La leggenda del ragazzo che credeva nel mare

La leggenda del ragazzo che credeva nel mare
di Salvatore Basile

E’ passato quasi un anno da quando ho chiuso l’ultima pagina de Lo strano viaggio di un oggetto smarrito, innamorata della scrittura e della storia narrata da Salvatore Basile ed aspettavo con trepidazione il suo nuovo lavoro che, come il fratello maggiore, ha un titolo impegnativo.
Io che amo il mare, io che sono una donna a cui il mare manca ogni giorno, non potevo perdere l’occasione di vivere le emozioni che ero certa avrebbe suscitato in me.

Descrizione
Quando si tuffa Marco si sente libero. Solo allora riesce a dimenticare gli anni trascorsi tra una famiglia affidataria e l’altra. Solo allora riesce a non pensare ai suoi genitori di cui non sa nulla, non fosse che per quella voglia a forma di stella marina che forse ha ereditato da loro. Ma ora Marco ha paura del mare. Dopo un tuffo da una scogliera si è ferito a una spalla e vede il suo sogno svanire. Perché ora non riesce più a fidarsi di quella distesa azzurra. Perché anche il mare lo ha tradito, come hanno sempre fatto tutti nella sua vita. Eppure c’è qualcuno pronto a dimostrargli che la rabbia e la rassegnazione non sono sentimenti giusti per un ragazzo. È Lara, la sua fisioterapista, che si affeziona a lui come nessuno ha mai fatto. Lara è la prima che lo ascolta senza giudicarlo. Per questo Marco accetta di andare con lei nel paesino dove è nata per guarire grazie al calore della sabbia e alla luce del sole. Un piccolo paesino sdraiato sulla costa dove si vive ancora seguendo il ritmo dettato dalla pesca per le vie che profumano di salsedine. Quello che Marco non sa è il vero motivo per cui Lara lo ha portato proprio lì. Perché ci sono segreti che non possono più essere nascosti. Perché per non temere più il mare deve scoprire chi è veramente. Solo allora potrà sporgersi da uno scoglio senza tremare, perché forse a tremare sarà solo il suo cuore, pronto davvero a volare.

Recensione
I legami spezzati non sempre trovano un modo per rinsaldarsi però ci sono persone che nella loro vita fanno da collante, per vocazione o per senso di colpa non ha importanza, perchè in momenti particolari serve uno spirito intrepido che colga la scintilla giusta per permettere che il destino, quello bello, si compia.
Ma prima che il bello arrivi c’è uno scotto da pagare, come per il nostro Marco, protagonista inconsapevole di qualcosa più grande di lui.
La sua vita, fatta di rifiuti, trova quella libertà mai pienamente avuta grazie ai tuffi.

Librandosi da un trampolino, ripercorre la sua giovane esistenza e vola libero, ma qualcosa purtroppo lo tradisce, l’ebbrezza della sfida, l’arroganza dei diciotto anni, il fascino di Virginia.
Così, spaccato nel corpo e nell’anima farà affidamento su Lara per vivere una seconda vita, e non solo lui, perchè così come Marco anch’io mi sono lasciata trascinare dalla donna che avrà un ruolo chiave nella nuova storia di Salvatore Basile.
Una storia che narra di dolore ma al tempo stesso è un grido di speranza, che mi ha emozionata e fatta arrabbiare perchè le scelte difficili non sempre sono quelle comprensibili e accettabili.
Salvatore, si riconferma un narratore fantastico, che incanta e coinvolge, grazie a personaggi umani e fallaci che restano impressi nel cuore del lettore.
Come l’uomo taciturno che nasconde un grande dolore, piuttosto che la ragazzina innamorata e con le idee ben chiare, ma loro sono solo delle piccole stelle marine in un grande mare e sarebbe davvero un peccato se fossi io a parlavi di tutti loro senza lasciare che ognuno di voi possa imparare a conoscerli ed amarli profondamente così come è accaduto a me.

E poi c’è il mare, quella distesa azzurra che, con la sua apparente calma, guarda benevolo tutto ciò che accade, ci sono gli alberi di limoni a segnare un confine e il profumo della malvarosa a inebriare i sensi, sensazioni visive e tattili che ad ogni pagina del romanzo sbucano fuori rendendo il lettore uno spettatore privilegiato.

Come si può non immamorarsi di autori così? Quanto siamo fortunati noi lettori a provare queste emozioni attraverso la parola scritta?
E quanto sono felice io di poter condividere con voi tutti un romanzo che merita davvero di essere letto?

Io adesso mi metto qui, in riva al mare e aspetto che dalla penna di Salvatore nasca una nuova storia, un altro romanzo da vivere intensamente.

Chicca

18 Risposte a “La leggenda del ragazzo che credeva nel mare”

  1. L’ho acquistato appena uscito e non vedo l’ora di leggerlo. Ho adorato il precedente e dalle tue parole so che amerò anche questa storia.
    Un bacio

  2. Bellissimo questo libro, una storia intensa, difficile, a tratti sofferta ma che trasmette speranza.
    Bella recensione!

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