4 Blogger per un autore #16 – Margaret Atwood

4 Blogger per un autore #16 – Margaret Atwood

Buongiorno a tutti carissimi Lettori,
Come probabilmente saprete nell’ultimo anno la rubrica si chiamava 5 Blogger per un autore, ma una delle nostre amiche è davvero molto presa con il suo lavoro quindi per po’ non sarà dei nostri così restando invariata la formula abbiamo deciso di cambiare il nome della rubrica.
Chi siamo? Io spero che ci conosciate già tutte ma per chi ancora non sapesse di noi eccoci qui, tutte insieme io, Chiara, Ombretta e Baba.
Ospite della nostra Rubrica un’autrice di cui ho sentito parlare moltissimo ma che fin’ora non avevo ancora letto: Margaret Atwood.
Come sarà andata?

Il canto di Penelope
di Margatet Atwood

Descrizione
Dall’Ade, dove può finalmente dire la verità senza temere la vendetta degli dèi, Penelope, moglie di Odisseo, racconta la sua storia. Figlia di una ninfa e del re di Sparta, da bambina rischia di essere affogata dal padre, turbato da una profezia. Sposa di Ulisse, subisce le angherie dei suoceri, vede scoppiare la guerra di Troia a causa della sciocca cugina Elena, e dopo anni di solitudine deve respingere l’assalto dei Proci. Al ritorno di Odisseo assiste angosciata alla vendetta che colpisce le ancelle infedeli e perciò impiccate; e la morte di quelle fanciulle che le erano amiche la perseguita anche nell’Ade. Il romanzo riscrive il mito greco attingendo a versioni diverse da quelle confluite nell’Odissea, secondo un punto di vista femminile.

Recensione
Protagonista di questo romanzo è lei Penelope, la donna che per venti lunghi anni ha atteso il ritorno del marito con pazienza e tenendo lontani i pretendenti alla sua mano., e lo fa dal luogo più oscuro possibile, quell’Ade dove sono confinati molteplici personaggi che ritroviamo nel romanzo stesso.

Nella versione della Atwood Penelope ci parla di se, della sua infanzia, del dolore dell’essere stata quasi uccisa dal padre, del suo incontro con Odisseo e di come la sua vita sia stata tutt’altro che facile soprattutto a causa della bella Elena che lei accusa di tutte le sue disgrazie.

Il libro si legge velocemente e l’autrice è molto brava nel mostrarci in maniera spietata la cattiveria dell’uomo. Le 12 ancelle che fanno da contorno alla storia regalano un che di macabro al tutto ma rendono bene l’idea di come all’epoca la donna fosse un oggetto alla mercé dell’uomo.
Nel complesso mi è piaciuto anche se ho trovato Penelope in alcuni punti un po’ troppo lagnosa e tremendamente invidiosa della cugina che in questo modo tende ancora di più a spiccare per la sua avvenenza e capacità di circuire i maschi che le stanno intorno.
Gli uomini non ci fanno una gran bella figura questo è certo.
Diciamo che tra Odisseo e Penelope la verità sta nel mezzo e per quanto mi riguarda un primo approccio riuscito ma che ancora non mi ha convinta, quin di per togliermi ogni dubbio dovrò leggere altro.

Chicca

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