La Fuga Presentazione e intervista

Presentazione – La Fuga

Buongiorno Lettori,
oggi giornata di presentazioni, vi parlerò infatti di un romanzo per ragazzi che edito da una famosa azienda produttrice di giochi che da qualche tempo ha deciso di deliziare i giovani lettori, e non solo loro, con una serie di titoli davvero interessanti.
Troverete di seguito un po’ di informazioni sul romanzo “La fuga” di Davide Di Lodovico, che leggerò prossimamente, ma non mi limiterò a parlarvi solo di questo, c’è anche un’altra sorpresa per voi curiosi, ho avuto infatti l’opportunità di intervistare l’autore grazie ad Elisa e all’agenzia Saper Scrivere, che è stata così gentile da farmi avere una copia del romanzo, quindi preparatevi perchè a breve scopriremo qualche notizia in più sui protagonisti e su Davide stesso!

Ma adesso un po’ di notizie sul libro:

Titolo: La Fuga
Autore: Davide Di Lodovico
Collana: I romanzi della Black List
Editore: Liscianigiochi
Prezzo: € 9,90

Descrizione
La storia si apre attorno a due figure, Patty e Maurice, il cui intreccio di destini costituirà (assieme alla musica rock) il filo conduttore del romanzo. Innamorati sin da giovanissimi e molto legati a seguito della prematura scomparsa dei genitori di lei, li troviamo dopo qualche anno e qualche pagina molto distanti (geograficamente e umanamente). Intanto altri personaggi entrano in scena: i Bumday, gruppo rock del momento, guidati dal formidabile quanto tormentato frontman Martin Shine, e Stefan, amico di sempre di Maurice, nonché suo socio in affari. I due sono tra i più apprezzati fotoreporter musicali del mondo ma Stefan, per via del loro lavoro, deve essersi andato a ficcare in qualche grosso pasticcio…

Intervista
Ciao Davide e benvenuto su Librintavola, grazie di aver accettato di chiacchierare con me. Ti va di raccontare a noi lettori come nasce La fuga?

Nel 1994 ci fu un evento che mi colpì molto: la morte di Kurt Cobain, leader della storica band di
Seattle, i Nirvana. Fu quell’evento che mi spinse a iniziare questo romanzo. La stessa immagine di
copertina, senza che ne parlassi con l’illustratore, è un chiaro omaggio a Kurt.
Il romanzo è poi rimasto a lungo nel cassetto. Un giorno di luglio 2018 l’Editore, che lo aveva a lungo custodito, mi ha chiesto di pubblicarlo.
Quando lo scrissi, circa 25 anni fa, non esistevano né i computer né i cellulari. Eppure anche i ragazzi più giovani che lo hanno letto e che di quell’epoca non hanno memoria, mi dicono che non si avverte per nulla l’assenza della tecnologia.
Questa cosa è la dimostrazione che la musica è, così come l’amore, una delle forze totalizzanti dell’adolescenza e della giovinezza. Un filo che unisce, che porta lontano, che fa ammirare gli artisti, soffrire, amare, sperare e che rimane la parte più pura di tutti noi, anche quando l’età avanza.

I personaggi principali del libro Maurice, Patty e Stefan sono ispirati a qualcuno oppure unicamente frutto della tua fantasia? Chi tra loro è il tuo preferito?

In tutti i personaggi che creo tendo a mettere qualcosa di me o di persone che conosco o che ho
incontrato e che mi hanno colpito particolarmente. Non sono mai totalmente inventati. Ogni volta
che ho provato a inventarli di “sanapianta” le vicende che scrivevo erano poco credibili.
Gli elementi di realtà che li costituiscono, inoltre, mi costringono a rispettarli profondamente. Ciò non avviene quando li invento totalmente. Proprio forma di rispetto rispetto fa sì che spesso sfuggano al mio controllo e capita quasi sempre che sia costretto a cambiare qualche sottotrama per rispettare la loro evoluzione e inseguire le loro storie, quasi diventassero autonomi.
È una strana situazione: durante la stesura non sempre sono in buoni rapporti con i miei personaggi!
Il mio personaggio preferito è Patty, è lei quella veramente in fuga ed è attorno a lei che l’azione prende forma.

Attraverso le pagine del libro si nota quanto il legame tra loro sia molto forte. Quanto conta l’amicizia per te?

Conta moltissimo, sebbene non sia molto bravo ad intrattenere rapporti. Per via del lavoro, della scrittura, della musica o di altri impegni mi capita spesso di sparire, anche per lunghi periodi. Dimentico i compleanni ecc… Ma a parte le formalità ho un rapporto fortissimo con alcune persone. Il rapporto con loro è forse l’unica cosa che sento davvero indistruttibile.

Ho trovato molto particolare il personaggio di Martin, frontman dei Bumday e devo ammettere che mi è un po’ dispiaciuto che fosse solo una figura secondaria visto che molto di ciò che accade può essere ricondotto alla sua persona. Posso chiederti come mai hai deciso di non dedicargli uno spazio maggiore all’interno del libro?

Credo che il suo “fascino” sia costruito proprio sul questa sua che sua presenza/assenza… proprio su questo desiderio di volerlo “conoscere” di più. Almeno questo è quello che ho cercato di fare nella costruzione del personaggio.

Dopo La fuga hai in progetto altri lavori letterari? Ti va di anticiparci qualcosa?

Sì, sto lavorando ad un nuovo romanzo che uscirà a giugno… e dal quale verrà anche tratto un cortometraggio che girerà il regista tedesco Tiemo Weidemann. Affronta il tema dei Big Data sempre in forma di Thriller/Giallo. Il titolo è Re-Born. Il progetto prevede anche una mostra con le tavole originali che Savino Napoleone sta completando ispirandosi al libro. Uscirà nel 2020. Vi farò certamente sapere la data di uscita e sarò ben felice di presentarvelo.

Prima di salutarti ho un’ultima domanda. Ci saranno presentazioni del libro aperte al pubblico? Se si, ci sono già le date? Qui siamo tutti curiosi.

Di presentazioni ne sto già facendo molte, in tutta Italia. Non ho al momento delle date precise… ma “stay tuned”.

Bene cari Lettori, siamo alla fine di questa intervista-presentazione, grazie ancora a Davide di essere stato mio ospite e vi do appuntamento con La fuga il giorno 28 di novembre dove troverete sul blog la recensione.

A presto
Chicca