La verità è che non sei distante abbastanza

La verità è che non sei distante abbastanza
di Chiara Parenti

Quando Chiara mi ha chiesto se volessi leggere il suo nuovo romanzo ho risposto subito di si perchè la trama e il fatto che già la conoscessi come autrice erano per me un incentivo in più ad accettare, però le avevo detto che siccome avevo tanti impegni per il blog avrei dovuto rimandarne la lettura.
BUGIARDA!
Non ho resistito, perchè dopo aver parlato con Manuela del blog Letture a pois che mi ha detto che rideva da sola come una scema ho deciso che dovevo metterlo in cima alla pila dei romanzi da leggere, e così voilà!
Ringrazio tantissimo Chiara per la copia digitale del romanzo e prima di parlarvene vi dico subito LEGGETELO!

Descrizione
Marzo 2020.
Elena Tonelli è furiosa. L’Italia è in lockdown e lei è rimasta bloccata a Reggio Emilia in un appartamento che odia insieme a Lorenzo, l’ex fidanzato fedifrago che l’ha tradita e dal quale vorrebbe stare a molto più di un metro di distanza. Le cose precipitano quando l’agenzia per la quale lavora la licenzia a causa dell’annullamento degli eventi dovuto alla quarantena e lei si ritrova improvvisamente disoccupata.
Pasti separati, letti separati, spesa separata. Le regole della prigionia sono chiare ma, anche così, le battaglie sono all’ordine del giorno.
Ipocondriaca nel mezzo di una pandemia globale, Elena trascorre le giornate a disinfettare qualsiasi tipo di superficie, dalle 3564 fughe dei pavimenti di casa alle zampe del cane. Lorenzo invece è molto più rilassato su questo punto: entra ed esce di casa ogni giorno con disinvoltura, senza mai dire dove vada, cosa che manda Elena fuori di testa.
Come se non bastasse, ci sono anche i vicini a darle il tormento: l’anziano scorbutico al piano di sopra che lancia secchiate d’acqua dal balcone, e quelli del piano di sotto, una coppia di musicisti da balera a cui la faccenda del flashmob delle 18 è sfuggita di mano e ogni giorno si sente in dovere di intrattenere il quartiere con il meglio delle canzoni italiane anni ’60.
Per fortuna ci sono le amiche Rebecca, Asia e Giulia che, anche se lontane, le fanno sentire la propria vicinanza tra messaggi e videochiamate.
Ma a riempire di colore le giornate grigie di Elena è Alessandro, un affascinante giovane imprenditore che aveva conosciuto qualche mese prima durante un evento organizzato dalla sua agenzia e che sembra intenzionato a volere molto di più che chattare con lei.
Tutto cambia la sera del 18 marzo, quando alla tv passano le immagini dei mezzi dell’esercito che trasportano le bare via da Bergamo: per la prima volta, Elena e Lorenzo si rendono conto della gravità di quello che sta succedendo fuori dal loro appartamento, e allora anche la lite sulla tavoletta del wc rimasta alzata perde di significato.
Inaspettatamente ricominciano a parlare e in casa inizia il cessate il fuoco. Sarà solo una tregua provvisoria o, intrappolati insieme, riusciranno anche a riscoprire quello che li univa prima? E Alessandro cosa farà? Resterà a guardare?

Recensione
Parliamoci chiaro questo 2020 fa schifo, sono successe tante cose brutte e prima fra tutte la pandemia di covid che ha fatto troppe vittime e che continua ad angosciare tutti noi. Molti libri sono stati scritti sull’argomento ma fino ad oggi non avevo ancora letto nulla legato al periodo di lockdown che abbiamo vissuto nei mesi scorsi.
Chiara Parenti, che come ha raccontato sui canali social, ha vissuto un momento molto difficile (Sono felice che tutto si sia sistemato!) ha regalato a noi lettori una storia adorabile, in cui l’ipocondria della protagonista mi ha fatta davvero sghignazzare a dismisura, ma non credete che il romanzo sia solo questo perchè è vero che si ride tanto ma i momenti di riflessione ci sono e sono davvero importanti.

Elena e Lorenzo, detto Lostronzo, sono bloccati in casa, il loro rapporto si è sfasciato quando lui ha confessato il suo tradimento e così la fase 1 della pandemia li vede coinquilini irascibili e in continuo litigio.
Chi è rimasto chiuso in casa con il partner per tre mesi sa cosa vuol dire (eh si io lo so) e convivere h/24, sette giorni su sette è stato davvero difficile, i nervi sono saltati e le discussioni sono state più frequenti, figurarsi per questa ex coppia che oltre a doversi sopportare ha anche dei vicini di casa che ogni giorno propinano un repertorio musicale anni 60 – 80 a tutto il condominio.
Insomma i presupposti per impazzire ci sono tutti ma la pazzia in questo caso è stata ben gestita proprio come la storia che si legge tutta d’un fiato.
Ho particolarmente apprezzato che i personaggi siano descritti come fallibili, nessuno è troppo buono o troppo cattivo, sono semplicemente umani e come tali si comportano, soffrono, ridono e si amano.
Il romanzo è esilarante, giuro che ho quasi pianto dal ridere, mio marito non ne poteva più tanto da cacciarmi quasi dal letto perchè a notte fonda continuavo a dar fastidio, ma tra una risata e l’altra ho riflettuto su molte cose, sulle morti che ci sono state, su quanto siano difficili i rapporti umani, e di come dobbiamo apprezzare ciò che abbiamo e imparare a perdonare.

Chiara è riuscita a conciliare di tutto in questo romanzo; gioia e dolore si alternano in maniera egregia senza mai appesantire la lettura, e anche se la sottoscritta prova un odio profondo per i tradimenti di coppia – è più forte di me non riesco a tollerarli – devo dire che sono riuscita a passarci su proprio perchè ho compreso cosa non avesse funzionato nella storia di Elena e Lorenzo.
Insomma, avete capito che ho adorato questo libro e non posso che consigliarlo a tutti voi perchè sono certa apprezzerete tutto, il divertimento e la serietà.

Chicca

6 Risposte a “La verità è che non sei distante abbastanza”

  1. Ciao, lo sto leggendo anche io in questi giorni! Hai ragione è troppo bello, alterna il dolore e la riflessione seria a momenti così spassosi da farti piegare in due dalle risate

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