Review Party – Il Re che fu, Il Re che sarà #1

Review Party – Il Re che fu, Il Re che sarà

Suvvia siamo sinceri chi di noi non è mai stato affascinato dalla leggenda di Re Artù di Camelot? Chi ha la mia età ricorderà la serie animata dedicata alla sua vita, per non parlare del bellissimo film Disney con un Merlino in forma strepitosa e tutti i film che nel corso degli anni lo hanno visto protagonista.
Finalmente Mondadori regala agli appassionati del ciclo arturiano un volume unico con le cinque storie scritte negli anni 40 da T.H.White che narra le sue gesta e quelle dei suoi cavalieri.
Nel review dedicato a questo Drago imponente abbiamo deciso di parlavi in due step delle storie che lo compongono.
Adesso prima una breve descrizione di ciò a cui andiamo incontro poi il mio pensiero sui primi due romanzi.

Il re che fu, il re che sarà. Il ciclo completo del Re in eterno
di T. H. White

Descrizione
Una tetralogia ormai divenuta un classico, che racconta la vita del mitico re Artù, allevato da Merlino in un mondo magico e meraviglioso e destinato a un futuro di gloria. Splendida epopea tratta dalle antiche leggende bretoni, questo libro ci porta nel regno incantato di Camelot, tra cavalieri, principesse, animali parlanti, uomini volanti… Un universo di stupefacenti creature che da generazioni affascina l’immaginazione di lettori di ogni età.


  • Il romanzo è composto dai seguenti titoli:
  • La spada nella roccia
  • La regina dell’aria e delle tenebre
  • Il cavaliere Malcreato
  • La candela nel vento
  • Il libro di Merlino

Recensioni dei primi due volumi
Immaginate un castello, immaginate un bosco e poi immaginate un bambino mingherlino che scorrazza veloce accanto al suo amico Kay. Bene se ve lo siete figurati nella vostra mente come il piccolo Semola della Disney vi capisco perfettamente perchè La spada nella roccia racconta in maniera molto ricca e articolata la vita di un Artù, Wart, e la sua iniziazione come cavaliere grazie alla guida del suo precettore Merlino.
Ho adorato questo ragazzino curioso e coraggioso che cerca di apprendere l’arte della falconeria, di immedesimarsi nei panni di un pesce e di un uccello, ma ho adorato anche la sua indole buona e gentile.
White ne racconta l’infanzia non sempre facile in modo dettagliato e molto preciso, il suo rapporto con Kay a cui si capisce vuole bene e il modo in cui cresce per diventare poi il re che tutti conosciamo.

Nonostante una scrittura forse troppo obsoleta questo primo volume si legge davvero con piacere, l’atmosfera, i paesaggi gli eventi narrati sono molto coinvolgenti, Artù bambino fa molta tenerezza e Merlino nella sua sbadataggine fa spesso sorridere. Il momento che ho preferito? Facile a dirsi quello in cui Wart riesce a tirare fuori la spada dalla roccia, toccante, commovente e ricco di emozione.

Nel secondo volume invece un Artù più cresciuto inizia la sua vita da re sempre seguendo i consigli del suo amico Merlino, ma stavolta non è l’unico protagonista della storia perchè una buona parte delle vicende narrate racconta l’infanzia di quattro ragazzini che diverrano poi cavalieri, Gawain, Agravaine, Gareth e Gaheris.
Mentre nella mente di Artù, sempre incitato da Merlino, prende forma l’idea della tavola rotonda, accadono molti fatti che spianeranno la strada per il futuro di questa stessa opera. Verrà introdotta la figura della madre dei quattro ragazzini che avrà un ruolo chiave nella vita di Artù, ma ci saranno anche momenti molto violenti che rispetto al primo volume rendono la storia più cruenta e meno favoleggiante.

Ammetto che questo con secondo volume ho faticato molto, purtoppo il linguaggio arcaico ne ha appesantito la narrazione e la storia come vi dicevo risulta molto più violenta del precedente scritto.
White ha la strana abitudine di intrecciare antico e moderno con riferimenti anacronistici che in alcuni casi mi hanno lasciata molto perplessa.
Devo ammettere però che moltissime cose le ricordavo diverse ed è stato illuminante ripercorrere le gesta dei cavalieri in erba per comprendere appieno quel che accadrà poi nel seguito de ciclo arturiano.

Per oggi cari lettori vi saluto, vi do appuntamento alla prossima settimana per scoprire insieme i tre volumi rimanenti di questa saga assolutamente epica.

Chicca

4 Risposte a “Review Party – Il Re che fu, Il Re che sarà #1”

  1. Ho letto il primo e un po’ del secondo, a me lo stile (antico/moderno) non mi è dispiaciuto e ho trovato alcuni passaggi molto divertenti, mi è piaciuto anche il “cameo” di Robin 😁 Alcune volte le trasformazioni in animali mi sono risultate un po’ noiose, ma l’idea che lo formano per diventare Re l’ho apprezzata. Il plot del secondo è interessante e sono curiosa di andare avanti. Spero che il linguaggio arcaico non blocchi troppo la fluidità della storia 😢 Ti farò sapere. A presto e buone letture!

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