il primo, ma non sarà l’ultimo…
Poi, il caos si trasforma in silenzio, finché un’intuizione ribalta tutto, anche le storie personali, anche quella di Carlo Alberto Marchi, che si ritrova davanti a qualcosa che mai aveva visto prima.

Recensione
Sapevo fortemente che questo libro mi avrebbe fatto del male, e nonostante avessi la certezza della bravura di Gigi Paoli nello scrivere, non ho potuto fare a meno di soffrire tremendamente, perchè quando nei romanzi si parla di bambini io so già che ne patirò le conseguenze.
Ebbene sì, se avete letto la sinossi, l’inchiesta attorno a cui ruota questo libro è legata alla scomparsa di un bambino che un giorno di punto in bianco sparisce seminando panico e caos nel mio cuore.

Come per i precedenti romanzi, giornalismo e indagini di fondono in un perfetto connubbio. Carlo Alberto Marchi è il protagonista per eccellenza, ha carattere, è ironico, conosce il suo mestiere, ha una carica umana spaventosa ed è un padre meraviglioso. C’è tanto di lui in questo romanzo da potersene innamorare seduta stante. Ma non è solo quest’uomo la calamita che mi ha tenuta incollata alle pagine, perchè la storia tutta è narrata benissimo, l’intreccio ben congeniato e l’epilogo uno schiaffo a mano aperta sul viso.

Non dirò nulla della trama, mi rifiuto di farlo, perchè se posso con queste mie parole mettervi un po’ di curiosità da spingervi a volerlo leggere, bhe sarò molto soddisfatta di me stessa.
Gigi Paoli, con questo terzo volume si conferma a tutti gli effetti uno scrittore coi fiocchi, il suo stile che inizialmente può destabilizzare per il passaggio veloce tra una scena e l’altra, ti porta in un vortice di emozione, che cresce a dismisura fino al finale che come vi dicevo è incredibile.
Anche stavolta ho adorato gli intermezzi familiari tra Carlo Alberto e sua figlia Donata, così come il suo rapporto con il collega giornalista che devo ammettere mi affascina molto come personaggio e mi piacerebbe sapere qualcosa in più anche su di lui (Gigi che ne dici?).

Concludo con un suggerimento, se ancora non conoscete i romanzi di Paoli, è la volta buona per iniziare, fatevi un bel regalo, perchè questi libri meritano davvero!

Chicca

Il rumore della pioggia
Il respiro delle anime

14 Risposte a “Angolo Vintage 2.0 #5”

  1. Ho letto da poco il primo e mi sono innamorata di Gigi Paoli . Questo libro però mi spaventa un po’, vado in crisi quando si parla di bambini.

    1. Laura come sono felice che ti sia piaciuto adesso forza si devono recuperare gli altri! La cosa sui bambini fa malissimo però il libro merita davvero.

  2. Questo è un autore che ancora non conosco, prima o poi riuscirò a recuperare tutto. Sono contenta che a te sia piaciuto

  3. Il primo mi era piaciuto, ma non tanto da spingermi a cercare ai seguiti, non con urgenza comunque. Ma proverò perché il tema bambini colpisce molto anche me.

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