Passenger

Passenger
di Alexandra Bracken

Primo volume di una duologia, Passenger racconta di viaggi nel tempo, tema che avevo particolarmente apprezzato grazie a Kristen Gier e alla sua Trilogia delle Gemme.
Stavolta però la magia non si è compiuta e a breve vi spiegherò il perchè!

Descrizione
In una terribile notte, la giovanissima Etta Spencer perde tutto quello che conosce e ama. Catapultata all’improvviso in un mondo sconosciuto, ha un’unica certezza: non ha viaggiato per chilometri, bensì per secoli. La sua famiglia, infatti, possiede la capacità di viaggiare nel tempo. Un’abilità di cui lei ha sempre ignorato l’esistenza. Fino a ora. Passeggera a sorpresa su una nave nel bel mezzo dell’oceano, e disposta a tutto per ritornare alla propria epoca, Etta inizia una straordinaria avventura attraverso secoli e continenti, in compagnia di Nicholas, giovane capitano della nave, alla disperata ricerca di un oggetto misterioso e di inestimabile valore, in grado salvare il suo futuro. Ma i tentativi di Etta trovare la strada di casa non fanno che trascinarla sempre più a fondo. Per sopravvivere dovrà imparare a navigare tra spazio e tempo, tradimento e amore.

Recensione
La musica sta per diffondersi nel teatro gremito, archetto pronto sul violino, tensione palpabile a causa di una conversazione captata per sbaglio e in un lampo Etta Spencer si ritrova catapultata in un anno che non è il suo e su di un galeone pirata diretta chissà dove.
Etta scopre nel modo più impietoso possibile la sua facoltà di viaggiare nel tempo attraverso linee temporali sparse per il globo, dote ereditata da sua madre che non ne ha mai fatto parola con la ragazza, lasciandola così non solo in balia dell’ignoto ma anche tra le mani di un uomo feroce che vuole da lei un oggetto prezioso.
Etta – odio il suo nome sappiatelo! – come si può facilmente intuire, dimostra una buona dose di coraggio e sventatezza imbarcandosi in un’avventura che le farà conoscere luoghi lontani ma anche l’amore di un bel capitano.

Tutto davvero molto suggestivo ma, purtroppo per me, il libro si è rivelato meno interessante di quel che sperassi.
Non posso oggettivamente criticare ne la storia ne i personaggi, la prima abbastanza scorrevole e i secondi ben delineati, ma molte cose non funzionano o quanto meno mi hanno lasciata davvero perplessa. La protagonista, che nelle prime pagine sembra una ragazzetta molle e con poco appeal in due secondi netti si trasforma in una agguerrita viaggiatrice. Un cambio così repentino da far girare la testa non solo a me ma anche agli uomini della ciurma che guarda un po’ sono tutti gongolanti in sua presenza.
La sua controparte maschile, Nicholas Carter, invece l’ho trovata meglio caratterizzata, è stato grazie a lui se ho proseguito nella lettura perchè uno dei pregi del romanzo è sicuramente la figura del ragazzo di colore che con forza d’animo e molto coraggio cerca di dare alla sua vita un’impronta differente, non più legato alle catene bensì libero.
Ambigua e a mio avviso molto negativa la figura della madre di Etta, Rose Linden, che oltre a non brillare per simpatia da delle spiegazioni sommarie e francamente banali al suo comportamento in generale.
Ci sono inoltre molti momenti in cui la storia si arena, forse per i troppi dettagli o per le eccessive conversazioni che hanno rubato spazio a eventi potenzialmente più appetibili. Per arrivare ad un finale inadeguato che sebbene necessiti del secondo volume di certo non spicca per orginalità.

Quando si tratta un tema come i viaggi temporali, credo che sia necessaria una linearità ed una chiarezza che i questo volume mancano del tutto, nonchè delle spiegazioni consone per determinati comportamenti dei personaggi principali.

Se posso tendo a terminare le serie che comincio, ma in questo caso sono fortemente invogliata a non farlo.

Chicca

2 Risposte a “Passenger”

  1. Mi spiace che non ti sia piaciuto più di tanto! 🙁
    Non l’ho mai considerato più di tanto perchè i viaggi nel tempo non mi fanno impazzire e le recensioni che ho trovato in giro non mi hanno mai convinto del tutto, ma mi spiace che non sia stata una bella lettura!

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