Volevo essere Sailor Moon

Volevo essere Sailor Moon
di Federica D’Ascani

Non ce n’è cari Lettori, la D’Ascani per un motivo o per un altro mi fa sempre piangere!
Stavolta però le lacrime sono scaturite dal troppo ridere, perchè nella nuova versione di Volevo essere Sailor Moon ci si diverte tantissimo.
Prima di parlarvi del libro sono d’obbligo i ringraziamenti, a Federica che ancora una volta ha avuto fiducia nel farmi leggere un suo romanzo e a Dolci perchè ormai sa cosa mi piace ancora prima che lo sappia io!

Descrizione
“Perché a volte per trovare il principe azzur…”
No, scordati che ti passo questa cavolata del principe. Ritenta.
“Ok. Allora… Bea è una normalissima impiega…”
No, non ci siamo. “Normale” ci chiami il tuo riflesso allo specchio! Riprova.
“Bea ha una normalissima vita e un normalissimo fidanzato che la am…”
FERMATI! Ho Daltanius sulla uno che sta chiedendo vendetta! Un normalissimo ragazzo che la ama? Ma quando mai?
No, ok, ci penso io. Sono la sua migliore amica, quindi sono qualificata!
La vita piatta di Bea, resa tale per colpa di quell’invertebrato del suo ragazzo che si crede bello ma che non balla neanche se Haran Banjo in persona glielo spiegasse, subisce un’impennata clamorosa quando nella sua vita irrompe la voce romagnola di un figo da paura, aka Tuxedo Kamen. Tutta la storia ruoterà intorno a un unico e semplice quesito: riuscirà la nostra eroina a manovrare lo scettro? E soprattutto: che c’entrano i Megazord dei Power Rangers?
Dopo la sua prima edizione nella collana You Feel della Rizzoli, torna “Volevo essere Sailor Moon”, ma con un passo del tutto diverso, tanti contenuti inediti e… personaggi all’ennesima potenza.
Perché alle eroine dei libri servirà anche il principe azzurro, ma le guerriere sailor insegnano che possiamo arrivare a salvare il mondo, pretendendo l’amore che meritiamo senza chiederlo.

Recensione
Da dove faccio partire la recensione? Vabbè dai se avete letto il libro lo sapete e se non lo avete letto ve lo dico io: da Simone.
S I M O N E
Chi è Simone? Lui è un romagnolo belloccio, non troppo alto ma dalla battuta facile e dai modi da piacione. E mi sono piaciuti questi suoi modi da piacione? E certo che si, ma mica li ho apprezzati solo io, sapete? Sono piaciuti tanto anche a Bea la nostra Sailor Moon in incognito, una Usagi un po’ tontolona ma tanto divertente.
Vi siete persi per strada? male molto male perchè due sono le cose, o siete troppo giovani per conoscere i must degli anni 90 oppure avete avuto un’infanzia triste.
Perchè il libro è un vero omaggio a chi come me ha vissuto quegli anni rampanti e mastica un po’ di anime e manga.
Però non fatevi spaventare perchè oltre a questo c’è davvero tanto di più da scoprire.

La D’Ascani ha tirato fuori tutta la sua ironia in questo romanzo ed io ne ho amato ogni pagina. Parlando attraverso le sue creature, l’autrice non ha posto filtri, Bea, Daniela ma anche Simone dicono ciò che pensano e lo fanno in una maniera schietta, esilarante e assolutamente adorabile.
Le pagine volano perchè la storia oltre ad essere divertente, coinvolge moltissimo a livello emotivo, perchè diamine Bea è capace di farti arrabbiare a dismisura; si fa infinocchiare come una stupida e più di una volta ti viene voglia di scuoterla per farla ragionare, ma allo stesso tempo fai il tifo per lei e speri che faccia la scelta giusta.
Ho adorato il modo in cui si perde nelle sue conversazioni mentali, un botta e risposta micidiale che mi ha fatto dubitare della sua sanità mentale, e un po’ anche della mia, ho adorato Daniela e la sua lingua biforcuta, ho adorato Shark e tutte le povere anime che si sono beccate un soprannome senza poterci fare nulla, NO! del Lombrico non mi è dispiaciuto affatto, lui se lo merita tutto quel nomignolo. Ma soprattutto ho adorato Simone nei panni di Tuxedo Mask perchè è assolutamente perfetto ed io vorrei davvero conoscerlo, perchè insomma, tipi così non si trovano mica dietro l’angolo!

Ed ora dopo questa recensione scritta di getto, con ancora le parole, e le risate, che mi girano per la testa, vi saluto sperando di avervi incuriositi tanto da farvi correre a comprare il libro e leggerlo con la stessa foga con cui l’ho letto io.

Chicca

12 Risposte a “Volevo essere Sailor Moon”

  1. E se ti dicessi che Simone esiste davvero? 😀 leggermente più umano, ma molto simile! Marito non era contento di sapere che ho preso un uomo reale per costruirgli addosso il mio beniamino, ma ci stava tutto 😀 (e non mi pento per niente ahahahau)
    Il lombrico è il male!

  2. Bella recensione Chicca, questo libro lo avevo letto nella versione Youfeel e so che è molto diverso, più completo. E’ in lista ora devo solo trovare il tempo per leggerlo.

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