L’amore in gioco

L’amore in gioco

L'amore in gioco
L’amore in gioco

di Callie Wright

Descrizione
È l’estate del 1994, a Cooperstown, New York, quando Joanie Cole, amata matriarca della famiglia Obermeyer, muore nel sonno, lasciando solo e smarrito l’anziano coniuge, ospite riluttante della famiglia della figlia. Per la prima volta tre generazioni si trovano a vivere insieme sotto lo stesso tetto, e rapidamente le rispettive, fragili orbite cominciano a collidere. In casa della figlia Anne, l’ottantaseienne Bob si sente sperduto, mentre la stessa Anne nutre sempre maggiori sospetti verso le cene mancate e i rientri a tarda sera del marito Hugh. Hugh, dal canto suo, direttore di scuola materna, è terrorizzato all’idea che una goffa scappatella possa far scoppiare uno scandalo e devastare la sua vita. La quindicenne Julia è intrappolata in un triangolo amoroso con Sam e Carl, i suoi migliori amici e compagni di squadra di tennis, mentre il diciassettenne Teddy, popolare ricevitore della squadra di baseball locale, sarà testimone di qualcosa che cambierà il destino della sua famiglia per sempre. Complice il ritrovamento di un vecchio libro-scandalo di tanti, tanti anni prima…

Recensione
Post-it, biglietti, appunti. tutte le volte che in rete leggo i blog di altri lettori compulsivi come la sottoscritta, mi rendo conto di quanto siano ben organizzati a differenza mia che ogni volta che devo fare una recensione mi ci lancio di getto, senza se, senza ma e senza alcun oggetto utile alla riuscita della recensione stessa.
E giusto per portare avanti la mia personale tradizione recensistica, anche oggi tutto d’un fiato voglio metter giu i miei pensieri e le mie opinioni sul libro di Callie Wright, L’amore in gioco che ho finito di leggere proprio quest’oggi.

E’ una mattina del 1994, quando Bob “Poppy” Cole si rende conto che la sua Joanie “Nonz” lo ha lasciato per sempre; una mattina in cui tutto sta per cambiare e la famiglia Obermeyer non sa ancora che dal giorno della morte dell’amata compagna prima, madre e nonna poi, gli equilibri familiari verranno sconvolti.
Le apparenze spesso traggono in inganno e quella che sembra una comune famiglia, nasconde in se tanti piccoli segreti che tra le pagine del libro verranno pian piano rivelati.

Bob, 86 anni, problemi al cuore, 12 pillole circa al giorno da prendere, si ritrova ad essere trattato come un poppante. Deve lasciare casa sua per andare a vivere da sua figlia Anne, che lavora troppo e non riesce a capire alcuni suoi bisogni, una Anne che si divide tra mille impegni, avvocato di grido durante il giorno e madre e moglie di sera,una donna con il timore che al suo matrimonio accada quello che è accaduto al matrimonio dei suoi.
Hugh, invece è sempre stato quello che si definisce un uomo modello, marito e padre devoto, che complice un infortunio scolastico e delle piccole crepe matrimoniali dovute alla routine familiare si lascia irretire dalla mamma di un suo alunno e cade nel più vecchio tranello del mondo, la scappatella coniugale.
E poi ci sono Teddy e Julia, 18 e 16 anni, studenti, atleti, e con mille insicurezze tipiche dell’adolescenza.
Il primo, nonostante i suoi successi sportivi, la bella presenza e una vita agiata ha paura, tanta paura del futuro, del college, di perdere gli amici, pochi, e le sue certezze, ma è costretto a crescere tutto d’un tratto perchè non solo la sua adorata nonna è morta, ma ha visto qualcosa che non avrebbe mai voluto vedere.
E poi c’è Julia, la piccola di casa, alle prese con la sua prima cotta, invischiata in un triangolo di amici/amore difficile da gestire, un linguaggio tutto suo, da condividere solo con Sam e Carl, i suoi migliori amici, Sam che le fa battere il cuore e Carl che accampa pretese su di lei.

Un’estate quella del 1994 che segna la famiglia Obermeyer per sempre.

La sinossi del libro mi ha tratta in inganno, credevo di trovarmi dinanzi ad un racconto da ombrellone con la solita storia d’amore tra adolescenti e qualche dinamica familiare che viene piazzata li per far spessore e invece ho avuto il piacere di leggere un romanzo di incredibile sensibilità, dove viene ben descritto un piccolo mondo quale la famiglia Obermeyer, in cui i personaggi danno voce alle loro paure, e cercano di trovare il loro posto nel mondo.
Una scrittura semplice ma con la prerogativa di colpire il lettore per come viene strutturata, una romanzo a 5 voci che da spazio ad ogni membro della famiglia, e spiega in un certo qual modo le ragioni dei comportamenti dei singoli.
Infatti oltre a descrivere i personaggi nel loro bozzolo, l’autrice è riuscita a ritarli anche nelle varie interazioni, facendo provare al lettore quella tensione sotterranea che viene percepita tra madre e padre, tra padre e figlio, tra fratello e sorella.

Brava Callie Wright che ha saputo creare un buon romanzo con temi all’apparenza banali nella loro semplicità e quotidianeità, adatto a tutti, giovani e meno giovani, vi consiglio di leggerlo, son certa non vi deluderà!

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