La candidata perfetta

La candidata perfetta
di di Greer Hendricks – Sarah Pekkanen

Da un po’ di tempo a questa parte il mio mese si conclude con la recensione del libro letto assieme al Gruppo di Lettura L’assassino è il maggiordomo organizzato da La biblioteca dei desideri. Nell’ultimo sondaggio il romanzo vincitore è stato La candidata perfetta, un thriller psicologico scritto a 4 mani.
Oggi oltre alla mia troverete anche le recensioni delle mie colleghe Blogger.

Descrizione
Eminente psichiatra di New York cerca donne tra i 18 e i 32 anni per uno studio su etica e morale. Compenso generoso. Anonimato garantito. Una sola richiesta: sincerità assoluta. Quando Jessica Farris, make-up artist squattrinata, accetta di partecipare a uno studio condotto da un certo dr. Shields, misterioso psichiatra della New York University, non sa bene cosa immaginarsi. Ma in fondo a lei interessa più che altro il compenso “generoso”, e forse il brivido della novità: la sua vita è fatta di corse su e giù per Manhattan a truccare studentesse per le loro notti pazze, di tranquille serate in compagnia del suo cane e poco altro. Eppure, nel momento in cui mette piede nell’aula 214 – una stanza asettica con soltanto un computer accesso, su cui lampeggia un: Benvenuta, Soggetto 52 – qualcosa le dice che forse è stata troppo avventata. Sincerità assoluta: ne sarà capace? Ti senti in colpa se dici una bugia? Hai mai fatto molto male a qualcuno a cui tieni? Spieresti i messaggi del tuo partner? Pian piano, le domande del fantomatico dr. Shields si fanno più incalzanti, più personali, più pericolose. È come se avesse capito tutto di Jess: quello che pensa, quello che nasconde. E quando le chiederà di passare dall’aula 214 al mondo reale, per lei sarà già troppo tardi per sottrarsi al gioco. Perché Jessica Farris è la candidata perfetta per quello che il dr. Shields ha in mente. Almeno finché, ormai prigioniera di una sottile rete di lusinghe, dipendenza, e ossessione, Jess non scoprirà che la stessa sorte è toccata a qualcun’altra prima di lei…

Recensione
Adoro i thriller, soprattutto quelli ben scritti che mettono ansia e creano un alone di mistero che inizia alla prima pagina e termina ben oltre la fine del romanzo.
La candidata perfetta fa sicuramente parte della categoria.
La storia che alterna due diversi punti di vista è decisamente singolare, non vediamo assassini all’opera tutt’altro, si può dire che la parte psicologica è quella che permea costantemente il romanzo.
Protagoniste assolute sono la truccatrice Jessica e la dottoressa Shields, quest’ultima ha indetto una ricerca a cui Jessica partecipa con un sotterfugio, perchè il compenso, per una ragazza sempre bisognosa di soldi come lei, è oltremodo interessante.
Questo studio però scava davvero a fondo nella psiche dei pazienti e Jessica, con il passare del tempo si sentirà molto sotto pressione a causa delle richieste della dottoressa.

Entrambe le donne sono descritte con dovizia di particolari, il loro modo di agire e interagire ti fa dubitare di tutto, non è per nulla facile capire chi siano i buoni e chi i cattivi, però posso dirvi che ho trovato sia Jessica che Lydia due personaggi di grande carisma ma a mio parere molto antipatiche. Non sono mai riuscita ad entrare in sintonia con le due perchè i loro modi di fare, perfetti per la storia, sono molto lontani dal mio pensiero.
Gli uomini non ne escono benissimo, anche se qualcuno l’ho rivalutato ne finale.

La bravura delle due autrici è palese, sono riuscite a tessere una tela di ansia e terrore nonostante non venga versata una goccia di sangue. Jessica e Lydia sono due facce della stessa medaglia, e tengono banca per tutta la durata del romanzo grazie non solo alla complessità della storia ma anche al modo in cui è stata gestita soprattutto nella suddivisione dei capitoli.

La cadidata perfetta è di certo un thriller riuscito, che ogni appassionato del genere apprezzerà di sicuro anche alcuni particolari sfuggiti di mano alle autrici lasciano alcune perplessità.

Chicca

8 Risposte a “La candidata perfetta”

  1. Bella recensione. Io non sono entrata in empatia con nessun elemento del libro. Probabilmente il modo di scrivere delle autrice non fa per me ed ha condizionato tutta la lettura.

  2. E’ stata una lettura molto strana: inquietante ma allo stesso tempo quasi non sembrava un thriller. L’autore ci ha accompagnato pagina per pagina alla scoperta del colpevole.

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