La più amata

La più amata
di Teresa Ciabatti

Buongiorno lettori,
questa mattina entreremo di prepotenza nella vita di Teresa Ciabatti, seconda classificata al premio Strega 2017. Come forse saprete non ho particolarmente amato il libro vincitore – Le 8 montagne di Cognetti – ma devo dire che invece la storia di questa famiglia grossetana mi ha affascinata molto.

Descrizione
“Mi chiamo Teresa Ciabatti, ho quattro anni, e sono la figlia, la gioia, l’orgoglio, l’amore del Professore.” Il Professore – un inchino in segno di gratitudine e rispetto – è Lorenzo Ciabatti, primario dell’ospedale di Orbetello. Lo è diventato presto, dopo un tirocinio in America, rinunciando a incarichi più prestigiosi, perché è pieno di talento ma modesto, un benefattore, qualcuno dice, un santo. Tutti lo amano, tutti lo temono, e Teresa è la sua figlia adorata. È lei la bambina speciale che fa il bagno nella smisurata piscina della villa al Pozzarello, che costruisce un castello d’oro per le sue Barbie coi 23 lingotti trovati in uno dei cassetti del padre. Teresa: l’unica a cui il Professore consente di indossare l’anello con lo zaffiro da cui non si separa mai …

Recensione
Chi è davvero Lorenzo Ciabatti, il Professore tanto osannato nella Orbetello di diversi anni fa? Il benefattore, il medico che aiuta i poveri oppure il massone padre e marito gelido, distaccato, razzista?
Teresa Ciabatti se lo domanda da tempo, lei che si sente una donna sbagliata e incolpa la sua famiglia per la freddezza e la spocchia che la contraddistinguono.
Come scrittrice, ma prima ancora come figlia cerca di ricostruire la storia di questo padre così ingombrante, di questa madre che si spegne ogni giorno che passa e di una famiglia che di familiare ha ben poco.

Mi avevano avvisata, Teresa ti starà sulle palle dicevano, è antipatica, snob, e ha la puzza sotto il naso ribadivano. Tutto vero, la Ciabatti del romanzo è questo ed anche di più ma nonostante ciò ho apprezzato ogni parola da lei scritta, la spietata analisi familiare che viene fuori dalla sua penna sprezzante.

Un romanzo ossessivo e che soffoca, che dice pane al pane vino al vino, non si giustifica Teresa, e neppure giustifica il comportamento della sua famiglia, lei scrive, racconta e mette nero su bianco quanto la vita da ricchi provinciali sia stata tutt’altro che serena e felice.

I misteri dietro un padre, gli abbracci non dati, la vita di una piccola principessa che vuole tutto senza guardare in faccia nessuno, un padre e una figlia che si somingliano molto per un libro schietto che o lo si ama o lo si odia.

Io, fortunatamente, l’ho amato.

A presto
Chicca

11 Risposte a “La più amata”

  1. Devo dire che ho sentito pareri contrastanti su questo libro, però la trama è interessante e mi fa piacere aver letto la tua opinione positiva. anche l’altro romanzo dell’autrice, Il mio paradiso è deserto, ha una trama interessante e credo abbia dei punti in comune con questo. Magari in futuro vedrò di recuperare uno dei due.

  2. Ciao Chicca, la tua sincera recensione mi ha incuriosita. Spesso dietro l’apparente serenità si celano inquietudini e dolori che segnano l’esistenza. Mi piacerebbe leggere questo romanzo, prendo nota 🙂

    1. si è molto vero Aquila, così com’è vero che i soldi non fanno la felicità, servono sicuramente ma se poi ci sono tanti altri disagi, soprattutto familiari, il denaro non è la soluzione.

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