Review Party – Il grido della rosa

Review Party – Il grido della rosa

Vorrei iniziare questo post in maniera sobria ed elegante ma non ci riesco perchè devo gridarlo a pieno polmoni: ALICE BASSO TI AMO!
Amo il tuo modo di scrivere, i tuoi personaggi, le tue storie e se posso sembrare un’invasata ebbene si lo sono!

Quando sono stata coinvolta nell’evento dedicato all’uscita del nuovo romanzo di Alice ero entusiasta perchè Il grido della rosa era nella mia wish list ormai da un anno, ovvero da quando avevo chiuso le pagine de Il morso della Vipera e mi ero scoperta già impaziente di leggere le nuove avventure di Anita Bo, di Clara, Candida e Sebastiano Satta Ascona. E da oggi finalmente potrete farlo anche voi visto che grazie a Sabrina del blog Reading at Tiffany’s e alla CE Garzanti io il libro l’ho potuto leggere in anteprima.

Per l’evento di oggi ho delle bravissima blogger che mi tengono compagnia vi lascio il banner creato per l’occasione e i link ai vari blog.

Reading at Tiffany’sLa Lettrice sulle nuvoleChiara in BooklandIl mondo di Sopra

Il grido della rosa
di Alice Basso
Editore : Garzanti
Copertina flessibile : 304 pagine
Data di uscita: 20 Maggio 2021
Descrizione
Torino, 1935. Mancano poche settimane all’uscita del nuovo numero della rivista di gialli «Saturnalia». Anita è intenta a dattilografare con grande attenzione: ormai ama il suo lavoro, e non solo perché Sebastiano Satta Ascona, che le detta la traduzione di racconti americani pieni di sparatorie e frasi a effetto, è vicino a lei. Molto vicino a lei. Alla sua scrivania Anita è ancora più concentrata del solito, ancora più immersa in quelle storie, perché questa volta le protagoniste sono donne: donne detective, belle e affascinanti, certo, ma soprattutto brave quanto i colleghi maschi. Ad Anita sembra un sogno. A lei, che mal sopporta le restrizioni del regime fascista. A lei, che ha rimandato il matrimonio per lavorare. A lei, che legge libri proibiti che parlano di indipendenza, libertà e uguaglianza. A lei, che sa che quello che accade tra le pagine non può accadere nella realtà. Nella realtà, ben poche sono le donne libere e che non hanno niente da temere: il regime si fregia di onorarle, di proteggere persino ragazze madri e prostitute, ma basta poco per accorgersi che a contare veramente sono sempre e solo i maschi, siano uomini adulti o bambini, futuri soldati dell’Impero. E così, quando Gioia, una ragazza madre, viene trovata morta presso la villa dei genitori affidatari di suo figlio, per tutti si tratta solo di un incidente: se l’è andata a cercare, stava di sicuro tentando di entrare di nascosto. Anita non conosce Gioia, ma non importa: come per le sue investigatrici, basta un indizio ad accendere la sua intuizione. Deve capire cosa è successo veramente a Gioia, anche a costo di ficcare il naso in ambienti nei quali una brava ragazza e futura sposa non metterebbe mai piede. Perché la giustizia può nascondersi nei luoghi più impensabili: persino fra le pagine di un libro.

Recensione
Essere donna nel 1935 non era una faccenda facile, non si avevano tutte le libertà che si hanno adesso, non si aveva la possibilità di comportarsi in un certo modo, almeno non senza sentirsi additate, ma soprattutto il ruolo della donna era circoscritto ed esternamente dipendente all’uomo.
Ne Il grido della rosa la Basso da voce a quelle donne che in quegli anni non erano libere di essere se stesse ma soprattutto mostra a tutti, quanto il genere femminile sia intelligente e sappia destreggiarsi anche nelle situazioni più disparate.
Se avete letto il primo volume della serie saprete che la bella protagonista del romanzo, Anita, ha rimandato il suo matrimonio con l’aitante Corrado per poter lavorare alcuni mesi prima di diventare la donnina che tutti si aspettano sia.
Alla redazione di Saturnalia però Anita non si limita a fare da dattilografa perchè assieme a Sebastiano Satta Ascona riesce ad aiutare, grazie alla carta stampata, persone che altrimenti vedrebbero i loro diritti completamente calpestati da chi in quell’epoca poteva agire indisturbato grazie al ruolo ricoperto in società.

Non è facile raccontarvi ciò che più ho amato in questo romanzo (TUTTO) perchè potrei incappare nello spoiler facile, quindi cercherò di contenermi il più possibile.
Iniziamo dai personaggi. Anita Bo se nel primo libro mi era piaciuta qui mi ha letteralmente travolta, l’ho trovata ironica, brillante, intraprendente e con una evoluzione delineata in maniera graduale ma assolutamente perfetta. Julian, amico di Sebastiano la chiama “quella pazza scriteriata, che fa finta di essere una una brunetta svampita” ed ha ragione perchè lei che all’apparenza sembra solo una bella bambolina da mostrare in giro ha mille qualità che ci la conosce veramente sa apprezzare.
Sebastiano, socio della rivista Saturnalia, si riconferma un uomo acuto e serio, ma soprattutto tratta le donne con il rispetto che meritano e in questo romanzo scopriamo alcune cose su di lui che mi hanno messa in allerta e che mi hanno fatto già viaggiare con la fantasia.
Clara e Candida, amiche di Anita, anche stavolta si sono dimostrate delle comprimarie favolose, le adoro e adoro il fatto che facciano parte della vita della nostra detective in incognito.

La storia così come l’ambientazione sono curate al dettaglio, tutto è incasellato in maniera geniale e le pagine volano perchè la Basso ha il talento sopraffino di saper coinvolgere il lettore non solo con una narrazione avvincente ma anche per il perfetto connubio tra serietà, ironia, intraprendenza e mistero che permeano il romanzo.
Non riuscivo a staccarmi dal libro continuando a leggere sia nei momenti buchi che di notte perchè tanta era la voglia di sapere cosa sarebbe successo che solo pensare di dover mettere giù il kindle era una dramma.
Il finale, che ve lo dico a fare, nonostante apra un nuovo scenario futuro tutto da scoprire, è perfetto ed io mi ritrovo esattamente come un anno fa a pensare: E ADESSO?

Adesso non mi tocca che aspettare, spero non troppo, perchè santa polenta fritta, non credo di poter resistere.

Chicca

6 Risposte a “Review Party – Il grido della rosa”

  1. Bella recensione Chicca, non ho ancora letto nulla di Alice Basso ho tutti i suoi libri in lista, ma non ho ancora trovato il momento giusto per iniziare.

  2. Aspetterò di leggere questo seguiti finché ce la farò perché con Alice ho sempre lo stesso problema: voglio di più. Se lo leggo ora non so come farò poi ad aspettare per il terzo, soprattutto dopo il tuo avvertimento!

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